24 aprile 2008

Informazione? Vaffanculo!

Inizio questo post ribadendo che non sono mai stato un fan di Beppe Grillo, né per i suoi modi di fare, né, spesso, per le sue idee.
Ma oggi, sul tema dell'informazione (o dis-informazione), sono pienamente d'accordo con il comico genovese!

"Il 25 aprile si terrà il V2 Day sulla libera informazione in un libero Stato. Il cittadino informato può decidere, il cittadino disinformato "crede" di decidere. Disinformare è il miglior modo per dare ordini. Si raccoglieranno le firme per tre referendum: l'abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini, presente solo in Italia, la cancellazione dei contributi pubblici all'editoria, che la rende dipendente dalla politica, e l'eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un'informazione libera dal duopolio partiti-Mediaset."
Beppe Grillo

Basta con i giornalisti zerbini e leccapiedi dei potenti, basta con il controllo monopolistico dell'informazione, basta con le leggi vergognose per difendere uno status quo illegittimo ed illegale!

Serve una forte protesta popolare per cambiare e per dire VAFFANCULO a questo regime goebbelsiano che nasconde le notizie o le crea per i suoi scopi politici.

GASPATCHO SOSTIENE IL VAFFANCULO DAY!

Partecipa alla protesta e metti la tua firma sui referendum!

Il 25 aprile, festa della liberazione dal fascismo e dall'informazione fascista e piduista!

6 commenti:

Gianluigi ha detto...

solo per precisare che l'ordine di giornalisti (di Mussolini) è stato ri-fatto tal quale dalla Repubblica nel 1963. Non vorrei sbagliare, ma con il voto di quasi tutte le forze politiche presenti allora nel Parlamento.

Unknown ha detto...

la cancellazione dei contributi pubblici all'editoria è un'idiozia pazzesca!!! È frutto della demagogia accattona e del populismo di quart'ordine di Grillo.. e anche dell'ignoranza, permettmi, di chi segue le sue proposte ciecamnte senza riflettere minimamente....!!!
Il fatto che ci siano contributi pubblici all'editoria vuol dire che lo Stato italiano sostiene la pluralità dell'informazione, altrimenti solo i ricchi e le grandi società potrebbero pubblicare giornali!!!
SVEGLIA!
Che poi questi soldi siano stati impiegati male, soprattutto per finanziare giornaletti di partito inesistenti.. come quello dell'UDEUR o che vngano addirittura devoluti al Sole 24 ore, giornale della ricchissima Confindustria, i cui esponenti ultimamente non fanno altro che tuonare dal loro scranno per la libertà di concorrenza e di mercato, che però evidentemente ai loro affari non si applica (e su questo Grillo ha ragione); il fatto, dicevo, che si verifichino queste storture, è un'altra cosa.
Semmai vanno rivisti i criteri di assegnazione dei contributi e le modalità di erogazione.
Altrimenti aboliamo pure questi contributi e gli unici editori in Italia saranno Confindustria, Berlusconi, Murdoch e altri forti gruppi d'interesse....
Viva a democrazia!!!

In Italia c'è come al solito una visione rozza e manichea su ogni cosa... non si vogliono mai vedere le cose positive, seppur piccole, che ci sono anche in una legge malamente applicata... no! Si preferisce buttar via l'acqua sporca con il bambino... perché corregere le cose implica troppa fatica.. vuol dire impeganrsi, confrontarsi, valutare, analizzare, modificare quello che va modificato, lasciare in piedi quello che c'è di buono... mediare, dialogare.... NO! Troppo difficile... meglio fare tabula rasa.....nella piena incapacità di vedere oltre la punta del proprio naso, completamente obnublati dall'emotività del momento...
salvo poi mettersi a frignare qunado ci si accorge di essersi dati la zappa sui piedi...!

Gaspatcho ha detto...

Ma quale pluralità???

Il contributo statale, così come è oggi è solo una presa per i fondelli ed uno spreco di denaro pubblico!

E poi la pluralità dove sarebbe?

C'è solo un sistema schifoso che riduce i giornalisti a zerbini per servire i loro editori, quasi sempre potentati economici o politici.

Guarda caso i gioralisti non riescono da tempo a trovare accordo per un contratto collettivo perché conviene al sistema tenerli sotto ricatto.

Questo è il sistema che dovremmo difendere?

No, a me non piace.

E non mi venite a parlare della corporazione dell'ordine dei giornalisti, di cui penso che nessuna persona sana di mente possa apprezzare la persistenza nel 2008.

Anonimo ha detto...

Concordo con Gaspa sulla necessità di abolire l'ordine dei giornalisti ma per quanto riguarda i finanziamenti il commento di valeria mi trova assolutamente in sintonia. Non eliminiamo il finanziamento statale alla libertà e pluralità di informazione per non asservire le testate alle pubblicità.
Con Grillo non sono in pienissimo accordo. Sono molto interessanti, sensate e giuste alcune sue critiche, ma spesso il suo accanimento mi puzza di marketing.
Non mi è piaciuto che abbia chiamato il 25 Aprile "vaffanculo day".

Unknown ha detto...

Cari amici,
sono sostenitore del Meetup di Senigallia.
Non sono un fan di Grillo ma un fan degli amici che ogni settimana si riuniscono per parlare di Vera Politica e non di antipolitica.
I contributi all'editoria potrebbero avere un fondo di giustizia per non far vivere i giornali di pubblicità questo è vero, ma scusatemi io non riesco a farmi una ragione che il Gruppo Mondadori si accaparri ogni anno 30 milioni di soldi pubblici di finanziamento, così come non mi va giù che Caltagirone (forse l'uomo più ricco d'Italia) intaschi valanghe di euro per i suoi giornali così come gli Angelucci editori di Libero e presto dell'Unità.
Il Corriere della Sera e la Repubblica sono in forte attivo ma prendono pesanti finanziamenti, io con la mia attività se vado male chiudo.....non mi pare equo.
Tra pochi, pochissimi anni l'informazione cartacea sarà un ricordo e già da oggi alcuni giornali a livello mondiale hanno affermato che tra poco usciranno solo con le edizioni online.
Se giornali come il Manifesto vendono poche migliaia di copie qual'è il motivo?
Secondo me che la gente non legge i giornali se non al bar durante il cappuccino.
Essere schiavi della pubblicità non è diverso che essere schiavi della partitocrazia, anzi forse è meglio.
Il Manifesto ad esempio faccia la scelta di uscire solo online e proponga un'abbonamento annuale abbattendo i costi, continuerebbe ad andare avanti senza doversi vendere a tutti i costi.
Giornali come Il Campanile (Udeur) o Il Giornale d'Italia (monarchico credo) scomparirebbero ma ne sentiremmo la mancanza?
E poi almeno non costringeremo Feltri a regalare giornali per ottenere finanziamenti.
Quanto a Grillo c'è molto marketing in quello che fa.
Se fosse innamorato solo dei soldi però, suppongo che con una comparsata al festival di Sanremo otterrebbe molti più quattrini che sbattendosi e inimicandosi partiti e televisioni.
Noi di Senigallia comunque abbiamo tutto tranne che il paraocchi o il santino sul comodino.
Seguiamo le battaglie che ci convincono tralasciando le cazz...te come le Liste Civiche col bollino blù.....
Grazie dello spazio concessomi.

Gaetano ha detto...

UN'IDIOZIA???
20 - MILIARDI - (di euro) - ALL'ANNO SOLO DI FINANZIAMENTI ALLE TESTATE!!!

SONO SOLDI NOSTRI!!!!