Igitur primo pecuniae, deinde imperi cupido crevit: ea quasi materies omnium malorum fuere.
19 novembre 2007
Berlusconi Scioglie Forza Italia!
Dopo l'ennesima spallata senza frutto e l'approvazione della seconda (pessima) finanziaria del governo Prodi, Berlusconi deve aver sbattuto anche la testa e ha deciso di avviare una iniziativa di cui in Italia si sentiva un gran bisogno: fondare un nuovo partito!
Il nome del nuovo soggetto politico sarà "Partito del Popolo della Libertà" (PdPdL, pìdìpìdìelle) e in esso si riuniranno i membri della disciolta "Forza Italia" e... nessun altro!
Già perché Fini, arrabbiatissimo con Berlusconi per la sua amichevole comparsata alla "convenscion" della "Destra" di Storace, ha detto che quella del cavaliere è solo una manovra populistica (ma và, se ne è accorto solo ora che Berlusconi è un populista?), plebiscitaria e confusa.
Giovanardi ha peccato di entusiasmo proclamando l'adesione dell'UDC al progetto del Berlusca, ma è stato subito bacchettato dal suo segretario, Cesa.
Aderisce euforico solo il segretario della DC per le autonomie, Rotondi, che aggiungerà dunque il suo voto (e magari quello dei suoi familiari) a quelli di Forza Italia nel nuovo grande partito del popolo della libertà.
Da quello che si è capito Berlusconi sarebbe anche disponibile a ridiscutere la legge elettorale sul modello tedesco, eliminando di fatto il bipolarismo e ritornando al costume, tanto caro ai democristiani, di designare il premier solo dopo le elezioni.
Insomma il Cavaliere vorrebbe rifondare la DC, tentando fortemente i diniani, che auspicano un "nuovo quadro politico" e tutti i nostalgici della "Balena Bianca".
Per questo motivo Fini è già sul chi vive, temendo che tale partito possa far rinascere un grande centro che lo releghi nuovamente ai margini della politica, nonostante tutte le svolte e tutti i rinnegamenti (compreso quello al suo padre putativo, il Duce).
Anche la Lega, che per anni ha combattuto contro la DC, ha mangiato la foglia e ha già espresso un parere negativo sulla nuova formazione berlusconiana, che ha di fatto sancito la morte della Casa delle Libertà.
I nodi stanno venendo al pettine e la tanto proclamata "unità del centrodestra" sembra naufragare sotto la spinta impetuosa dell'ego del Cavaliere, il quale, a forza di essere rimproverato dai suoi più stretti lacchè (Fini e Casini) e di sbagliare le sue previsioni su Prodi, ha perso le staffe e forse anche la testa.
Che lo si ami o che lo si odi, bisogna comunque riconoscere che Berlusconi non finisce mai di stupirci con i suoi "coup de theatre" con i quali, come un novello "deus ex machina" ci delizia ad ogni piè sospinto.
Sarà nuova gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Sperando che, nel frattempo, il centrosinistra al governo riesca finalmente a fare qualcosa di buono per l'Italia (la speranza è sempre l'ultima a morire)!
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2 commenti:
"Il popolo è con me"
Ma chi è, He man?
Ma se vincesse le elezioni, l'Italia diverrebbe una Repubblica Popolare?
Ma allora Berlusconi è davvero comunista!!!
^_________*
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