25 maggio 2009

Cronaca di un Viaggio in Inghilterra. Cap I

Capitolo I: Preambolo
E' passato già un mese dal mio ultimo viaggio nella perfida albione e non ho ancora mantenuto la promessa fatta a diversi amici di scrivere un dettagliato resoconto dell'avventura.
In realtà la voglia di scrivere, in questo torrido maggio senigalliese, è veramente scarsa, ma cercherò di vincere l'afa e di non mandare in corto circuito il mio portatile con il sudore che cola dalle dita, ricordando i bei momenti passati al fresco del Nord dell'Inghilterra.
Trasporti:
In precedenza ho parlato di avventura a ragion veduta, poiché l'agenzia turistica Gasparetti-Paternoster offre solo pacchetti a basso costo, ma ricchi di camminate, sfacchinate e abuso dei mezzi pubblici locali.
Bisogna dire che l'organizzazione dei trasporti inglesi è veramente ottima ed efficiente, anche se abbastanza costosa (ma con la svalutazione della Sterlina i prezzi in Euro si sono abbassati di molto).
Siamo atterrati all'aeroporto di Newcastle che è collegato alla città con una metropolitana veloce (a Malpensa se la sognano) al prezzo di 2.90 Pounds.
Le ferrovie sono molto ben organizzate, con treni molto numerosi e puntuali.
Conviene fare i biglietti andata e ritorno (return ticket) perché costano molto meno rispetto a due biglietti singoli.
Da Newcastle a Durham e ritorno il biglietto costa 5.60 L, da Hexham a Middlesbrough 13.40 L (sola andata), da York a Skipton 17.90 L, da Skipton a Liverpool 27.90 L.
Per andare nei centri più piccoli come Whitby o Helmsley abbiamo usato l'autobus: per esempio da Whitby a Pickering, per sole 5.20 Sterline, un autobus a due piani ci ha portato attraverso il North York Moors Natural Park, facendoci osservare lo strano paesaggio della brughiera; una distesa senza senza soluzione di continuità di colore rosso-brunastro tagliata solamente dalla linea d'asfalto della strada.
Nessun albero, nessun animale, nessuna casa; solo questo basso arbusto rossiccio fin dove lo sguardo può spaziare.
Siamo passati anche a Goathland, che dovrebbe essere la stazione ferroviaria da cui partono i treni verso la scuola di Harry Potter.
In una sola occasione ci siamo dovuti servire del Taxi: per andare da Skipton al paesino di Malham (120 abitanti nel parco delle Yorkshire Dales), c'erano solo due autobus ad orari impossibili ed abbiamo speso 18 sterline per fare una ventina di Km tra stradine di campagna.
Attenzione alle indicazioni di guide come la Lonely Planet che non siano ultra-aggiornate: abbiamo rischiato di perdere l'escursione al vallo di Adriano perché la Lonely indicava la stazione degli autobus in un punto in cui non c'era nulla, mentre gli autobus erano da tutt'altra parte!
Ostelli:
Come già ricordato in precedenza, la ditta Gasparetti-Paternoster preferisce scegliere alloggi economici e l'Inghilterra è ricca di ostelli di qualità media abbastanza alta.
Tutti quelli targati YHA ci hanno soddisfatto a pieno, anche se in alcuni la colazione è compresa nel prezzo, mentre in altri è a pagamento.
L'unico ostello non YHA, ci ha invece riservato delle spiacevoli sorprese di cui parlerò in seguito.
Una menzione particolare merita l'ostello di Whitby (19.95 L, colazione inclusa), situato in una posizione magnifica tra l'abbazia (che è gratis per i clienti dell'ostello) e la chiesa di St.Mary con il cimitero di Dracula.
La vista dall'alto dell'East Cliff è magnifica e si può facilmente seguire la Cleveland Way per andare verso Robin Hood's Bay.
Bellissimo anche l'ostello di York (21.45 L, colazione inclusa), da cui si può raggiungere il centro città con una camminata di 15 minuti sulla riva verde del fiume Ouse.
L'ostello di Malham (15.95 L, colazione esclusa) è l'ideale punto di partenza per le camminate nella parte Sud del parco nazionale delle Yorkshire Dales (posti magnifici).
L'unico ostello non YHA, l'abbiamo prenotato tramite HostelBookers, ed è stato il più deludente.
La storia di Magic (ovvero come fare soldi con due camere ed una cucina):
La storia di Magic inizia il I maggio alla stazione ferroviaria di Liverpool Lime Street.
Appena usciti dalla stazione ci troviamo di fronte ad un vero e proprio dilemma: dov'è la stazione degli autobus per raggiungere il Brogan Hall Hostel in Smithdown Road?
Potrebbe sembrare una cosa semplice, ma ci sono almeno 5 stazioni degli autobus nei pressi di Lime Street ed a Liverpool si parla una lingua che con l'inglese ha ben poco in comune.
Se chiedete informazioni, preparatevi a farvi ripetere le cose almeno 10 volte prima di captare qualche suono vagamente conosciuto come "Paradise Street".
Ok, ci dirigiamo verso Paradise Street passando per un corso super affollato e vitale, quando, fermi ad un incrocio per capire da che parte andare, una signora brasiliana si ferma per aiutarci:
Signora: May I help you?
Carlino: We would like to go to Paradise Street
Signora: Paradise Street? mmmm... -si gira e chiede informazioni ad un tassita fermo lì vicino e poi torna da noi dicendoci di andare fino al McDonald's e poi girare a destra-.
