30 ottobre 2008

26 ottobre 2008

Io c'ero!

photo by Viveresenigallia.it

Io c'ero.

E con me c'erano altri 30 senigalliesi (e qualcuno di fuori!) che si sono svegliati alle 7 di una domenica mattina di ottobre per ripulire la città che amano.

C'erano donne e uomini che hanno voluto dare un segnale di cittadinanza attiva, gente che, invece di stare sempre a parlare ed a lamentarsi, ha preso in mano rulli e pennelli per tinteggiare un sottopassaggio pedonale tanto frequentato quanto degradato.

Delle persone con tanta voglia di fare e senza la paura di sporcarsi le mani.

Noi ci siamo impegnati, alla faccia di dormiglioni, quaquaraquà, lamentoni, criticoni, coordinamenti civici e compagnia bella.

We Care


25 ottobre 2008

10 ottobre 2008

La Risposta del Governo ai Crac Finanziari.

Leggetevi questo articolo su La Repubblica on-line per capire come il Governo sta reagendo agli scandali finanziari di questi ultimi anni.

In pratica, stavano per inserire nel decreto salva-Alitalia, un piccolo articolo per salvare i grandi falliti italiani, ovvero Tanzi, Cragnotti e Geronzi, ecco come:

Con un semplice, e in vero anche mal scritto, articolo 7bis che modifica la
legge Marzano sui salvataggi delle grandi imprese e quella sul diritto
fallimentare del 1942. L'emendamento dice che per essere perseguiti penalmente
per una mala gestione aziendale è necessario che l'impresa si trovi in stato di
fallimento. Se invece è guidata da un commissario, e magari va anche bene come
nel caso della Parmalat, nessun pubblico ministero potrà mettere sotto processo
chi ha determinato la crisi. Se finora lo stato d'insolvenza era equiparato
all'amministrazione controllata e al fallimento, in futuro, se la legge dovesse
passare com'è uscita dal Senato, non sarà più così. I cattivi manager, contro
cui tutti tuonano, verranno salvati se l'impresa non sarà definitivamente
fallita.

Berlusconi è senza dubbio un genio; con un piccolo capoverso in un decreto che riguarda tutt'altro sarebbe riuscito a salvare tutti i suoi compari!

Peccato che una delle poche vere giornaliste italiane, la Gabanelli (insieme a La Repubblica), si sia accorta della cosa e l'abbia denunciata.

Da Berlusconi sono venute le solite lacrime di coccodrillo, seguite dai soliti, non c'ero, non sapevo, ero in discoteca od al beauty-farm.

Tremonti ha addiritturta minacciato le dimissioni, nel caso in cui l'articolo venga approvato.

Ridicoli.

Firma contro il Lodo Al-Capone!

Una firma contro questa masnada di ladri, truffatori, corruttori che si auto-immunizzano impunemente per assicurarsi dalle loro malefatte.

Gente che usa il parlamento per risolvere i propri problemi giudiziari.

Diciamo Basta!
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI


Senigallia, Corso 2 Giugno, 11/10/2008 ore 10,00-20,00

07 ottobre 2008

Reato di Omertà!

Un nuovo omicidio a Casal di Principe, la patria del clan camorrista dei casalesi, nonostante la presenza dell'esercito, i paracadutisti della Folgore ed i proclami altisonanti di Maroni e La Russa.

E' stato ucciso Stanislao Cantelli, un anziano colpevole di essere lo zio di due camorristi pentiti, Luigi ed Alfonso Diana, i quali, con le loro rivelazioni hanno permesso l'arresto di Francesco Schiavone, altrimenti noto come Sandokan.

Il Cantelli aveva rifiutato la protezione dello Stato dopo le confessioni dei nipoti e così è stato ucciso da un gruppo di fuoco dei casalesi dentro al circolo ricreativo del centralissimo Corso Umberto.

La notizia non sarebbe così sconvolgente; si pensa al solito regolamento di conti della camorra, come spesso avviene in casi di pentitismo.

Quello che mi fa davvero arrabbiare è che l'omicidio è avvenuto in un circolo con molti avventori in un centro città affollato di persone, ma, come al solito, nessuno ha visto e sentito nulla!

I sicari sono infatti arrivati in moto, sono entrati nel circolo, hanno sparato 18 colpi sul Cantelli e sono fuggiti senza che nessuno si sia accorto di niente.

L'ennesimo caso di sordo-muto-cecità momentanea plurima che spesso colpisce gli abitanti del Sud Italia durante episodi di mafia, camorra e simili.

Nessuno c'era, e se c'era non ha sentito nulla, non ha visto nulla e non ricorda nulla.

