Oggi ho compilato un sondaggio della SWG, nel cui panel sono iscritto, che mi ha chiesto un parere dettagliato sui primi due anni del Governo Prodi.
Ho riflettuto molto prima di dare i miei giudizi, ma non ho potuto esimermi dal dare un voto negativo al Professore, nonostante gli abbia dato la mia fiducia con il voto del 2006.
Il voto finale per Prodi ed il suo governo è stato un 4, perché, a mio modesto avviso, l'operato del governo è assolutamente insufficiente in molti dei punti che andrò ad elencare:
-Giustizia: la scelta di Mastella come guardasigilli delineava chiaramente quale sarebbe stata la politica di questo governo, ovvero garantismo assoluto.
Il fatto di essere garantisti non è di per sé un peccato, ma lo è in un paese in cui nessuno va più in galera se non gli extracomunitari e i drogati.
Che fine hanno fatto i paladini della legalità che tuonavano contro le leggi "ad personam" di Berlusconi, quelli che lo accusavano di depenalizzare il falso in bilancio per i suoi comodi, che gli imputavano i continui condoni fiscali ed edilizi, che lo riprendevano giustamente quando affermava che non pagare le tasse è giusto?
Insomma la sinistra si era eretta a difensore della moralità e della legalità contro una destra quantomeno lassista.
L'icona italiana della giustizia, Antonio Di Pietro, sembrava il garante di questa nuova linea finalmente un po' giustizialista, ma tutto è naufragato con la nomina di Mastella e con la legge sull'Indulto.
Per la verità, l'indulto è stato votato anche da molti partiti della destra (tranne AN) ed ha rappresentato la resa dello Stato davanti alla criminalità.
In pratica si è sancito che alcuni reati, come la truffa, non sono puniti dallo Stato: infatti si è dato un bonus di pena di 3 anni a tutti indifferentemente, senza tenere conto della pena già scontata e di quella totale.
In questo modo quelli che erano stati giudicati colpevoli di reati con pena inferiore ai 3 anni sono stati rilasciati e quelli che nel frattempo erano ancora sotto giudizio, non sono stati neanche giudicati dato che la pena ricadeva sotto l'indulto.
Quando Giovanni Paolo II si recò al parlamento italiano e chiese la misura di indulto per il sovraffollamento delle carceri, non credo volesse questo!
In effetti, volendo dare retta alla predica del Papa, si poteva fare una legge che desse uno sconto proporzionale agli anni di pena, diciamo il 10%.
In questo modo lo sconto sarebbe stato di 3 anni, per chi avesse una pena di 30 anni di reclusione e di 4 mesi per le pene di 3 anni.
Sarebbero usciti di galera solo coloro i quali avessero già scontato il 90% della pena!
Invece Prodi ha deciso di attuare la linea lassista, con i risultati fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti.
Ha goduto dell'indulto persino Cesare Previti, contro cui la sinistra aveva fatto lotte parlamentari e grandi campagne di stampa ai tempi delle leggi ad personam di Berlusconi.
Inoltre non c'è stata alcuna riforma atta a diminuire la durata dei processi, vero male della giustizia italiana, mentre non sono mancati gli attacchi ai magistrati da parte dello stesso ministro.
Ben Fatto!
Voto: 2
-Politica Energetica: chi sa, ad oggi, quale sia la politica energetica italiana? Io assolutamente no. Si parla solo di rigassificatori, ma ancora nessuno li ha visti, di fonti rinnovabili, ma nessuno ha visto delle politiche concrete, l'energia nucleare non può essere neanche nominata.
Insomma si vuole capire o no che non è più possibile continuare a bruciare petrolio e metano per produrre energia, o meglio, si dovrebbe almeno diminuire drasticamente l'uso di questi combustibili!
Ricordo a tutti che il costo del petrolio nel 1997 era di 10 $ al barile, mentre oggi si viaggia intorno ai 100 $ con un trend di crescita che sembra inarrestabile a causa della difficoltà a trovare nuovi giacimenti e alla domanda di greggio proveniente da grandi paesi come Cina ed India.
