It is a big country, or what?
Gli USA sono un grande paese, ma sono formati da 50 stati autonomi, con leggi proprie e diversi stili di vita.
Ci sono stati molto ricchi, Califonia, New York, Texas e stati molto poveri, quelli della "poverty belt".
Ci sono stati molto industrializzati, stati prettamente agricoli, stati all'avanguardia nelle produzioni tecnologiche.
Ci sono stati caldi, stati freddi, stati montagnosi e stati pianeggianti.
Queste differenze non sono effimere, ma esprimono delle grandi contraddizioni anche nelle visioni sociali e politiche (come si è visto bene nelle ultime elezioni presidenziali).
Insomma, c'è una america progressista, liberal, all'avanguardia anche nel campo sociale, come dimostrato dalle leggi di alcuni stati su aborto, ricerca scientifica, eutanasia e matrimoni gay, ed allo stesso tempo c'è una america bigotta, profondamente conservatrice e legata ancora alle vecchie tradizioni in cui vige la pena di morte, c'è la libertà di portare le armi, ci sono le chiese cristiano fondamentaliste, ci sono i creazionisti (che negano in toto la visione darwiniana dell'evoluzione delle specie), e ci sono ancora le discriminazioni basate sulle abitudini sessuali.
E' in questo contesto che è scoppiato il caso di Pokey Chatman , 37enne allenatrice di basket della Louisiana State University, l'università pubblica di uno stato del profondo Sud, quella in cui ha "studiato" e giocato anche il grande Shaqulle O'Neal, un mito per tutti gli amanti del basket NBA.
Lo scandalo nato intorno a questa allenatrice riguarda le sue presunte avventure lesbiche con alcune delle giocatrici ed in questo Stato è bastata questa "presunzione" a sollevare un polverone intorno alla Chatman ed a costringerla a dare le dimissioni.
Innanzitutto bisogna dire che Pokey Chatman è considerata in tutti gli States una grande allenatrice, tanto brava da aver ottenuto un record di 90 vittorie e sole 14 sconfitte (86%) negli ultimi 3 anni, con ben 2 titoli del SEC (una delle conference in cui è diviso il campionato) e due partecipazioni alle final four del campionato WNCAA.
La seconda cosa da evidenziare è che relazioni tra allenatori/trici e giocatori/trici (in ogni possibile mix etero e omo) non sono certo una novità nell'ambito sportivo e che non dovrebbero dare alcun fastidio se non portano problemi alla squadra (e in questo caso mi sembra non ce ne fossero visti i risultati sportivi!).
Inoltre le ragazze che fanno parte di una univeristà sono tutte maggiorenni e quindi legalmente capaci di intendere e di volere e di scegliere liberamente la propria sfera sessuale.
Infine, last but not least, c'è da soffermarsi sul fatto che nessuna di queste relazioni è stata documentata, ma sono solo voci, chiacchiere, insinuazioni.
La lettera di dimissioni della Chatman è stata vista come una "excusatio non petita, accusatio manifesta", ma tutto questo processo nato sul nulla è abbastanza sconcertante.
Se l'università dovesse accettare le dimissioni della sua allenatrice, si confermerebbe ancora una volta, il bigottismo degli stati del Sud, in cui la segregazione razziale è durata fino agli anni sessanta del XX secolo ed in cui certi pregiudizi sono difficili da estirpare.
Una università che perde una brava allenatrice per le sue "presunte" (lo ribadisco perchè è importante) tendenze sessuali dimostra solo stupidità visto che la carriera della Chatman potrà senz'altro continuare in altre università di stati meno bigotti, magari in California o a Boston (posti molto più belli e ricchi della Louisiana).
Il problema di fondo comunque rimane: cosa sono gli Stati Uniti?
Quelle 50 stelle bianche sulla bandiera hanno tutte una propria anima, ognuna diversa dalle altre ed in alcuni casi incompatibile.
Una diversità tenuta insieme da un fortissimo spirito nazionale, incarnato in una Costituzione che garantisce queste diversità ed è forse proprio questa la forza degli USA.
Certo che i casi Chatman lasciano a bocca aperta.
1 commento:
e qui si vede la stupidità degli americani.. k si xdono una bravissima allenatrice x delle insulse voci di corridoio!
..k presi male..
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