29 settembre 2007

Calcio e Politica


Credevate che solo Berlusconi avesse legato il calcio con la politica?

Ebbene vi sbagliate!

Ecco la risposta al cavaliere, direttamente dalla rossa Emilia-Romagna, from downtown Ravenna, ladieeeeeeeeeees and gentlemennnnnnnn, gli INTERISTI-LENINISTI!!!



I compagni di Ravenna sono uniti nella lotta proletaria contro la politica liberal-populista di Berlusconi e dalla fede nerazzurra contro i borghesi cugini rossoneri dell'altra sponda dei navigli.

I loro profeti sono Lenin, Mao e Massimo Moratti, non si sa in quale ordine ed in quale veste.

I loro idoli sono Che Guevara e Zlatan Ibrahimovic.

La loro lotta mira alla dittatura del proletariato ed alla vittoria della Champions League che sfugge ai nerazzurri dai tempi di Gigliola Cinquetti a Sanremo.

Vamos adelante companeros, o victoria o muerte!

27 settembre 2007

Le 10 promesse di Hillary



Esilaranti.

Onestamente la quinta non l'ho capita, qualcuno me la spiega?

Gli Yankees sono ai Play-offs!


Vincendo 12-4 contro i modesti Tampa Bay Devil Rays, i New York Yankees hanno raggiunto per la 13a volta consecutiva la post-season delle Major Leagues.


Sembrerebbe una cosa scontata vista la striscia e visto il pay-roll della franchigia newyorchese (di gran lunga il più alto delle majors, oltre 200 milioni di $), ma non lo è affatto se si considera che a maggio la squadra era molto al di sotto del 50% di vittorie, percentuale raggiunta solo il 7 di luglio, ed era molto dietro a Seattle e Detroit nella corsa alla Wild Card dell'American League.

Dopo l'All Star Game, il vento è cambiato radicalmente ed i bombers hanno centrato alcuni filotti di vittorie molto importanti, che li hanno riportati in corsa per il Pennant della East Division, anche se ai Red Sox basta vincere 2 delle ultime 4 gare per portarsi a casa il titolo divisionale.

Ma cosa è successo agli Yankees?

Il lineup ha giocato molto bene per tutta la stagione con uno strepitoso A-Rod (Alex Rodriguez) che sta disputando la sua miglior stagione in maglia pinstripes, guidando la lega per fuoricampo, 53, e RBI, 151.



Anche Jorge Posada, in scadenza di contratto, sta giocando alla grande sia in difesa, e questo l'ha sempre fatto, sia in attacco, dove sta battendo con una percentuale di .336 (in carriera ha solo un .277) con ben 20 fuoricampo e 89 RBI.

In generale gli Yankees sono la miglior squadra delle majors in battuta per media (.289), primi per RBI (897) e sono quarti per fuoricampo (189).

Se l'attacco è formidabile, il monte di lancio è stato il vero problema cronico della squadra.

Le uniche certezze sono venute da Wang, vincitore anche dell'ultima partita e serio pretendente al Cy Young award dell'American League, che ha collezionato ben 19W contro sole 7L con una media ERA di 3.70 in 199.1 innings.


Dietro di lui c'è il figliol prodigo Andy Pettitte, tornato a New York dopo 3 stagioni nel Texas con gli Houston Astros.
Pettitte ha raccolto 14W e 9L con una ERA di 3.91 in 210 innings lanciati, garantendo quindi una certa affidabilità lungo tutto l'arco della stagione.

Dietro di loro però c'è stato il vuoto:

-Mussina ha giocato la più brutta stagione della sua carriera, riabilitandosi solo nel finale dopo che Torre l'ha lasciato più volte in panchina preferendogli altri lanciatori meno esperti ma più in forma.
Il "Musso" ha ottenuto 11W e 10L con una ERA che è stata per tutto l'anno sopra il 5 lanciando per soli 147 innings.

Nessun altro pitcher della rotazione ha lanciato più di 100 innings e questo è indicativo di una certa pochezza del reparto.

-Roger "The Rocket" Clemens, tornato anche lui dopo la parentesi a Houston, ha ormai 45 anni e parecchi problemi fisici e nei suoi 99 innings sul monte ha ottenuto 6W e 6L con una ERA di 4.18.