Chi ha studiato almeno un poco l'economia dovrebbe sapere che la diminuzione (o la staticità) dell'offerta unita all'aumento repentino della domanda, sono due fattori che faranno schizzare alle stelle il prezzo del petrolio nei prossimi anni.
Inoltre il prezzo del gas seguirà l'andamento del prezzo del petrolio visto che tali prezzi sono intrinsecamente legati.
Se continuiamo a fare energia bruciando gas e petrolio, la nostra bolletta energetica subirà delle impennate vertiginose nel prossimo futuro con danni sia per le famiglie (maggiori costi per riscaldamento, energia elettrica) sia per le imprese che pagheranno l'energia molto di più rispetto ai loro concorrenti europei ed extra-europei.
Quello che sembra un quadro chiaro ed inquietante, ai nostri politici sembra non interessare.
Nel suo discorso post-insediamento, Gordon Brown, il nuovo primo ministro inglese, ha parlato di politiche energetiche auspicando un aumento delle centrali atomiche e contemporaneamente lo sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sulla costruzione di centrali eoliche off-shore nel Mare del Nord.
Questa è una politica energetica chiara e seria, che ha compreso quale sia il problema e che da soluzioni fattibili e non mere utopie idealistiche.
In Italia prevalgono sempre i partiti del NO: NO al nucleare, NO ai rigassificatori, NO alle centrali eoliche che deturpano il paesaggio (è successo realmente in Sardegna), NO a tutto.
Con questa politica miope sarà necessaria un'altra crisi energetica prima di farci cambiare radicalmente rotta.
Prodi da questo punto di vista sta fallendo.
Voto: 3
-Spesa Pubblica: Certamente da un governo di cui fanno parte almeno 3 partiti comunisti è difficile pretendere dei tagli alla spesa pubblica.
Chiariamo un fatto, io sono favorevole alla spesa pubblica in quanto alcuni servizi DEBBONO ESSERE EROGATI DALLO STATO A TUTTI I CITTADINI.
Tra questi metto la scuola, la sanità, le pensioni, il welfare e tanti altri.
Purtroppo in Italia ci sono ancora delle sacche di spreco che possono, e debbono, essere tagliate poiché non è più possibile tollerare che lo Stato sprema i cittadini per rimpinzare dei parassiti che non hanno alcuna utilità.
Serve una riforma profonda del Pubblico Impiego, che consenta una maggiore produttività ed al contempo un contenimento dei costi.
Non è tollerabile che un impiegato statale lavori 36 ore contro le 40 dei dipendenti privati, è una discriminazione!
Non è tollerabile che i dipendenti statali non possano essere licenziati neanche per gravi motivi!
Non è tollerabile che venga pagata della gente che passa il tempo ad oziare o a giocare a carte sul posto di lavoro (visti su trasmissioni come Report).
Non è tollerabile che gente pagata dallo Stato al mattino, dia lezioni private esentasse alla sera; che alcuni (i professori ovviamente) stiano in ferie 3 mesi all'anno e che lo Stato debba assumere altra gente al loro posto per fare gli esami di fine anno.
Una riforma del Pubblico impiego è dunque improrogabile, altro che legge Biagi!
Purtroppo questa riforma non la farà né la sinistra, né la destra, perché è più comodo tenersi buoni i dipendenti pubblici rinnovandogli il contratto ogni volta che c'è qualche elezione!
In questo modo gli stipendi dei dipendenti pubblici, negli ultimi 15 anni, sono cresciuti del 30% in più rispetto a quelli del settore privato!
Un altro argomento scottante è quello dei costi della politica, ma anche qui l'esecutivo guidato da Prodi si è fermato ai proclami senza mettere in atto alcun provvedimento concreto.
Il giudizio è dunque assolutamente insufficiente.