Questa è l'OMERTA'!

Questo è il modus vivendi che fa propsperare la criminalità organizzata!

Questo è lo scandalo vero che colpisce il Sud e da cui i meridionali dovrebbero finalmente emanciparsi!

Questa è la maledizione che rende inutile ogni lotta alla criminalità, sia tramite le forze dell'ordine, sia con la magistratura, con l'uso dell'esercito o con qualsiasi altro mezzo.

Nell'attesa che il Meridione si emancipi finalmente da questa piaga, lo Stato deve però prendere delle decisioni forti per combattere gli omertosi, ovvero si deve introdurre il reato di Omertà!

In fondo gli omertosi commettono il reato di favoreggiamento personale per cui chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dai casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno ad eludere le investigazioni dell’autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa, è punito con la reclusione fino a quattro anni.

La condotta tipica è rappresentata da ogni comportamento, anche negativo, sufficiente a depistare o escludere le indagini di polizia non richiedendo la norma di fattispecie l’effettività materiale dell’azione.
Oggetto dell’attività penalmente rilevante è il comportamento, cosciente e volontario, posto in essere dal reo destinato all’intralcio dell’attività investigativa e finalizzato all’aiuto dell’autore materiale di un altro reato.

La definizione codicistica di “aiuto” comprende non solo le condotte finalizzate alla creazione di barriere ostative alle indagini ma anche quelle di natura puramente omissiva; dunque comportamenti quali il silenzio, la reticenza e la mendacità sull’identità del colpevole sono idonei ad integrare il reato in oggetto.

Nei casi di omicidio bisognerebbe rafforzare la pena con delle aggravanti specifiche ed i magistrati dovrebbero procedere più spesso contro chi fornisce il suo aiuto omissivo ai mafiosi .

Insomma, tutti auspicano che la piaga dell'omertà venga eliminata volontariamente dai cittadini meridionali, ma nell'attesa, lo Stato deve intervenire in maniera decisa punendo anche gli omertosi.

Certo, con questo governo, la mia sembra una pia utopia, poiché il nostro presidente del consiglio considera "un eroe" un mafioso pluri-pregiudicato come Mangano...

La speranza è comunque l'ultima a morire!!

06 ottobre 2008

Il Papa e la Crisi Finanziaria (analisi e soluzione).

Siamo ormai assuefatti alle lezioni del Papa in ogni campo dello scibile umano ed in ogni singolo aspetto della nostra vita quotidiana: dalla eutanasia alla fecondazione assistita, dalla sessualità al creazionismo, dalla bioetica alla politica, ma c'era un campo in cui il capo del Vaticano non aveva ancora pontificato: la finanza.

Ebbene oggi Papa Ratzinger ha colmato questa lacuna con un sapiente intervento che ci illumina sulle cause della recente crisi finanziaria e sulle modalità per uscirne!

Intanto Benedetto XVI ci spiega che i soldi sono dei beni sfuggenti: "Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine".
In questo il Vaticano ha una buona esperienza visto che lo IOR, la banca di Ratiznger, è specializzata nel far sparire soldi sporchi e di farli ricomparire puliti (prima banca mondiale per il riciclaggio di denaro) fin dai tempi dei Calvi e del fallimento del Banco Ambrosiano.
Evidentemente il Papa sa di cosa parla!

Poi biasima chi "costruisce solo sulle cose sono visibili, come il successo, la carriera, i soldi", mentre "Solo la parola di Dio è una realtà solida".
Ci sarebbe solo da chiedergli perché allora il Vaticano ha una sua banca e perché ha bisogno di quasi un miliardo di Euro all'anno dallo Stato italiano, dato che hanno già la solidità della parola di Dio!

Ma la perla, Papa Ratzi, la riserva per il finale: "Apparentemente queste sono le vere realtà, ma questa realtà prima o poi passa: vediamo adesso nel crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi, che non sono niente. Di per sè tutte queste cose che sembrano la vera realtà sono solo realtà di secondo ordine e chi costruisce su questo costruisce sulla sabbia. Solo chi si affida alla parola di Dio, costruisce sulla roccia".
Ebbene il pensiero del nostro buon promotore finanziario è chiaro: smettete di gettare soldi nelle banche e nella finanza!
La parola d'ordine è costruire su qualcosa di solido, ovvero investire nell'edilizia per superare la crisi finanziaria!
Il nuovo Dio della finanza è dunque il MATTONE e c'è da fidarsi di Ratzinger, poichè lui ha una linea diretta con l'altissimo, che per definizione è onniscente e che conosce il futuro, anche quello dei mercati!

