25 settembre 2008

Dica 33!



Azz, ho già un terzo di secolo, incomincio a sentirmi vecchio!

L'unica nota positiva è che ho ancora 32 anni da vivere prima di entrare nelle grinfie di Redz!

P.S. per i puritani della matematica: il resto mancia!!!

20 settembre 2008

Breccia di Porta Pia, la fine dello Stato della Chiesa


20 settembre 1870: con la breccia di Porta Pia, i Bersaglieri pongono fine al potere temporale dei Papi e consegnano Roma al neonato stato italiano.

Una ricorrenza che è bene celebrare per ricordarci che stiamo ancora vivendo in uno stato laico!

18 settembre 2008

Differenti Persone, Differenti Democrazie.

  • Israele: Ehud Olmert, capo del governo si dimette perché accusato di corruzione. Nel suo partito si sono già tenute le elezioni primarie per eleggere il candidato alle prossime elezioni.
  • Italia: Silvio Berlusconi emana il Lodo Alfano (praticamente si auto-immunizza) per non essere accusato di corruzione nonostante questa telefonata (una fra tante):




Chi nota qualche differenza?

P.S. Segnalo anche che nel silenzio generale sta procedendo il "processo Mills" in cui Berlusconi è processato sempre per corruzione di giudici ed in cui a difenderlo sarà un AVVOCATO d'UFFICIO.
Basta un avvocato qualsiasi a difendere un uomo che si è auto-immunizzato da tutti i reati!

Tremonti: Dio, Patria e Famiglia!


Leggendo il libro di Tremonti "La Paura e la Speranza" si evinceva chiaramente il pensiero catto-fascista del nostro Ministro delle Finanze.

Avevo già espresso questa convinzione nella mia recensione pubblicata solo qualche giorno addietro.

Ebbene oggi tutto viene chiarito esplicitamente dallo stesso Ministro in una intervista al Corriere della Sera, di cui riporto qualche stralcio significativo.

  • "In Europa si sta accreditando l'idea che dalla crisi si esce soprattutto con grandi investimenti pubblici, o comunque con politiche basate sul disegno pubblico di grandi opere. Politiche keynesiane. Il ritorno alle regole accompagna il ritorno del pubblico. Sotto il dominio della morale, sarà il ritorno alla manifattura. Il ritorno della morale del lavoro."
  • "Maestro unico, libro unico, voto unico (anche "pensiero unico"?, ndr) sono parte di un progetto che io sento e vivo e sintetizzo con Dio, Patria e Famiglia."

Si parla spesso di fascismo e valori democratici e, quando giungono delle farneticanti dichiarazioni da fonti di estrema destra, molti "democratici" si indignano giustamente.

Non riesco però a capire perché nessuno si indigni altrettanto di fronte alle dichiarazioni di un signore, che ripropone per filo e per segno il programma politico-economico del fascismo: Statalismo-Corporativismo-Italianità e Dio-Patria e Famiglia.

E' proprio necessario che, per far fronte alla crisi attuale dell'Italia, l'unica ricetta sia quella fascista?
La situazione non ricorda sinistramente il primo dopoguerra in cui andarono di pari passo la crisi ecoonomica e quella politica?

Confesso che incomincio ad avere un po' di paura!

14 settembre 2008

Mourinho: il Segreto dello "Special One"

Sono bastate due partite di campionato per svelare il segreto del nuovo allenatore dell'Inter, Jose Mourinho.
Eccolo in anteprima per i lettori di Gaspatcho:



D'altronde se il Catania fa 3 gol su 3 e l'Inter si prende i 3 punti, un motivo ci sarà...
Un culo da 9 milioni di Euro annui!

12 settembre 2008

La Carfagna contro la Prostituzione



Il governo, nella persona del ministro alle Pari Opportunità Mara Carafagna, ha licenziato un disegno di legge per combattere la prostituzione nelle strade italiane.

Ben fatto, ma speriamo che dalle discussioni parlamentari emerga un emendamento per eliminare la prostituzione anche nel suddetto ministero (Boniver Dixit)!

11 settembre 2008

10 settembre 2008

La Paura e la Speranza

Immagine di La paura e la speranza.



Autore: Giulio Tremonti
Argomento: saggio politico-economico
Voto: 3 (6 per l'analisi, 0 per le soluzioni)
Leggere questo libro è stato molto utile per capire le linee guida del governo Berlusconi IV, dettate dal vero ideologo della destra italiana, il ministro dell'economia Giulio Tremonti.
L'opera di Tremonti è divisa in due parti:
  1. "La Paura" non è altro che l'analisi del recente passato ed, in particolar modo, della globalizzazione dell'economia e dei mercati finanziari.
  2. "La Speranza" sono invece le risposte di Tremonti per superare la crisi italiana ed europea.