Voto: 3
-Redistribuzione del Reddito: In campagna elettorale, il professor Prodi ci aveva spiegato come negli anni di governo Berlusconi ci fossero stati grossi spostamenti di reddito dalle fasce medio-basse a quelle medio-alte, con uno spostamento verso la povertà di molte famiglie anche della cosiddetta middle-class.
Ci aveva promesso una redistribuzione del reddito nei suoi anni di legislatura.
Ebbene, nei primi due anni tutto questo non è assolutamente avvenuto, anzi le tasse sono aumentate soprattutto per quelli che già le pagavano, i lavoratori dipendenti.
In più sono aumentate molte tariffe e molte tasse indirette (come i bolli delle autovetture) mentre i salari hanno dei tassi di crescita ridicolmente bassi.
Il risultato è che i lavoratori dipendenti privati italiani sono penultimi nella classifica europea del potere d'acquisto dei salari, davanti solo ai portoghesi.
Nel frattempo il "Cuneo Fiscale" è andato a solo favore delle imprese, senza che i dipendenti avessero alcun aumento tangibile nella busta paga.
Mi viene da ridere quando qualcuno saltuariamente "scopre" che c'è una crisi della domanda interna!
Ci credo, con questo potere d'acquisto dei salari, come può essere possibile aumentare la domanda?
Insomma, qualcuno ipotizzava che con Prodi anche i ricchi avrebbero pianto, mentre, come al solito, a piangere sono i soliti noti, poveri, cornuti e mazziati.
Bel risultato per un governo di centro-sinistra.
Voto: 3
-Liberalizzazioni: il ministro Bersani ci ha fatto sognare più volte con le sue "lenzuolate", ma alla fine i risultati ottenuti sono stati ben pochi:
Ho riflettuto molto prima di dare i miei giudizi, ma non ho potuto esimermi dal dare un voto negativo al Professore, nonostante gli abbia dato la mia fiducia con il voto del 2006.
Il voto finale per Prodi ed il suo governo è stato un 4, perché, a mio modesto avviso, l'operato del governo è assolutamente insufficiente in molti dei punti che andrò ad elencare:
-Giustizia: la scelta di Mastella come guardasigilli delineava chiaramente quale sarebbe stata la politica di questo governo, ovvero garantismo assoluto.
Il fatto di essere garantisti non è di per sé un peccato, ma lo è in un paese in cui nessuno va più in galera se non gli extracomunitari e i drogati.
Che fine hanno fatto i paladini della legalità che tuonavano contro le leggi "ad personam" di Berlusconi, quelli che lo accusavano di depenalizzare il falso in bilancio per i suoi comodi, che gli imputavano i continui condoni fiscali ed edilizi, che lo riprendevano giustamente quando affermava che non pagare le tasse è giusto?
Insomma la sinistra si era eretta a difensore della moralità e della legalità contro una destra quantomeno lassista.
L'icona italiana della giustizia, Antonio Di Pietro, sembrava il garante di questa nuova linea finalmente un po' giustizialista, ma tutto è naufragato con la nomina di Mastella e con la legge sull'Indulto.
Per la verità, l'indulto è stato votato anche da molti partiti della destra (tranne AN) ed ha rappresentato la resa dello Stato davanti alla criminalità.
In pratica si è sancito che alcuni reati, come la truffa, non sono puniti dallo Stato: infatti si è dato un bonus di pena di 3 anni a tutti indifferentemente, senza tenere conto della pena già scontata e di quella totale.
In questo modo quelli che erano stati giudicati colpevoli di reati con pena inferiore ai 3 anni sono stati rilasciati e quelli che nel frattempo erano ancora sotto giudizio, non sono stati neanche giudicati dato che la pena ricadeva sotto l'indulto.
Quando Giovanni Paolo II si recò al parlamento italiano e chiese la misura di indulto per il sovraffollamento delle carceri, non credo volesse questo!
In effetti, volendo dare retta alla predica del Papa, si poteva fare una legge che desse uno sconto proporzionale agli anni di pena, diciamo il 10%.