01 ottobre 2008

Un ottobre senza Yankees!

E' arrivato ottobre e dunque si è conclusa l'ennesima stagione regolare delle Major Leagues del baseball americano.
Le novità fondamentali per un tifoso di baseball della grande mela sono essenzialmente due:
  • Lo Yankee Stadium, il tempio del baseball newyorkese fondato sulle vittorie dell'era di Babe Ruth (non a caso era soprannominato "the House that Ruth Built"), ha visto la sua ultima partita e verrà presto demolito dopo tre quarti di secolo di onorata carriera e dopo aver fatto da cornice alla squadra più vincente della storia. Allo Yankee Stadium sono passati tutti i nomi più leggendari del baseball professionistico: da Babe Ruth a Joe di Maggio, Lou Gehrig, Roger Maris, Mickey Mantle, Yogi Berra, fino alla mitica squadra di Joe Torre dominatrice della fine degli anni '90 con i vari Derek Jeter, Roger Clemens, Andy Pettitte, Bernie Williams e Mariano Rivera. Pagine indimenticabili sono state scritte nel tempio del Bronx, dove sono state assegnate 16 world series e dove l'8 ottobre 1956, Don Larsen ha lanciato la sua partita perfetta nella gara 5 di finale tra gli Yankees ed i Brooklin Dodgers. Una storia durata 75 anni, dal 18 aprile 1923 con la partita tra Yankees e Red Sox (4-1 per i Bronx Bombers), fino al 7-3 con cui i deludenti Yankees del 2008 hanno battuto i Baltimore Orioles. Al posto del vecchio stadio, che diventerà presto un parcheggio, è stata costruita una nuova struttura da 1,8 miliardi di dollari. Un gioello tecnologico che però non avrà mai l'aura storica della "casa di Babe Ruth".


  • La seconda infausta novità sarà l'assenza degli Yankees dai play-offs dopo ben 13 stagioni consecutive, la seconda striscia all-time dopo le 14 apparizioni consecutive degli Atlanta Braves.
La stagione 2008 merita una attenta analisi, per comprendere quali siano stati i punti deboli della squadra di Joe Girardi, il nuovo manager dopo gli anni trionfali di Joe Torre, ma le ragioni che saltano subito all'occhio, anche senza leggere le statistiche, sono fondamentalmente 3: la debolezza sul monte di lancio, i tanti infortuni e le scarse prestazioni in battuta nei momenti topici soprattutto di alcuni giocatori come A-Rod, cun un numero impressionante di lob (eliminazioni con i corridori in 2a e 3a base).

La mancanza di partenti è stata un assillo fin da subito, quando il miglior partente degli ultimi due anni, Chien Mien Wang ha chiuso la sua stagione per infortunio dopo aver lanciato solo 95 innings (8w-2l, ERA 4.07).
Solo Mike Mussina ha avuto una stagione da asso, lanciando per più di 200 innigs ed ottenendo ben 20 vittorie a fronte di 9 sconfitte con una media ERA di 3.37.
Per il resto Pettitte ha alternato buone prestazioni ad un finale di stagione in netto calo, chiudendo con 14w e 14l ed una ERA di 4.54, un po' poco per il numero 2 della rotazione.
La speranza del popolo Yankee era stata riposta tutta sul giovanissimo Joba Chamberlain, il quale, partito come rilievo, ha dimostrato di essere una macchina da strike-out ed ha guadagnato sul campo il ruolo di partente. Peccato però che un infortunio lo abbia bloccato sul più bello, dopo solo 12 partenze con 4w e 3l, ma una media ERA di 2.60 e con 118 k a fronte di sole 39 basi ball. Un pitcher eccellente che avrà un ruolo fondamentale nella rotazione dei bombers del prossimo futuro!
Per il resto è buio pesto. Girardi ha cercato invano altri pitchers affidabili, ma i vari Ponson, Rasner, Kennedy, Hughes e compagnia bella, hanno fatto veramente piangere e ci sono costati la post season.
Anche il reparto dei rilievi non è stato all'altezza nonostante le acquisizioni estive e infra-stagionali, mentre l'unica certezza è il solito Mariano "mister automatic" Rivera, il quale ha inanellato un'altra stagione mostruosa con 39 salvezze su 40 tentativi ed una ERA di 1.40!

Per quello che riguarda gli infortuni, ho già parlato di quelli di Wang e Chamberlain, assolutamente fondamentali per la stagione di New York, ma nel 2008 sono stati praticamente tutti in infermeria: dai cronici come Pavano, fino ad A-Rod, Posada e Matsui , ma sicuramente dimentico qualcuno.

