26 giugno 2008

Armando Pierucci: monaco della pace o ciarlatano?


Prima di intraprendere la visita della Terra Santa non avevo mai sentito parlare del "monaco della pace" ovvero Armando Pierucci.
In un articolo su Popinga, Enrico Filonzi ne ha delineato brevemente il curriculum vitae che l'ha portato al premio di marchigiano dell'anno ed a ritenerlo degno addirittura del premio Nobel.
Secondo la biografia di Filonzi, Armando Pierucci è un frate francescano settantenne, nato a Maiolati e residente in terra santa da più di 20 anni.
E' l'organista ufficiale del Santo Sepolcro e della chiesa della Natività di Betlemme.
Diplomato al conservatorio di Pesaro è considerato uno dei maggiori organisti viventi.
La sua fama recente deriva dalla scuola musicale del Magnificat, da lui creata ben 15 anni addietro, allo scopo di trovare dei successori per quando padre Armando sarà costretto a ritirarsi dalla sua attività.
La suddetta scuola è situata nei sotterranei del convento francescano nel bel mezzo della città vecchia di Gerusalemme, in locali umidi ed angusti, dove studiano bambini cristiani, ebrei e palestinesi.
Secondo Filonzi si tratta di un raro esempio di convivenza che merita tutta l'attenzione riservata al frate francescano.
Fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire rispetto alla figura di frate Armando, ma dal blog Cabbagejuice sono arrivate delle critiche perentorie e circostanziate che mettono in dubbio la credibilità del frate, della sua scuola ed il suo ruolo di pacifista tra le varie comunità.
Ammetto candidamente di non aver trovato molto materiale su frate Armando e quindi mi limiterò a riportare le critiche mosse da Cabbagejuice, per iniziare un dibattito al fine di capire se il francescano sia veramente un "monaco della pace" o al contrario un vero e proprio ciarlatano, che usa una iniziativa di facciata per raggranellare soldi in giro per il mondo.
Innanzitutto bisogna ricordare che Armando Pierucci è il direttore del periodico Terra Santa, la rivista dei francescani stampata a Gerusalemme.
Da queste colonne, frate Armando si attirò le critiche della comunità ebrea internazionale per aver scritto deliranti frasi anti-ebraiche, tra cui una profezia sulla "sparizione del popolo ebraico".
Il presidente della associazione degli ebrei di origine italiana in Israele, Beniamino Lazar, gli rispose dalle colonne del Corriere della Sera affermando che il periodico francescano è "una pubblicazione anti-semita, dai toni sempre ostili, che ora ha davvero toccato il fondo".
Già da questo si può desumere che padre Armando sia un pacifista molto sui generis.
Ma andiamo avanti riportando le critiche di Cabbajuice sull'attività della scuola di musica.
Nel post "bridge of dreams to musical utopia" si afferma che Pierucci stia portando avanti una opera di auto-promozione con una iniziativa di facciata che dà alla gente quello che la gente vuole, ovvero essere coinvolta in un progetto meritorio per cui valga la pena elargire denaro.
In questa opera sembra che Pierucci sia un vero maestro perché viene visto come un novello Gesù Cristo, oppure una via di mezzo tra Madre Teresa e Johann Sebastian Bach.
In realtà il fine ultimo è quello di raccogliere fondi per la "Custodia della Terra Santa" che non dovrebbe avere questi grandi problemi finanziari, poiché solamente nel 2006 ha ricevuto 1 milione di Euro direttamente dal Vaticano.
Ma nessuno chiede agli enti religiosi di emanare un rendiconto delle entrate e delle uscite e quindi non è possibile sapere quanti soldi riescano a raggranellare i francescani e come questi soldi vengano spesi.
Tutti però sembrano propensi a donare i loro soldi per un progetto di pace e dialogo tra i popoli!
Nell'ultimo periodo è inizata una nuova raccolta fondi con lo scopo di restaurare i locali umidi, fatiscenti, senza aria ed a rischio di allagamenti, della scuola in cui i 200 bambini sono costretti a vivere.

Cabbagejuice confuta la veridicità di questo invito per i seguenti motivi:
  • i locali non sono poi così fatiscenti come si vorrebbe far credere perché altrimenti il comune di Gerusalemme non concederebbe mai il permesso di tenervi una scuola. In realtà il seminterrato è dotato di finestre ed è fresco in estate e ben riscaldato d'inverno.

  • l'allagamento di cui si è parlato nella stampa italiana nell'agosto del 2007 non è dovuto sicuramente alla pioggia (visto che a Gerusalemme non piove mai in estate), ma ad un tubo dell'acqua rotto nei lavori di restauro del sito.