In questo modo lo sconto sarebbe stato di 3 anni, per chi avesse una pena di 30 anni di reclusione e di 4 mesi per le pene di 3 anni.
Sarebbero usciti di galera solo coloro i quali avessero già scontato il 90% della pena!
Invece Prodi ha deciso di attuare la linea lassista, con i risultati fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti.
Ha goduto dell'indulto persino Cesare Previti, contro cui la sinistra aveva fatto lotte parlamentari e grandi campagne di stampa ai tempi delle leggi ad personam di Berlusconi.
Inoltre non c'è stata alcuna riforma atta a diminuire la durata dei processi, vero male della giustizia italiana, mentre non sono mancati gli attacchi ai magistrati da parte dello stesso ministro.
Ben Fatto!
Voto: 2
-Politica Energetica: chi sa, ad oggi, quale sia la politica energetica italiana? Io assolutamente no. Si parla solo di rigassificatori, ma ancora nessuno li ha visti, di fonti rinnovabili, ma nessuno ha visto delle politiche concrete, l'energia nucleare non può essere neanche nominata.
Insomma si vuole capire o no che non è più possibile continuare a bruciare petrolio e metano per produrre energia, o meglio, si dovrebbe almeno diminuire drasticamente l'uso di questi combustibili!
Ricordo a tutti che il costo del petrolio nel 1997 era di 10 $ al barile, mentre oggi si viaggia intorno ai 100 $ con un trend di crescita che sembra inarrestabile a causa della difficoltà a trovare nuovi giacimenti e alla domanda di greggio proveniente da grandi paesi come Cina ed India.
Chi ha studiato almeno un poco l'economia dovrebbe sapere che la diminuzione (o la staticità) dell'offerta unita all'aumento repentino della domanda, sono due fattori che faranno schizzare alle stelle il prezzo del petrolio nei prossimi anni.
Inoltre il prezzo del gas seguirà l'andamento del prezzo del petrolio visto che tali prezzi sono intrinsecamente legati.
Se continuiamo a fare energia bruciando gas e petrolio, la nostra bolletta energetica subirà delle impennate vertiginose nel prossimo futuro con danni sia per le famiglie (maggiori costi per riscaldamento, energia elettrica) sia per le imprese che pagheranno l'energia molto di più rispetto ai loro concorrenti europei ed extra-europei.
Quello che sembra un quadro chiaro ed inquietante, ai nostri politici sembra non interessare.
Nel suo discorso post-insediamento, Gordon Brown, il nuovo primo ministro inglese, ha parlato di politiche energetiche auspicando un aumento delle centrali atomiche e contemporaneamente lo sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sulla costruzione di centrali eoliche off-shore nel Mare del Nord.
Questa è una politica energetica chiara e seria, che ha compreso quale sia il problema e che da soluzioni fattibili e non mere utopie idealistiche.
In Italia prevalgono sempre i partiti del NO: NO al nucleare, NO ai rigassificatori, NO alle centrali eoliche che deturpano il paesaggio (è successo realmente in Sardegna), NO a tutto.
Con questa politica miope sarà necessaria un'altra crisi energetica prima di farci cambiare radicalmente rotta.
Prodi da questo punto di vista sta fallendo.
Voto: 3
-Spesa Pubblica: Certamente da un governo di cui fanno parte almeno 3 partiti comunisti è difficile pretendere dei tagli alla spesa pubblica.
Chiariamo un fatto, io sono favorevole alla spesa pubblica in quanto alcuni servizi DEBBONO ESSERE EROGATI DALLO STATO A TUTTI I CITTADINI.
Tra questi metto la scuola, la sanità, le pensioni, il welfare e tanti altri.
Purtroppo in Italia ci sono ancora delle sacche di spreco che possono, e debbono, essere tagliate poiché non è più possibile tollerare che lo Stato sprema i cittadini per rimpinzare dei parassiti che non hanno alcuna utilità.
