Leggendo un articolo sul sito di repubblica:
( http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/medio-oriente-26/haniyeh-stato-israele/haniyeh-stato-israele.html )
Ho avuto la conferma di ciò che ho sempre sostenuto sulle pagine di Popinga e che ora riaffermo qui su Gaspatcho, cioò che i palestinesi, nella persona del loro premier democraticamente eletto, cercano soltanto la guerra con Israele.
Questo lo dico a memoria futura per coloro che leveranno gli scudi il giorno in cui Israele dovesse compiere altri attacchi nei territori palestinesi e negli stati confinanti.
Bisogna sempre avere in mente quali sono gli interlocutori di Israele quando ci si appresta a criticare le sue scelte diplomatiche e belliche.
Hanyeh, il premier designato da Hamas alla guida del governo palestinese, ha fatto le seguenti affermazioni durante una visita all'università islamica di Teheran:
"Il governo guidato da Hamas non riconoscerà mai Israele e continuerà a combattere per la liberazione di Gerusalemme.
L'arroganza del mondo (gli Stati Uniti) e i sionisti vogliono che noi riconosciamo l'usurpazione della terra palestinese, interrompiamo la jihad e il movimento di resistenza e accettiamo gli accordi raggiunti in passato con i nostri nemici sionisti.
Da questo podio insisto, ciò non accadrà mai.
Non riconosceremo mai un governo sionista usurpatore e continueremo la jihad fino alla liberazione di Gerusalemme", ha detto ancora Haniyeh."
Queste affermazioni non hanno bisogno di ulteriori commenti, vista la loro estrema chiarezza.
Guerra contro i sionisti e contro il mondo occidentale fino alla riconquista di tutta la palestina.
Questa è la linea politica di Hamas.
Certo non vengano poi a mendicare presso i governi occidentali i soldi che dovrebbero servire a ricostruire la martoriata terra palestinese e che invece vengono sistematicamente usati per arricchire i leaders corrotti e per finanziare la jihad contro Israele.
Il fatto più grave è che i palestinesi fanno sistematicamente il gioco del good cop-bad cop.
Mandano cioè i loro esponenti più radicali a parlare presso i fratelli musulmani e quelli più concilianti (Abu-Mazen) a mendicare soldi in Occidente.
Il bello è che ci sono ancora molti esponenti politici che hanno fiducia nei governanti palestinesi e, al contrario, diffidano di Israele, il quale, fino a prova contraria, è il vero stato sotto assedio.
Gran parte della responsabilità di questo stato di cose è proprio dei partiti di sinistra, i quali, invece di parteggiare per stati democratici che rispettano i diritti umani (almeno dei propri cittadini), aiutano regimi corrotti e fascisti che mettono al primo piano la guerra santa invece del benessere delle popolazioni da loro governate.
Ancora una volta, il mio invito è quello di abbandonare l'ipocrisia e di smettere di sostenere in qualsiasi modo, militare-economico-diplomatico, i regimi che fomentano l'odio e auspicano la guerra per mascherare i loro fallimenti interni.
Ci sarà pure un motivo se il PIL cresce in tutto il mondo, dagli USA alla Cina, mentre nei paesi musulmani è in costante calo nonostante la ricchezza di materie prime.
Certo io reputo sbagliata la via militare intrapresa dagli Stati Uniti soprattutto in Iraq, ma mi sembra veramente stupido continuare ad aiutare e a finanziare chi ci odia e usa i nostri soldi per combatterci, si perchè per loro Israele è solo l'inizio dell'Occidente.
2 commenti:
Un doppio plauso, per quel che vale la mia approvazione, al post che sto leggendo ora ed alla nascita del blog di Gaspa.
Sui palestinesi dice tutto Francesco (chiamiamolo una volta tanto con il suo nome) ed in particolare sottolineo che moltissime responsabilità sono "...proprio dei partiti di sinistra, i quali, invece di parteggiare per stati democratici che rispettano i diritti umani (almeno dei propri cittadini), aiutano regimi corrotti e fascisti..." .
Quanto al blog sono senz'altro lieto della nascita sapendo che Gaspa è uno stakanovista. Confesso però che temo una ancor più spinta polverizzazione delle energie locali. Basta seguire un po' le iniziative di ScriptaVolant per rattristarsi della la tiepidezza dei più.
Per quel che riguarda la polverizzazione, sono perfettamente d'accordo.
Se Popinga supererà la crisi e tornerà in forma, ritornerò certamente a scrivere su quelle pagine lasciando si Gaspatcho solo le mie cose personali!
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