Un giorno passato tra automobili da sogno e donne bellissime in abiti succinti, insomma il sogno di ogni uomo adulto mediamente eterosessuale.
Partenza da Senigallia alle ore 7:00 di Sabato 9 dicembre, sulla mia fiammante 147, accompagnato da 4 amici come Manolo, Paolo, Lucia e Tomma che ci aveva procurato i biglietti gratis per assistere all'evento (risparmio di 22 euro a testa).
Il viaggio fila liscio fino alla tangenziale di Bologna dove andiamo nel panico perchè nessuno si ricorda quale sia l'uscita giusta per la Fiera.
Tomma prende in mano la situazione dicendo: esci qui (uscita 8 bis) sono sicuro!
Infatti non ho ancora finito la svolta che già ci accorgiamo di aver sbagliato strada!
Tomma però, da esperto navigatore, ci esorta a continuare in quella direzione visto che lui "si ricorda esattamente la strada".
Dopo circa 10 Km in direzione Mantova, arriviamo nella ridente località di Quarto Inferiore dove decidiamo di aver percorso abbastanza strada e che è ora di tornare verso Bologna, ma solo dopo aver fatto una lauta colazione.
Ci fermiamo nel primo bar dove ci accolgono calorosamente due belle signorine vestite da Babbo Natale che parlano in stretto dialetto bolognese e ci trattano come i loro migliori amici (da queste parti l'accoglienza è un'arte).
Tra un cornetto alla crema e un cappuccio, chiediamo informazioni sul percorso e un gentile signore ci dice che era stata apppena inaugurata, proprio in vista del Motor Show, una apposita uscita per la Fiera direttamente dall'autostrada (ca@@o) e ci indica la strada giusta per tornare.
Ovviamente non ci capiamo nulla e tra un "va di quà", "no va di là, "dritto, no a destra" riusciamo a giungere in un parcheggio (costo 10 Euro) collegato alla Fiera con un Bus Navetta (veramente comodo).
Finalmente alle 9:30 varchiamo i cancelli della Fiera già stracolma di gente.
Sullo spiazzo davanti a noi c'è un mini-percorso per Dayhatsu Terios, sicuramente non la migliore attrazione della fiera.
Dopo aver dato una occhiata alla cartina, ci dirigiamo verso lo stand della Fiat. Al suo interno non ci sono grandissime novità a parte una Concept Car pure troppo avveniristica.
Bella la Punto modificata dalla Abarth (notevole anche la modella).
Di buon gusto anche l'ala "retrò" dello stand Fiat con una 500 azzurro pastello attorniata da modellini in scala e dalle solite modelle.
Degno di nota è anche il multi-bigliardino targato Fiat (si contano almeno 20 manopole per parte):
Dallo stand Fiat, siamo passati a quello Lancia, molto elegante, ma altrettanto povero di nuove vetture. Le solite Musa e Ypsilon e una Thesis già fuori produzione, non possono essere sufficienti a rilanciare un marchio prestigioso come quello Lancia.
Di ben altro spessore e ricchezza è lo stand dell'Alfa Romeo. A mio modesto parere (ma sono di parte) è il migliore della Fiera sia per il parco macchine che per le modelle.
La nuova Brera:
L'Alfa GT:
E la nuovissima Super-Car da 200 mila euro esposta dietro un vetro anti-proiettile:
Visto che erano praticamente irraggiungibili, a causa della ressa, gli stand Maserati e Ferrari ci siamo diretti verso quelli crucchi e precisamente verso quello del gruppo VolksWagen (che comprende Audi, Skoda e Seat).
La prima cosa che salta all'occhio è lo stile delle modelle: mentre nello stand Fiat erano tutte vestite in modo succinto e super-sexy, in quelli tedeschi le ragazze sembrano dei dirigenti d'azienda in gessato grigio o con vestiti abbastanza anonimi (io preferisco senza dubbio lo stile italiano).
Nello stand Skoda ci siamo soffermati un'ora, più che per la bellezza delle vetture, perchè stava arrivando la ex velina bionda di Striscia, appena lasciata da Iacchetti, Maddalena Corvaglia.
Nel frattempo ci siamo goduti uno spettacolo di ballerine che danzavano dentro ed intorno ad una tristissima Skoda Roomster azzurra (non la comprerei neanche se ci fosse la Shiffer come optional!).
Lo stand VW è abbastanza noioso a parte dei giochini per bambini di 2 anni che subito attraggono Manolo.
e un esilarante simulatore di parcheggio (i tedeschi certe volte sono proprio dawn).
Di ben altro spessore lo stand della Audi, con delle auto veramente belle anche se economicamente inarrivabili per il redattore.
Di fianco alla Audi erano esposte tre Lamborghini da sogno, macchine che costano come una casa, ma che saranno mie in caso di vincita multimilionaria al Superenalotto (è però ora che inizi a giocarci!).
A questo punto era già l'ora di pranzo e quindi abbiamo deciso di acquistare delle cibarie e di sederci comodamente sugli spalti della Shell Arena a goderci qualche spettacolo motoristico.
Il fatto è che non avevamo fatto i conti con la ressa presente all'esterno: dopo mezz'ora di fila siamo riusciti a prenderci un panino con Wurstel e una birretta (prezzo totale 7,5 Euro, LADRI!) e dopo un'altra mezz'ora di spinte e spallate ci siamo guadagnati un posto in piedi sulle gradinate dell'Arena.
Un primo spettacolo consisteva in due pazzi automuniti che sgommavano in maniera invereconda (cit. da Pizzul) anche in rettilineo.In seguito abbiamo assistito ad una gara di Motard in cui gareggiavano molti piloti del mondiale tra cui Biaggi (nella foto), Checa e Dovizioso.
Dopo le moto è toccato ai piloti del Club Subaru dare una dimostrazione della loro bravura sulla pista del Motor Show.
Infine abbiamo assistito ad una gara di salti Free-Style, ma purtroppo eravamo molto distanti dal trampolino ed eravamo pure impallati da un palo posto in mezzo alla pista, quindi non abbiamo potuto apprezzare fino in findo la bravura degli acrobati.
Dopo lo spettacolo del Free-Style, abbiamo continuato il tour degli stands iniziando da quello della Opel di cui ho apprezzato soprattutto il modello Antara (chissà perchè):
Interessanti anche le esposizioni di Jaguar, Bentley, Saab, Volvo e BMW delle giapponesi e tutte le nuove marche tra cui la cinese Great Wall, la DR, la SSangyong, etc.
Uscendo c'era una stupefacente dimostrazione delle potenzialità del Range Rover su una pista impossibile per qualsiasi altra vettura:
Last but not least ho lasciato gli stands della Porsche e quello della Mercedes, i grandi e più prestigiosi marchi della industria meccanica tedesca:
Nel mio sito su Flickr potrete trovare le foto di tante altre supercars tra cui anche due F1, ma una menzione particolare va fatta a questa modella Rizla+ (l'industria che produce le cartine per le canne) a cui va il premio miss Motor Show 2006 (io sono l'unico ed insindacabile giudice):
In definitiva, se vi piacciono donne e motori e se avete tanta (ma tanta) voglia di camminare e di spingere non potete perdervi il Motor Show di Bologna!
Per la cronca, siamo usciti dalla Fiera verso le 18 e prendendo il bus-navetta fino al parco Nord (dove avevamo parcheggiato) abbiamo evitato gran parte della fila che andava verso il casello e siamo arrivati a Senigallia verso le 20 stanchi morti, ma contenti.
1 commento:
gaspaaaaaaaa
troppo lungo questo post!!!
devo srotolare il monitor
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