Serve una riforma profonda del Pubblico Impiego, che consenta una maggiore produttività ed al contempo un contenimento dei costi.
Non è tollerabile che un impiegato statale lavori 36 ore contro le 40 dei dipendenti privati, è una discriminazione!
Non è tollerabile che i dipendenti statali non possano essere licenziati neanche per gravi motivi!
Non è tollerabile che venga pagata della gente che passa il tempo ad oziare o a giocare a carte sul posto di lavoro (visti su trasmissioni come Report).
Non è tollerabile che gente pagata dallo Stato al mattino, dia lezioni private esentasse alla sera; che alcuni (i professori ovviamente) stiano in ferie 3 mesi all'anno e che lo Stato debba assumere altra gente al loro posto per fare gli esami di fine anno.
Una riforma del Pubblico impiego è dunque improrogabile, altro che legge Biagi!
Purtroppo questa riforma non la farà né la sinistra, né la destra, perché è più comodo tenersi buoni i dipendenti pubblici rinnovandogli il contratto ogni volta che c'è qualche elezione!
In questo modo gli stipendi dei dipendenti pubblici, negli ultimi 15 anni, sono cresciuti del 30% in più rispetto a quelli del settore privato!
Un altro argomento scottante è quello dei costi della politica, ma anche qui l'esecutivo guidato da Prodi si è fermato ai proclami senza mettere in atto alcun provvedimento concreto.
Il giudizio è dunque assolutamente insufficiente.
Voto: 3
-Redistribuzione del Reddito: In campagna elettorale, il professor Prodi ci aveva spiegato come negli anni di governo Berlusconi ci fossero stati grossi spostamenti di reddito dalle fasce medio-basse a quelle medio-alte, con uno spostamento verso la povertà di molte famiglie anche della cosiddetta middle-class.
Ci aveva promesso una redistribuzione del reddito nei suoi anni di legislatura.
Ebbene, nei primi due anni tutto questo non è assolutamente avvenuto, anzi le tasse sono aumentate soprattutto per quelli che già le pagavano, i lavoratori dipendenti.
In più sono aumentate molte tariffe e molte tasse indirette (come i bolli delle autovetture) mentre i salari hanno dei tassi di crescita ridicolmente bassi.
Il risultato è che i lavoratori dipendenti privati italiani sono penultimi nella classifica europea del potere d'acquisto dei salari, davanti solo ai portoghesi.
Nel frattempo il "Cuneo Fiscale" è andato a solo favore delle imprese, senza che i dipendenti avessero alcun aumento tangibile nella busta paga.
Mi viene da ridere quando qualcuno saltuariamente "scopre" che c'è una crisi della domanda interna!
Ci credo, con questo potere d'acquisto dei salari, come può essere possibile aumentare la domanda?
Insomma, qualcuno ipotizzava che con Prodi anche i ricchi avrebbero pianto, mentre, come al solito, a piangere sono i soliti noti, poveri, cornuti e mazziati.
Bel risultato per un governo di centro-sinistra.
Voto: 3
-Liberalizzazioni: il ministro Bersani ci ha fatto sognare più volte con le sue "lenzuolate", ma alla fine i risultati ottenuti sono stati ben pochi:
- le banche sono sempre le più costose d'Europa, come le assicurazioni.
- le aziende telefoniche hanno aumentato le tariffe per riprendersi la quota venuta meno con l'abolizione dei costi di ricarica.
- i tassisti sono sempre una casta intoccabile, dato che ad ogni azione del governo bloccano tutte le città.
- la benzina è sempre più costosa, nonostante le promesse di ampliamento ai centri commerciali della rete distributiva.
- l'Alitalia ci costa ancora un milione di Euro al giorno e non si capisce perché si parli ancora di italianità quando sarebbe giusto venderla ad AirFrance, azienda che ha già dimostrato di sapersi risanare e di poter risanare anche la nostra compagnia di bandiera.