Ci si chiede anche perché si debba donare soldi per restaurare una proprietà del Vaticano quando si sa che la scuola sta per essere spostata in qualche altro complesso della Custodia. Sicuramente un bell'interrogativo!
La cosa che scalda di più Cabbagejuice è però la definizione della scuola come luogo di pace e dialogo.
La scuola è infatti posta nel quartiere arabo della città vecchia, in particolare nel quartiere cristiano. Un luogo in cui solo pochi mesi fa un ebreo israeliano è stato accoltellato ed in cui gli ebrei non si fidano certamente a mandare i loro figli da soli.
Infatti tra i 100 (non 200 come pomposamente afferma la propaganda francescana) studenti, gli ebrei sono come mosche bianche tanto che i corsi vengono tenuti solamente in arabo ed inglese.
Le tasse scolastiche vengono tenute volontariamente ad un basso livello per poter chiedere ulteriori finanziamenti, più che per venire incontro alle esigenze delle famiglie povere.
Questo è provato dal fatto che vengono elargite delle borse di studio che sono il doppio od il triplo di quanto è realmente necessario per pagare le spese della scuola.
Ma il fatto più stupefacente si può notare se si passa all'analisi della composizione etnica di studenti ed insegnanti.
Si parla infatti di pace tra le comunità e di dialogo interreligioso, ma gli studenti sono in massima parte arabi cristiani, mentre i maestri sono cristiani russi ed ucraini. In pratica nella scuola ci sono quasi esclusivamente dei cristiani, diversi solo per lingua e provenienza.
Un bell'esempio di multiculturalismo ed interreligiosità!
La posizione di Cabbajuice è quindi molto chiara e le sue critiche sono molto circostanziate, ai sostenitori di padre Armando non rimane dunque che replicare a questo post per difendere l'opera del francescano con argomenti altrettanto seri.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

"Uno dei maggiori organisti viventi" oltre fare la pace in Medio Oriente ed comporre i capolavori. Vedriamo insieme qualche programmi (suonare Bach, Messaien per esempio), rassegne di notizie, e/o CD's, cioè PROVA.

Gaspatcho ha detto...

Cara Cabbagejuice, ti invito a scrivere pure in inglese, perché onestamente non ho capito il senso del tuo commento.

Io ho solamente riportato due diversi punti di vista su padre Armando, il tuo e quello del mio amico Enrico Filonzi.

Io non riesco a dare un giudizio personale in quanto non ho gli argomenti per farlo.

Rispetto la tua opinione, come rispetto quella di Enrico che è diametralmente opposta.

Se nascesse un dibattito potrei chiarirmi ulteriormente le idee e ne sarei felice.

Anonimo ha detto...

Fine, I got the impression that this was indeed a debate. As a rule, recordings or specific reviews should not hard to find about great performers. As for "greatest living organists", one assumes that we're not only referring to hymns in the church but being able to play difficult, complex pieces for organ for instance, by Bach and Messaien.

So maybe I missed something. My point was that ONLY superlatives are used when describing certain clergy and what they do. But perhaps this is also a tradition I'm not familiar with. Clergy of course are all above normal humanity and perform not only miracles of peace, but music as well.

(Incidentally, and only to be fair, Joyce Hatto and her husband were also in love with superlatives and the aura of greatness. You can read how they conned the musical establishment for years in
http://cabbagejuice.wordpress.com/2007/12/04/beyond-belief/)

But I wanted to reply about something else. The Jerusalem Municipality indeed should not be the first address to get 220 bambini out of a windowless, periodically flooding basement. Someone should inform the Custody of the Holy Land, in particular, Pierbattista Pizzaballa, to take out those kids RIGHT AWAY who are living in the "sign of peace" and replace them in one of their many other buildings. Or barring that, just rent someplace in town where Jewish bambini can also attend without risk of getting attacked.

It strains reason WHY the Custody should allow this untenable situation to continue year after year. (They DID renovate the basement in the summer of 2007.)

But really one doesn't have to be a rocket scientist to figure out that all the drama would evaporate if the kids were finally removed. Or, the other possibility, if the whole story was just a fabrication to get attention, well, that doesn't look too good either.

Gaspatcho ha detto...

Sulla bravura di padre Armando, non posso dare giudizi perché non ho gli strumenti di conoscenza per farlo.

Alcuni, forse a sproposito, ritengono che sia molto bravo, altri pensano che non sia poi tanto bravo.

Ci vorebbero altri giudizi per capirlo.

Per il resto sono abbastanza d'accordo con quello che hai scritto, perché hai dato delle spiegazioni convincenti sulle problematiche inerenti alla scuola.