-Il resto è tragedia: Pavano, perennemente infortunato, ha lanciato solo 11 innings, Igawa, la risposta degli Yankees a Matsuzaka, ha fatto piangere e nelle sue 12 partenze ha ottenuto solo 2W e 3L con una ERA di 6.25, veramente pessimo.

Torre ha dovuto quindi affidarsi ai dei rookies, ma solo Huges ha risposto decentemente alle attese, mentre i vari Karstens, DeSalvo, Clippard, hanno contribuito solo ad alimentare la colonna delle sconfitte (tutti con ERA sopra il 6).

Da tenere d'occhio Rasner e Kennedy, che però hanno giocato troppo poco per avere statistiche attendibili.

Il bullpen non è sicuramente un punto di forza, infatti l'unica sicurezza rimane "Mr. Automatic", Mariano Rivera, che ha ottenuto 30 salvezze su 33 tentativi (ERA 2.86), mentre i middle pitchers (Villone, Farnsworth, Vizcaino, Bruney, Proctor) sono piuttosto mediocri.

Da tenere d'occhio il rookie Chamberlain che ha lanciato 22 innings con una ERA di 0.40!.

Questo è il passato, ma ora, raggiunti i play-offs, che possibilità abbiamo di andare avanti nella post-season?

Secondo i saggi del gioco , nei play-offs conta soprattutto il monte di lancio e da questo punto di vista siamo sfavoriti contro tutte le altre squadre che potremmo incontrare.

Al primo turno, venendo dalla Wild Card, incontreremo la squadra con il miglior record tra i Cleveland Indians (94-64) e i Los Angeles Angels (92-67), quindi molto probabilmente sfideremo gli Indians.

Con loro siamo 6-0 nelle partite di regular season con 49 punti segnati e soli 17 subiti. Sembrerebbe un turno semplice per gli Yankees, ma in una serie al meglio delle 5 partite ci troveremo di fronte almeno due volte i loro assi CC Sabathia e Carmona e nella battaglia sul monte gli Indians partirebbero sicuramente favoriti.

Se gli Indians giocassero le ultime partite a perdere, ci spetteranno gli Angels, con cui siamo 3-6 in regular season e che, nelle ultime stagioni, sono stati una bestia nera per i bombers.
Onestamente spero di non doverli affrontare almeno al primo turno!

Infine ci sono i Red Sox, contro cui non possiamo giocare la prima serie, ma che potremmo ritrovarci di fronte per l'ennesima volta nel Championship.
Con Boston siamo 10-8 in stagione, ma i Red Sox hanno di gran lunga il miglior reparto di lanciatori della lega e in una serie di 7 partite consecutive potrebbero far valere la loro forza sul monte.

Insomma la chiave per il successo degli Yankees passa per il lineup e soprattutto nel rendimento del giocatore migliore: Alex Rodriguez.
Il nostro 3a base ha sempre dei numeri stratosferici in stagione regolare, ma nei precedenti play-offs ha messo a segno veramente pochi punti, venendo sonoramente fischiato anche dal pubblico dello Yankee Stadium.

Se Rodriguez dovesse sbloccarsi, e tutto il lineup continuasse sui suoi livelli, potremmo ambire alle World Series, altrimenti potremmo rischiare l'ennesima brutta figura.

Fondamentali saranno anche le prove di Mussina e Clemens, che dovrebbero essere i numeri 3 e 4 della rotazione dopo gli insostituibili Wang e Pettitte.
Torre sicuramente punterà sull'eperienza, ma negli ultimi anni ha sempre perso la scomessa, quindi non escludo di vedere all'opera Hughes o qualche altra sorpresa (magari Kennedy)!

Non ci resta dunque che aspettare la fine della stagione regolare e poi goderci (speriamo che Sky si svegli almeno per i play-offs) questa nuova post-season delle majors.

GO YANKEES!!

20 settembre 2007

La Nascita dello Stato Laico.

Cade oggi, 20 settembre, il 137esimo anniversario della famosa "breccia di Porta Pia" attraverso la quale passarono due reparti di bersaglieri agli ordini del generale Cadorna, occupando la città di Roma e ponendo fine al dominio temporale del Papa.





Un dominio iniziato ai tempi di Papa Gregorio Magno, che alla fine del VI secolo accentrò sotto il suo comando tutti i domini ecclesiastici, e terminato proprio nel 1870, allorquando sul soglio pontificio sedeva il mio concittadino (di Senigallia) Giovanni Maria Mastai Ferretti, meglio conosciuto come papa Pio IX.

