27 febbraio 2007

Prodi riscalda la minestra.



O mangiate la minestra o saltate dalla finestra.

Questo era uno slogan pubblicitario di una nota ditta di minestroni e sembra essere adatto alla situazione attuale del governo italiano.



Prodi, nel suo discorso al Senato, non ha fatto altro che ribadire le posizioni già espresse nei 12 punti presentati alla stampa dopo le consultazioni con il presidente Napolitano.

La politica estera sarà quella già annunciata da D'Alema e sfiduciata dai "dissidenti" Turigliatto e Rossi insieme a vari senatori a vita che ora, dopo meno di una settimana, sembrano essere tutti favorevoli a concedere la fiducia a Prodi.
Un vero inno alla coerenza.

I DICO sono scomparsi e sembra che nessuno voglia parlarne per non risvegliare gli scheletri assopiti nell'armadio (magari per nom perdere i voti di Follini e Andreotti).

La TAV si farà insieme ai rigassificatori, e queste sembrano due ottime notizie anche se già i verdi storcono il naso dicendo che sono contrari e che parteciperanno alle prossime manifestazioni in Val di Susa (vi ricorda nulla tutto ciò?).

L'economia va bene e quindi è giusto continuare nell'opera intrapresa in questi otto mesi. Anche qui ci sarebbe da discutere di chi siano i meriti: di Prodi o degli effetti della contingenza internazionale? Una cosa è chiara: quando c'è Prodi l'economia va bene, quando c'è Berlusconi va male. Sarà bravura o fortuna, ma in entrambi i casi è meglio tenerci il professore bolognese.

Legge elettorale: Prodi strizza l'occhio a Casini e all'UDC dicendo che bisogna concertare la legge elettorale anche con le opposizioni (il plurale è voluto) per evitare di fare altre schifezze come quella attuale partorita dai grandi cervelli della corte berlusconiana.

Francia, Germania, Spagna? A chi interessa? Basterebbe che qualche senatore UDC votasse col governo e Prodi gli darebbe tutto quello che vuole alla faccia del bipolarismo di facciata.

Insomma una minestrina insipida che fa seguito ad una crisi surreale ed impensabile in un paese serio.

Domani il voto di fiducia. Non mi sbilancio in pronostici poichè l'ultima volta ho sbagliato alla grande, ma posso solo dire che in questo contesto, se a qualcuno la minestra di Prodi continua a non piacere, sarebbe ora di mandare tutti a casa.

Andare al voto oggi significherebbe riconsegnare il paese alla destra anche se la legge elettorale pensata da Calderoli metterebbe Berlusconi più o meno nella stessa situazione di Prodi.

Tutto sta a capire se per l'Italia è meglio la minestra scaldata di Prodi o la padella berlusconiana...



mammamia!!!

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