Insomma, la buona volontà c'è, ma quando si toccano interessi particolari che portano a delle dimostrazioni di forza delle "caste", non c'è la forza politica necessaria per continuare a fare gli interessi dei cittadini e dei consumatori.
Voto: 5
-Sicurezza: Il problema della sicurezza è, a mio modo di vedere, una esagerazione mediatica mirata a creare paura per scopi politici.
Ho sottomano un rapporto del Viminale (cercherò il link da cui l'ho scaricato) sulla Sicurezza che indica in modo chiaro che fino al 2006 non c'è stato alcun incremento rilevante in nessuna categoria di reati:
Voto: 5
-Sicurezza: Il problema della sicurezza è, a mio modo di vedere, una esagerazione mediatica mirata a creare paura per scopi politici.
Ho sottomano un rapporto del Viminale (cercherò il link da cui l'ho scaricato) sulla Sicurezza che indica in modo chiaro che fino al 2006 non c'è stato alcun incremento rilevante in nessuna categoria di reati:
- gli omicidi mafiosi sono ai minimi storici come quelli a scopo di furto o di rapina (da 1901 del 1991 si è passati al minimo storico di 601 nel 2006 per poi assestarsi a 621 nel 2006).
- il numero dei furti è praticamente stabile con un considerevole calo dei furti in abitazione e degli scippi e un leggero aumento dei borseggi e dei furti negli esercizi commerciali.
- le rapine sono effettivamente aumentate con tassi diversi di crescita: più al Sud che al Centro-Nord.
- Nel 2006 sono state 1.5 milioni le donne che hanno subito violenza fisica (5.4% delle donne tra 16 e 70 anni). Le violenze fisiche sono state commesse dal Partner nel 62.4% dei casi. Questo dato dovrebbe indicare che più che politiche contro gli immigrati servirebbe una maggiore attenzione a ciò che accade in famiglia!
- Sulla Droga il Viminale afferma che dal 1971 al 1995 il fenomeno ha avuto una forte espansione, mentre negli ultimi 10 anni si è assistito ad una sostanziale stabilizzazione. Non sembra dunque che ci sia la situazione di emergenza strombazzata dai vari media
- l'eversione ed il terrorismo sembrano fenomeni sotto controllo.
- per quel che riguarda gli Stranieri e la Criminalità, sembra che il numero di sbarchi di clandestini sia stabile e la quota più grande di irregolari arrivi attraverso i confini terrestri, tra cui la maggioranza sono gli overstayers, ovvero coloro che entrano con permesso di soggiorno regolare e permangono oltre la scadenza del permesso stesso. Nel 2006 sono stati rintracciati 101.704 clandestini, un numero simile a quello degli ultimi 7 anni. Non c'è dunque questa grossa "emergenza". Dai dati emerge che gli irregolari commettono più reati dei regolari, come è ovvio, mentre i regolari hanno una delittuosità pari a quella degli italiani.
Insomma dalle 35 pagine del rapporto si evince una situazione non certo drammatica o di emergenza come viene dipinta dai vari media.
Nel 2007 abbiamo dovuto affrontare il fatto che i cittadini rumeni e bulgari sono diventati a tutti gli effetti dei cittadini europei e godono quindi dei diritti sanciti dal trattato di Schengen.
Per questo motivo i suddetti stranieri non saranno più considerati irregolari ma avranno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini della UE.
Tutto sommato le misure prese dal governo nel pacchetto sicurezza sembrano dunque adeguate alla realtà dei fatti di un paese abbastanza sicuro, che non deve essere trasformato in uno "stato di polizia".
Voto: 7
-Welfare-Precariato: se passerà la riforma del welfare votata a stragrande maggioranza dai lavoratori, il mio giudizio sull'operato del governo non potrà che essere positivo, in caso contrario dovrò riformulare il giudizio.
Per quel che riguarda l'assunzione dei precari, bisogna fare alcune riflessioni:
Nel 2007 abbiamo dovuto affrontare il fatto che i cittadini rumeni e bulgari sono diventati a tutti gli effetti dei cittadini europei e godono quindi dei diritti sanciti dal trattato di Schengen.