Pio IX fu restio fino all'ultimo a cedere il proprio potere e si trincerò dietro i fucili francesi per difendersi dalle truppe del neonato stato italiano.

Solo la debolezza francese, dovuta alla cocente sconfitta patita contro i prussiani nella battaglia di Sedan, permise a Vittorio Emanuele II di ordinare l'attacco finale contro l'Urbe.

La conquista di Roma segnò l'inizio dello Stato Laico come oggi lo conosciamo, quello Stato che dal 1948 afferma: "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di RELIGIONE, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Il 20 settembre rappresenta dunque un giorno importante nella formazione della nostra nazione e dovrebbe essere ricordato in maniera più solenne.

Alla Camera c'è pure un disegno di legge per istituire una festa nazionale il giorno 20 settembre.

Nel frattempo il Partito Radicale, i Radicali Italiani e l’Associazione Coscioni promuovono una manifestazione con fiaccolata fino a Campo dè Fiori contro tutti i fondamentalismi; per ricordare, come ogni anno, la fine del potere temporale dello Stato Pontificio sulla città di Roma e celebrare la libertà di religione contro la religione di Stato e dei privilegi.

Se siete a Roma, fateci una capatina!

06 settembre 2007

L'Alitalia Affonda!




Non ci voleva un genio per capire che l'asta iniziata dal governo nella scorsa estate per la vendita dell'Alitalia sarebbe stata un fallimento a causa delle troppe condizioni poste dal venditore e della mancanza, tra i contendenti, delle società che avrebbero più interesse ad acquistare la nostra compagnia di bandiera, Air France e Lufthansa su tutte.

E' chiaro che il governo avrebbe voluto vendere a una di queste compagnie ed è altresì chiaro che è impossibile rendere profittevole la nostra azienda senza portare avanti una seria ristrutturazione ed un robusto taglio al personale.

Il governo pensava di ottenere capra e cavoli, ma i potenziali compratori non erano certo degli idioti o dei benefattori e quindi siamo da capo.

Nessuno ha comprato l'Alitalia, si è sprecato un altro anno, ed oggi si riparla di un aumento di capitale che altro non è se un finanziamento dello Stato che rimpingui le casse della compagnia di bandiera.

L'entità di questo aumento dovrebbe essere di almeno 500 MILIONI DI EURO, dato che la compagnia perde almeno 1 MILIONE DI EURO AL GIORNO per 365 giorni all'anno (366 nei bisestili).

Il finanziamento dell'aumento di capitale dovrebbe essere fatto già nella prossima finanziaria e fa parte del PIANO DI SOPRAVVIVENZA formulato dal CdA della società solo pochi giorni addietro.

Il piano industriale continua sulla falsariga dei precedenti, cioè chiede soldi allo Stato e quindi ai contribuenti, ma contiene finalmente delle proposte che vanno nella giusta direzione:

a-Snellimento degli organici (almeno 1.000 su 17.000) e modifica delle regole di impiego del personale.
b-Abbandono dell'HUB di Malpensa e accentramento delle attività sullo scalo di Roma Fiumicino.
c-Riduzione della flotta e abbandono delle tratte meno redditizie.

Questi tre punti sembrano veramente essenziali per ridurre i costi aziendali e per cercare di riportare in attivo (o perlomeno di ridurre il passivo) i conti dell'Alitalia.

Se questo piano fosse approvato, ma già i sindacati, gli amministratori del Nord, e molti altri soggetti sono già sul piede di battaglia, l'Alitalia diventerebbe un boccone più appetibile per gli eventuali acquirenti stranieri e non ci sarebbe più bisogno di sprecare i soldi delle tasse per ripianare i buchi nel suo bilancio.

Dobbiamo tutti comprendere che l'Alitalia è come una nave che sta affondando: si può continuare a pompare l'acqua fuori dalle falle (con le ricapitalizzazioni) oppure si può invertire la rotta e tornare al porto per fare delle riparazioni strutturali.

Nella prima ipotesi, non si potrà andare avanti in eterno, visto anche il pessimo stato dei conti pubblici italiani, e l'ipotesi di un fallimento sarebbe sempre più vicina.

La seconda soluzione sembra più intelligente e consona alle leggi di mercato, ma in Italia non sempre (anzi quasi mai) si fanno le cose più intelligenti.