Riprende la lotta in Libano con Hezbollah che questa volta non si scontra con Israele, ma organizza uno sciopero nazionale contro il governo di Seniora.
I manifestanti, oltre a chiudere negozi e disertare i posti di lavoro, hanno bruciato degli pneumatici e innalzato dei posti di blocco interrompendo il traffico automobilistico da e per Beirut.
La protesta era stata annunciata già venerdì dallo Sceicco Nasrallah, il capo di Hezbollah, il quale chiedeva, insieme alle minoranze cristiane, le dimissioni del primo ministro e la formazione di un nuovo governo di unità nazionale in cui sciiti e cristiani avessero maggiori poteri.
Gli scontri hanno provocato alcuni morti e decine di feriti ed è dovuto intervenire l'esercito per sedare alcuni rivoltosi.
Il conflitto tra sciiti e sunniti rischia quindi di allargarsi anche a questa area del medio-oriente in cui, non dimentichiamolo, l'Italia ha un contingente di 3000 uomini che potrebbero ritrovarsi in una situazione difficile.
Il Medio Oriente sembra sempre più una polveriera sul punto di esplodere!
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