La dirigenza, come al solito, non ha badato a spese per rimpiazzare i battitori infortunati, mentre ha lesinato proprio tra i pitchers, il ruolo meno coperto.
Penso che il boss Steinbrenner ed il suo braccio destro, Cashman, avessero già messo in conto una stagione di ricostruzione ed abbiano risparmiato i soldi per fare dei colpi grossi nella off season dove si dovrà accasare gente del calibro di CC Sabathia, il pitcher che ha portato praticamente da solo i Brewers ai play-offs.

La terza causa menzionata è la mancanza di clutch hitters, ovvero dei battitori da momenti importanti.
Le statistiche di squadra in battuta sono molto buone: gli Yankees sono infatti nella top ten delle majors per media battuta (settimi con .271), home runs (decimi con 180), valide (ottavi con 1512), ma sono mancati come al solito nei momenti fondamentali, nelle partite decise da pochi punti e, soprattutto, le statistiche di alcuni giocatori, tra cui A-Rod, calano drasticamente negli ultimi innings, quando la partita si fa calda.
Quella che era la forza della squadra degli anni novanta, è la perenne debolezza di quella attuale.

Se vogliamo aggiungere un'altra causa alla serie che ho già elencato, si può inserire l'annata strepitosa di Tampa Bay, una squadra considerata un materasso, ma che ha sovveritito ogni pronostico andando addirittura a vincere il pennant della American League East, piazzandosi davanti sia agli Yankees che ai Red Sox.

Dopo tutto quello che ho ricordato, gli Yankees hanno comunque ottenuto ben 89 vittorie, che le sarebbero state sufficienti a vincere alcune divisioni come la AL Central o la NL West.
Purtroppo però la strepitosa annata dei Rays e la solidità dei Red Sox hanno impedito il 14esimo viaggio consecutivo in post season.

Peccato, ci sarà da lavorare in questo inverno per rinverdire i fasti dei Bronx Bombers, ma a Steinbrenner non mancano certo i soldi (gli Yankees hanno di gran lunga il più elevato monte stipendi della lega) e in giro ci sono degli ottimi pitchers da mettere sotto contratto!

Qualche altra curiosità in giro per la lega:
-le delusioni dell'anno sono stati i soliti New York Mets, fuori dopo il consueto harakiri di fine stagione ed i Cleveland Indians, passati dai fasti del 2007, in cui sfiorarono le world series, al modesto terzo posto nella AL Central di quest'anno, senza dimenticare le finaliste della National League del 2007, i Colorado Rockies, i perdenti delle ultime world series, e gli Arizona D'Backs, che non sono arrivate neppure ai play-offs.
-le sorprese sono state senza dubbio i Tampa Bay Rays, che vanno per la prima volta nella loro storia ai play-offs ed i Milwaukee Brewers, che non facevano un viaggetto in post seaseon dai primi anni '80.

Gli accoppiamenti dei play-offs saranno i seguenti:

American League:

Tampa Bay Rays-Chicago White Sox: sulla carta i Rays sembrano stra-favoriti, ma non hanno alcuna esperienza di post season, mentre la squadra di Ozzie Guillen ha vinto il titolo appena tre anni addietro. I Rays hanno un migliore reparto di lanciatori, mentre i White Sox hanno un lineup potenzialmente devastante. Il mio pronostico va per Chicago in 4 partite.

Los Angeles Angels-Boston Red Sox: sarà la mia atavica antipatia per Boston, ma vedo favoritissimi gli Angels, l'unica squadra ad aver raggiunto le 100 vittorie in stagione e che ha dato dimostrazione di essere un gradino al di sopra di tutte le altre. Los Angeles in 3.

National League:

Chicago Cubs- Los Angeles Dodgers: i Cubs hanno la potenzialità per arrivare fino in fondo quest'anno, superando l'ultima maledizione che aleggia nel mondo del baseball. Negli ultimi anni si sono sciolti come neve al sole in post season, ma dubito che i Dodgers possano essere un duro ostacolo per la squadra del North Side di Chicago. Cubs in 4.

Philadelphia Phillies-Milwaukee Brewers: questa è senza dubbio la sfida più serrata del bracket. I Phillies sembrano una squadra più quadrata, ma forse Milwaukee ha qualcosa di più sul monte di lancio. Nel pronostico vado molto per simpatia, Milwaukee in 5.

Non resta che goderci questo finale di stagione, purtroppo senza Yankees, aspettando qualche grosso colpo nella off-season e preparandoci per la prima stagione senza Yankee Stadium.

Buon baseball a tutti i lettori!