Noi la ringraziamo e ci incamminiamo, ma questa ci tampina da presso tempestandoci di domande e raccontandoci la storia della sua vita.
Arrivati a Paradise Street finalmente si stacca (dai nostri maroni) augurandoci buona fortuna e noi corriamo subito al riparo sperando che la simpatica (come un'unghia incarnita) babbiona non torni sui suoi passi.
Dopo mezz'ora di ricerche troviamo finalmente la stazione degli autobus e dopo un'altra mezz'oretta siamo a Smithdown Road, in un quartiere ultra popolare tra un cimitero e due centri commerciali.
Troviamo facilmente il Brogan Hall, ma subito notiamo che non è affatto un ostello e non c'è alcuna reception od un campanello a cui suonare.
Carlino, grazie al suo occhio aquilino, vede un adesivo con la scritta HostelBookers ed un numero di telefono.
Proviamo a chiamare, ma ovviamente il numero non risponde ai nostri cellulari italiani.
Dopo 10 minuti di prove con diversi prefissi, riusciamo a parlare con una signorina che comunica tramite la solita lingua del Merseyside, simile all'inglese così come l'italiano è simile al rumeno.
Carlino riesce fortunamente a captare le parole "underneath the bin" e siccome vediamo un grosso bidone, proviamo ad alzarlo e troviamo una chiave!
Bene, ora abbiamo la chiave, ma dobbiamo cercare la porta da aprire e dunque saliamo per una scalinata provando tutte le toppe per trovarne una adeguata alla nostra chiave.
Le toppe però sono tutte sbagliate e la gente che troviamo dentro alcune stanze sembra abbastanza infastidita dalla nostra presenza.
In realtà la porta giusta era subito dietro al famoso bidone sotto cui abbiamo trovato la chiave, ma, essendo adeguatamente mimetizzata, noi non l'avevamo assolutamente notata.
Giriamo la chiave nella toppa ed il mondo che si presenta davanti a noi ha le sembianze di una vera topaia: una squallida cucina piena di pentole, arnesi vari ed un tavolino con due sedie (di cui una talmente sgangherata da sembrare una trappola per gente sovrappeso) è il preludio ad un corridoio con tre porte.
Davanti ad una delle tre c'è una busta di carta con scritto "Mr. Gasparetti".
Con il mio indiscutibile intuito, capisco immediatamente che la busta è destinata a me e la apro senza esitazioni trovando una chiave che si adatta perfettamente al lucchetto sulla porta.
La vista della camera doppia ci convince completamente che le 21.55 sterline spese per cotanto tugurio siano una vera inculata (scusate la perifrasi).
Intanto sul retro della busta scorgo un'altra frase sibillina: "to pay the remaining 72 L, call Magic" (segue un numero di telefono).
Chiamo subito Magic, cercando di farlo parlare il meno possibile, e riesco a capire che sarebbe passato la mattina seguente alle 8 e un quarto per ricevere il saldo.
Ovviamente la mattina seguente, all'ora prevista, non si presenta nessuno e noi facciamo colazione nella cucina dove metto a repentaglio la mia vita sulla sedia sgangherata.
Ormai sono quasi le 9 e, quando siamo decisi a partire, ecco che arriva finalmente un biondo giovanotto che si presenta con la frase: "hi, I'm Magic".
Cercando di reprimere le risate io e Carlino tiriamo fuori i soldi, ma Magic ce li spilla letteralmente dalle mani e toglie il disturbo prima che potessimo dire A.
Da lì abbiamo dedotto la sua magia, ovvero fare soldi senza fare un cazzo!
Morale della favola: se andate a Liverpool, evitate Magic e la topaia nota col nome di Brogan Hall!
Clima:
L'inghilterra è indiscutibilmente a Nord e, nonostante la Corrente del Golfo, è fredda!
Il tempo è variabile come le personalità di uno schizofrenico: a Newcastle abbiamo trovato sole e gente con le maniche corte, mentre noi indossavamo piumini e cuffie di lana (i matti erano loro).
A Durham siamo passati da una mattinata soleggiata ad un pomeriggio con Heavy Rain che ci ha costretto ad una ritirata anticipata verso Newcastle.
A Whitby ed Helmsley abbiamo passato due bei giorni sotto una pioggia incessante che ci stava facendo pentire della decisione di passare le ferie nella terra della "rosa bianca".
A York abbiamo rivisto il sole, mentre nelle Yorkshire Dales abbiamo camminato complessivamente 10 ore sotto light rain, heavy rain, fucked rain, cloudy & windy ed un solettino finale che ha asciugato le nostre stanche italiche membra.
Liverpool l'abbiamo trovata grigia e con un vento che "boccava n'ti ossi" (definizione in perfetto senigalliese) mentre a Chester un bel sole caldo ci ha fatto raggiungere la pace dei sensi su una panchina lungo il fiume Dee (con dei pazzi in mutande che si tuffavano dentro alle acque melmose, in barba al pericolo di prendersi una leptospirosi fulminante).

Prossimamente le cronache città per città, stay tuned!

17 maggio 2009

Omaggio di Bob Dylan al Nostro Premier:



Silvio
Stake my future on a hell of a past
Looks like tomorrow is coming on fast
Ain't complaining 'bout what I got
Seen better times, but who has not?