L'analisi cerca di spiegare quello che è successo al mondo dopo l'introduzione del WTO (organizzazione mondiale del commercio) e soprattutto dopo l'ingresso della Cina e dei paesi emergenti in questa organizzazione.

In più Tremonti sottolinea la degenerazione della finanza che ha portato l'Occidente sull'orlo della bancarotta, soprattutto con l'ultima crisi dei mutui sub-prime americana, alimentata da speculazioni con gli strumenti derivati anche su titoli di debito come i mutui.

Tremonti è chiaramente un no-global illiberale e colbertiano, ma la sua analisi è sostanzialmente corretta e condivisibile. Il ministro ha infatti capito quali sono i pericoli della globalizzazione per una Europa che esporta ricchezza ed importa disoccupazione e povertà.

Questo lo pone ad un livello sicuramente più elevato rispetto ai no-global di sinistra che criticano la globalizzazione pur non avendone capito i meccanismi ed i pericoli.

L'analisi è però chiaramente illiberale perché ripropone il rafforzamento delle autorità statali e comunitarie per sopperire ai difetti del mercato.

La sua differenziazione tra "liberismo" e "mercatismo" mi ha lasciato abbastanza perplesso, poiché la teoria liberale classica si basa appunto sulla preminenza del mercato e sul ruolo marginale dello Stato nell'economia.

La ricetta tremontiana è invece opposta, tanto che il ministro del tesoro vede nel ritorno in auge della "politica" e dei "valori" l'unico modo per superare la crisi di stagnazione, che pervade l'Europa da ormai molti anni.

Paradossalmente Tremonti affibbia tutte le colpe alla sinistra, sia quando si è comportata in maniera statalista, sia quando si è comportata in modo liberale, cercando di esportare a tutto il mondo l'economia capitalista di mercato.

La maggiore critica è proprio quella di aver fatto entrare i paesi in via di sviluppo nel WTO troppo in fretta, se si confronta col cinquantennio necessario per maturare il mercato comune europeo.

Mercatismo sfrenato e degenerazione della finanza sono quindi i mali che hanno portato l'Europa sul baratro, ma quali sono le risposte per uscire dalla crisi?

Tremonti, da buon liberale a parole, propone la classica ricetta fascista del Dio, Patria e Famiglia, rivisitata e rimodernata in 7 parole d'ordine: Valori, Famiglia e Identità, Autorità, Ordine, Responsabilità, Federalismo.

Per i primi tre termini è chiara la volontà di uniformarsi alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica e Tremonti dichiara apertamente che non esiste speranza senza spiritualità e senza il ritorno di Dio al centro della vita pubblica italiana ed europea.

Chiaramente il nostro buon Giulio si è studiato il programma che ha portato George W. Bush alla rielezione sfruttando proprio il richiamo a Dio, molto sentito anche nel nostro paese a causa della prossimità del Vaticano.

Dio dunque è il punto di riferimento spirituale, i valori giudaico-cristiani sono la base della civiltà e della identità europea e la famiglia è vista esclusivamente nel modello classico.

Niente Dico, Pacs o convivenze etero od omosessuali sono contemplate nel piano tremontiano.

Su Ordine ed Autorità c'è poco da dire, se non che il pensiero parte proprio da una critica del '68, responsabile di aver abbattuto questi due cardini della società auspicata dal Nostro.

Responsabilità e Federalismo sono in pratica due facce della stessa medaglia, dato che il federalismo fiscale si dovrebbe basare proprio sulla volontà di responsabilizzare la spesa degli enti locali.

Ma la vera chicca del libro, Tremonti la riserva proprio al finale: dopo aver criticato la sinistra per lo statalismo e per lo sviluppo drogato dalla spesa pubblica, cosa propone il ministro lombardo per dare una boccata d'aria alla sfiatata Europa? La emissione di Euro Bonds, ovvero per diminuire i debiti pubblici dei paesi europei, bisognerebbe fare indebitare l'Europa stessa.

Magnifico!

Non ci resta che toglierci il cappello davanti all'ideatore di un nuovo modello politico-economico: si unisce un pizzico di mercato a due cucchiaiate di statalismo. Si mescola il tutto con un substrato catto-fascista e la zuppa è pronta.

Povera Italia.



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01 settembre 2008