Per questo motivo i suddetti stranieri non saranno più considerati irregolari ma avranno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini della UE.
Tutto sommato le misure prese dal governo nel pacchetto sicurezza sembrano dunque adeguate alla realtà dei fatti di un paese abbastanza sicuro, che non deve essere trasformato in uno "stato di polizia".
Voto: 7
-Welfare-Precariato: se passerà la riforma del welfare votata a stragrande maggioranza dai lavoratori, il mio giudizio sull'operato del governo non potrà che essere positivo, in caso contrario dovrò riformulare il giudizio.
Per quel che riguarda l'assunzione dei precari, bisogna fare alcune riflessioni:
- non è possibile assumere una massa di lavoratori nel pubblico impiego come si è fatto negli ultimi 50 anni. Le finanze dello Stato non lo permettono più; il pubblico impiego è già sovradimensionato e un ulteriore allargamento significherebbe un aumento della tassazione su tutti gli altri lavoratori. Inaccettabile.
- E' obbligatorio aumentare il costo del lavoro precario per farlo arrivare al livello di quello stabile. E' chiaro che se il lavoro precario, oltre ad essere flessibile, è anche sottopagato, le aziende hanno tutto l'interesse a non stabilizzare i propri dipendenti. Se invece i lavoratori precari costassero come, o più, dei lavoratori stabili, le aziende avrebbero convenienza a stabilizzare i dipendenti. In linea di principio una certa flessibilità è un bene per il mercato del lavoro, ma se alla precarietà si aggiungono salari da miseria, si arriva al vero e proprio sfruttamento!
In definitiva, NO alle assunzioni generalizzate da parte dello Stato (promesse più volte dai comunisti), ma NO anche allo sfruttamento dei precari.
La riforma del Welfare è buona, ma se si cedesse alle pressioni dei comunisti il mio giudizio verrebbe rivisto in negativo.
Voto: 7
-Riforme Istituzionali: la legge elettorale vigente, il Calderolum, è pessima, ma invece che tornare al maggioritario, votato a larghissima maggioranza dagli italiani con un referendum, sembra che Berlusconi e Veltroni vogliano tornare al proporzionale e agli inciuci della prima repubblica.
Si profila un modello alla tedesca con sbarramento da decidere, in cui potrebbero trovare spazio gli ex-democristiani con un piede a destra e uno a sinistra, ma sempre al governo!
In Italia una legge elettorale che funziona c'è già, ma nessuno sembra accorgersene: quella che serve ad eleggere i sindaci.
Chissà perché nessuno la prende in considerazione per il governo nazionale.
Le vere riforme, utili per dare efficienza alla politica e per diminuirne i costi, sembrano messe da parte.
Quando mai arriveremo all'abolizione del Senato, delle Provincie, degli enti inutili ed anzi dannosi perché moltiplicano la burocrazia?
Spero presto anche se ne dubito molto poiché nessuno rinuncia facilmente alle proprie poltrone!
Intanto Prodi è stato già messo da parte a favore di Veltroni ed il governo vacilla ogni giorno di più.
Voto: 4
-DICO: che fine ha fatto questa legge? Nessuno lo sa, ma penso che i Papisti ed i Teocon facciano il bello ed il cattivo tempo a destra come a sinistra.
Prodi che fa?
Voto: 4
-Assetto Radio-Televisivo: sembra che Gentiloni abbia già scritto una legge che superi quell' obrobrio firmato da Gasparri, ma scritto da Confalonieri, durante il governo Berlusconi.
C'è una sentenza della Corte Costituzionale del 20 novembre 2002 che dice: "a uno stesso soggetto o soggetti controllati o collegati non possono essere rilasciate né concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare più del 20% delle reti televisive. Entro il 31 dicembre 2003 (si, il 2003 non ho sbagliato a battere sulla tastiera) i programmi trasmessi dalle emittenti eccedenti dovranno essere mandati in onda via satellite o via cavo.