Vediamo se interviene qualcun altro per animare il dibattito!

Anonimo ha detto...

Please do not misunderstand me. I am not in a position to judge anyone. The point is if someone or a group of people want to believe a fantasy, there will be someone to oblige them and produce it for them.

The "Peace Racket" is probably one of the most ridiculous and insidious inventions of the past few decades, selling in effect good feelings, giving people some meaning to their lives even if it is based on nothing, or less than.

The parent institution who indirectly benefits from peace propaganda while aiding and abetting it, others who derive publicity and self-importance, free trips and money, poor people who are told they are helping to make peace in the Holy Land by their donations, well, all this must be worth something to someone.

We could stop there and let everyone have their fun, except we're talking about an organization that preaches the morality of truth telling, forbidding even the smallest of lies but giving themselves the options to inflate the number of students over the years at least by 2, but by 3 and 4 when their publicity campaign got underway about 2003.

The outside world has "truth in advertising" as an ethical construct and as a matter of fact, such antics would be considered fraud, in other words, raising money under false premises. Isn't it odd that civil law has more ethical and moral restrictions than the Church?

We're talking about a rich organization that not only does not need money but according to the standards of the outside world is exempt from transparency and publishing annual statements to the public. Again, if no one cares where the money is going, then, why bother?

First of all, money could be very well spent on those who really do need it, and there are plenty of cases in the world worthy of attention rather than a sickly sob story about kids living in a tight, airless, humid basement, singing all the while. Again we are talking about fraud if this is not true.

So the alleged making "peace through music" is not just a project of one person and it wouldn't get out of the basement window if the Custody weren't straight behind it.

The Custody made a CHOICE to keep the kids in the basement for 13 years, that started out with a few dozen students. The school belongs to the Custody of the Holy Land. Pierucci is only an employee. It is NOT his school.

Do the kids benefit? No, not at all. They become cynical and really come to believe the world owes them. The behavior of their elders is a scandal. NONE of them would ever admit to making peace, unless of course they were put to make a testimony under pressure. There are virtually NO internal peace initiatives in the school. Sorry, this meal was cooked for public consumption.

Again, if this is how people have their fun, get a little enjoyment in their lives, good feelings, then who is to complain?

I just reserve the right to call it indecent. I would really like to see the Church behave in the manner that they preach for once.

Anonimo ha detto...

The silence is really deafening. Where are all those people who will refute my well-documented facts with proofs of their own?

By the way, I heard a real organ master yesterday in one of the cathedrals. He didn't say how great he was or put on a show of false humility either.

Anonimo ha detto...

Something went wrong with sending comment no. 6 above, written by 'cabbagejuice', not by 'anonymous'.

No one, though, so far has questioned the dynamics of "peace through music" either. It's still a mystery to me how peace is achieved by getting a Russian and Palestinian to sit on the same piano bench to play a Hungarian Rhapsody, or by bringing a practically homogenous Christian Arab kiddie choir to Rome for a peace circus.

Anonimo ha detto...

non ti dispiacere, anzi ti ringrazio, caro Gaspatcho, per avermi informato in merito all'opinione di gabbagejuice...appena mi sarò opportunamente documentato, produrrò un nuovo articolo.
grazie ancora e a presto.

stefano vagnini

cabbagejui ha detto...

Caro Stefano,
Non avete prodotto finora alcuni fatti. E nessuno ha chiunque altrimenti contraddire il di cui sopra. Sono fatti, non opinioni. Volete credere il "pace per musica" (con tanti ebrei o musulmani inesistenti)?
Benissimo, inoltre credi nel Babbo Natale.
CJ

trincio ha detto...

2' parte....

...--'L'inespressa conclusione corretta.'--...

La Musica!

Con la musica le cose stanno diversamente. La musica vibra e smuove l'animo, il suono degli strumenti musicali è universale, sono onde che trasmettono una informazione, le note, la durata, gli accenti, gli abbellimenti, l'armonia, la costruzione e l'impianto, il contrappunto, il piano e il forte, le emozioni e le riflessioni, il riso e la commozione.
In definitiva la musica è quanto più di vicino a Dio possa esistere tale da indurre in un ateo come il sottoscritto a concedere che possa esistere il Trascendente.

Il magnificat in questo senso (quello di J.S. Bach, quello della sigla de l'Infedele di Gad Lerner) è in effetti strafico, gustoso e maestoso, da leccarsi i baffi.
Purtroppo per poter gustare appieno questa leccornia, o sei Ateo, o - ancor meglio - sei Cristiano e te lo godi di più, perchè parla della tua religione, del tuo Dio, della tua Maria e del tuo Gesù. Amen.
Se sei vincolato da altre religioni un po' ti passa il gusto se inizi a cantare col coro: "quia fecit mihi magna" (in soldoni: colui che ha fatto in me grandi cose, cioè che mi ha fatto nascere Gesù).

