18 gennaio 2011

La strana storia di Operaietto e della Macchinetta Invisibile.

C'era una volta un piccolo ometto chiamato Operaietto.
Operaietto lavorava in una fabbrichetta e con la sua paghetta si era comprato una casetta, dove viveva con Mogliettina, Bambinello e Cagnolino.
Operaietto aveva pure acquistato una bella automobilina rossa, con cui si recava ogni giorno al lavoro nella fabbrichetta e si sentiva molto felice e soddisfatto della sua vitina.
Un bel giorno vennero alla fabbrichetta Ingegnere, uomo molto intelligente e furbo come una faina, ed il suo fido e ringhioso lacchè, Jonathan.
Ingegnere disse a Operaietto: "vedi Operaietto, questa è la nuova macchinetta che abbiamo comprato, il modello tedesco GS13", ma, notando lo stupore negli occhi di Operaietto, aggiunse: "Operaietto non ti crucciare, non vedi nulla poiché la nuova macchinetta è invisibile, così come sono invisibili i tuoi nuovi colleghi".
Operaietto perplesso replicò: "signor Ingegnere, posso dunque continuare a lavorare nella mia macchinetta, o devo trovarmi un nuovo lavoretto?".
Ingegnere gli rispose: "mio caro Operaietto, tu puoi continuare a svolgere il tuo lavoretto, ma siccome la macchinetta invisibile non funziona ancora a pieno regime, dovrai aumentare il tuo orarietto di lavoro e dovrai dividere la tua paghetta con i tuoi colleghi invisibili".
Operaietto, sebbene ometto con mani grandi ma scarso intelletto, notò la stranezza della proposta di Ingegnere, però pensò che Ingegnere fosse talmente intelligente da aver previsto tutto ed in fondo Operaietto aveva bisogno della sua paghetta per mantenere Mogliettina, Bambinello e Cagnolino.
Dopo qualche settimana, il furbo Ingegnere, visto che il suo piano di espansione invisibile funzionava a meraviglia, presentò ad Operaietto la nuova macchinetta invisibile, nome in codice GS14, propose ad Operaietto di dividere ancora la sua paghetta con i nuovi colleghi invisibili e gli sottopose un nuovo orario di lavoro: "caro Operaietto, le nuove macchinette non sono ancora sistemate a puntino e quindi, insieme col mio lacchè, abbiamo escogitato un nuovo orario per te" e tirando fuori dal taschino della giacca un foglietto pieno di numeri aggiunse: "dovrai lavorare per tre turni giornalieri da 8 ore per tutta la settimana, anzi, poiché in una settimana i turni non sarebbero bastati, abbiamo pensato di aggiungere un giorno, il lavordì, ed abbiamo creato l'ottomana!".
Questo solo fino a quando le macchinette invisibili non sarebbero state operanti a pieno regime.
Operaietto si sentì triste perché pensò di non poter più rivedere Mogliettina, Bambinello e Cagnolino per molto tempo, ma si rinfrancò pensando che avrebbe potuto sempre guardare le loro fotine, che teneva riposte nel portafoglino, durante le pause per andare al bagnetto; dunque alla fine accettò la bella proposta di Ingegnere.
Un bel giorno però Operaietto non si presentò al lavoro ed Ingegnere fu costretto a chiamarlo al suo telefonino dicendo: "perché non sei a lavorare Operaietto?".
E subito Operaietto gli rispose: "caro signor Ingegnere, lei non mi vede perché io ho scambiato il posto con uno dei colleghi invisibili ed ora sto svolgendo il mio lavoro invisibile nella macchinetta invisibile, mentre il mio collega invisibile svolge il suo lavoro invisibile nella mia macchinetta".
E aggiunse: "signor Ingegnere, non si preoccupi neanche di inviarmi la mia paghetta, poiché ormai anche quella era invisibile".

Questo racconto è frutto della mia fantasiosa immaginazione. Ogni riferimento a cose, fatti o persone (fisiche e giuridiche) è puramente casuale.


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