Prodi che fa? Nel frattempo non ho visto nulla e Rete 4 trasmette ancora sull'etere nonostante la scadenza sia passata da 4 anni.
Voto:0
-Conflitto di interessi: sono 15 anni che la sinistra ci prende in giro promettendoci una legge che regoli il conflitto di interessi, ormai chi ci crede più?
Voto: 0 spaccato
Sicuramente mi sto scordando qualche altro punto, ma il giudizio complessivo sul governo Prodi, come già detto in precedenza, è assolutamente negativo.
La brutta notizia è che anche il giudizio sul governo Berlusconi fu nettamente negativo.
Che fare? In altri paesi più seri i due settantenni sarebbero già a casa a godersi la pensione, invece in Italia ci toccherà sorbirceli per chissà quanti altri anni.
Pessimismo e fastidio.
La riforma del Welfare è buona, ma se si cedesse alle pressioni dei comunisti il mio giudizio verrebbe rivisto in negativo.
Voto: 7
-Riforme Istituzionali: la legge elettorale vigente, il Calderolum, è pessima, ma invece che tornare al maggioritario, votato a larghissima maggioranza dagli italiani con un referendum, sembra che Berlusconi e Veltroni vogliano tornare al proporzionale e agli inciuci della prima repubblica.
Si profila un modello alla tedesca con sbarramento da decidere, in cui potrebbero trovare spazio gli ex-democristiani con un piede a destra e uno a sinistra, ma sempre al governo!
In Italia una legge elettorale che funziona c'è già, ma nessuno sembra accorgersene: quella che serve ad eleggere i sindaci.
Chissà perché nessuno la prende in considerazione per il governo nazionale.
Le vere riforme, utili per dare efficienza alla politica e per diminuirne i costi, sembrano messe da parte.
Quando mai arriveremo all'abolizione del Senato, delle Provincie, degli enti inutili ed anzi dannosi perché moltiplicano la burocrazia?
Spero presto anche se ne dubito molto poiché nessuno rinuncia facilmente alle proprie poltrone!
Intanto Prodi è stato già messo da parte a favore di Veltroni ed il governo vacilla ogni giorno di più.
Voto: 4
-DICO: che fine ha fatto questa legge? Nessuno lo sa, ma penso che i Papisti ed i Teocon facciano il bello ed il cattivo tempo a destra come a sinistra.
Prodi che fa?
Voto: 4
-Assetto Radio-Televisivo: sembra che Gentiloni abbia già scritto una legge che superi quell' obrobrio firmato da Gasparri, ma scritto da Confalonieri, durante il governo Berlusconi.
C'è una sentenza della Corte Costituzionale del 20 novembre 2002 che dice: "a uno stesso soggetto o soggetti controllati o collegati non possono essere rilasciate né concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare più del 20% delle reti televisive. Entro il 31 dicembre 2003 (si, il 2003 non ho sbagliato a battere sulla tastiera) i programmi trasmessi dalle emittenti eccedenti dovranno essere mandati in onda via satellite o via cavo.
Prodi che fa? Nel frattempo non ho visto nulla e Rete 4 trasmette ancora sull'etere nonostante la scadenza sia passata da 4 anni.
Voto:0
-Conflitto di interessi: sono 15 anni che la sinistra ci prende in giro promettendoci una legge che regoli il conflitto di interessi, ormai chi ci crede più?
Voto: 0 spaccato
Sicuramente mi sto scordando qualche altro punto, ma il giudizio complessivo sul governo Prodi, come già detto in precedenza, è assolutamente negativo.
La brutta notizia è che anche il giudizio sul governo Berlusconi fu nettamente negativo.
Che fare? In altri paesi più seri i due settantenni sarebbero già a casa a godersi la pensione, invece in Italia ci toccherà sorbirceli per chissà quanti altri anni.
Pessimismo e fastidio.
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