Sto benedetto monaco cosa vuoi, farà quel che può. Il concetto alla base della religione che ha abbracciato è un sostanziale volemose bene tutti, "buoni come colombe", ma attenzione! dice di anche di non fare i babbanza!!! ("prudenti come serpenti" si diceva [matteo]). Vedremo come va a finire...


Giusto per completezza riporto il testo del Magnificat di Bach, mix di tedesco e latino, ma, più o meno, i concetti base sono piuttosto affordable.

1. Choir — "Magnificat“
2. Aria (soprano II)[1] — "Et exsultavit spiritus meus“

A. Choral motet — "Vom Himmel hoch“

3. Aria (soprano I) — "Quia respexit humilitatem“
4. Choir — "Omnes generationes“
5. Aria (bass) — "Quia fecit mihi magna“

B. Choir — "Freut euch und jubiliert“

6. Duet (alto, tenor) — "Et misericordia“
7. Choir — "Fecit potentiam“

C. Choir — "Gloria in excelsis Deo“

8. Aria (tenor) — "Deposuit potentes“
9. Aria (alto) — "Esurientes implevit bonis“

D. Duet (soprano, bass) — "Virga Jesse floruit“

10. Trio (soprano I/II, alto) — "Suscepit Israel“
11. Choir — "Sicut locutus est“
12. Choir — "Gloria Patri“

trincio ha detto...

1.parte...

Ciao.

Cito: "il fatto più stupefacente si può notare se si passa all'analisi della composizione etnica di studenti ed insegnanti"

"Si parla infatti di pace tra le comunità e di dialogo interreligioso, ma gli studenti sono in massima parte arabi cristiani,"

A mio parere c'è una premessa sbagliata per una -inespressa- conclusione corretta cui si arriverebbe comunque.

...--'La premessa sbagliata.'--...

Una scuola di cucina Bolognese, specializzata in piatti a base di mortadella di maiale innaffiata di Sangiovese venne a Gerusalemme.
I cuochi - gioiosi bolognesi amiconi e di larghe vedute - instaurarono un meraviglioso dialogo interalimentare con i cuochi locali, di nome Kosher e Halal. Gli uni parlarono loro di spezie, di aromi, gli altri dei tortellini con gli spinaci e la ricotta....

Un giorno venne il Malaguti, che era il capocuoco dei Bolognesi. Egli si era appena scolato a garganella una bottiglia di buon rosso, ed invitò gli amici cuochi Kosher ed Halal ad affettare con lui fette di mortadella e farsi degli assaggini di Sangiovese in nome della multiculturalità interalimentare.

...il povero Malaguti. RIP

La multiculturalità ed ancor più l'interreligiosità sono concetti che implicano delle diversità che formano un insieme di oggetti eterogenei ma in qualche modo coesi o accomunati da qualcosa di condiviso, come il fatto di essere tutti uomini e di vivere sullo stesso pianeta.

Il forzare delle coesioni impossibili perché derivate da differenze non conciliabili è dannoso, sopratutto nel caso delle religioni monoteiste, dove si trovano delle straordinarie minchiate dogmatiche (io mangio porco || io non mangio porco, oppure: io faccio parte del popolo eletto da Dio e Israele regnerà sui popoli || Dio è Uno e Trino).

La pretesa che le diversità condividano tutto è anzitutto utopico, in secondo luogo è deleterio perchè è una pretesa con due sbocchi davvero brutti: o si realizzano appiattimento, omogeneizzazione e conformazione, oppure c'è lo scontro.

Un conto è se un uomo religioso di qualsivoglia fede cerca - appunto - il dialogo, la comunicazione, la tolleranza, l'interscambio, e si parla di spezie e di tortellini spinaci e ricotta.

Un altro conto è passare al setaccio la composizione etnica di una scuola cristiana, pretendendo di aggiungere delle quote arabo-musulmane ed ebraico-ebraiche (anche questa associazione così approssimativa etnia-religione meriterebbe a margine un'analisi).

Far cantare il Magnificat a un fedele musulmano o ebreo, significa fargli cantare di Maria, una ragazzetta vergine incinta che si rallegra per la grazia di Dio che le farà nascere il vero e unico figlio di Dio che riporterà la dignità ai poverelli della terra. Con tutta la buona volontà del mondo se fossi il Pierucci mi sentirei come minimo un po' stronzo a far recitare questo testo agli amici di altre religioni dogmatiche e assiomatiche.