Igitur primo pecuniae, deinde imperi cupido crevit: ea quasi materies omnium malorum fuere.
24 dicembre 2007
14 dicembre 2007
2 Anni di Prodi
Oggi ho compilato un sondaggio della SWG, nel cui panel sono iscritto, che mi ha chiesto un parere dettagliato sui primi due anni del Governo Prodi.
Ho riflettuto molto prima di dare i miei giudizi, ma non ho potuto esimermi dal dare un voto negativo al Professore, nonostante gli abbia dato la mia fiducia con il voto del 2006.
Il voto finale per Prodi ed il suo governo è stato un 4, perché, a mio modesto avviso, l'operato del governo è assolutamente insufficiente in molti dei punti che andrò ad elencare:
-Giustizia: la scelta di Mastella come guardasigilli delineava chiaramente quale sarebbe stata la politica di questo governo, ovvero garantismo assoluto.
Il fatto di essere garantisti non è di per sé un peccato, ma lo è in un paese in cui nessuno va più in galera se non gli extracomunitari e i drogati.
Che fine hanno fatto i paladini della legalità che tuonavano contro le leggi "ad personam" di Berlusconi, quelli che lo accusavano di depenalizzare il falso in bilancio per i suoi comodi, che gli imputavano i continui condoni fiscali ed edilizi, che lo riprendevano giustamente quando affermava che non pagare le tasse è giusto?
Insomma la sinistra si era eretta a difensore della moralità e della legalità contro una destra quantomeno lassista.
L'icona italiana della giustizia, Antonio Di Pietro, sembrava il garante di questa nuova linea finalmente un po' giustizialista, ma tutto è naufragato con la nomina di Mastella e con la legge sull'Indulto.
Per la verità, l'indulto è stato votato anche da molti partiti della destra (tranne AN) ed ha rappresentato la resa dello Stato davanti alla criminalità.
In pratica si è sancito che alcuni reati, come la truffa, non sono puniti dallo Stato: infatti si è dato un bonus di pena di 3 anni a tutti indifferentemente, senza tenere conto della pena già scontata e di quella totale.
In questo modo quelli che erano stati giudicati colpevoli di reati con pena inferiore ai 3 anni sono stati rilasciati e quelli che nel frattempo erano ancora sotto giudizio, non sono stati neanche giudicati dato che la pena ricadeva sotto l'indulto.
Quando Giovanni Paolo II si recò al parlamento italiano e chiese la misura di indulto per il sovraffollamento delle carceri, non credo volesse questo!
In effetti, volendo dare retta alla predica del Papa, si poteva fare una legge che desse uno sconto proporzionale agli anni di pena, diciamo il 10%.
In questo modo lo sconto sarebbe stato di 3 anni, per chi avesse una pena di 30 anni di reclusione e di 4 mesi per le pene di 3 anni.
Sarebbero usciti di galera solo coloro i quali avessero già scontato il 90% della pena!
Invece Prodi ha deciso di attuare la linea lassista, con i risultati fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti.
Ha goduto dell'indulto persino Cesare Previti, contro cui la sinistra aveva fatto lotte parlamentari e grandi campagne di stampa ai tempi delle leggi ad personam di Berlusconi.
Inoltre non c'è stata alcuna riforma atta a diminuire la durata dei processi, vero male della giustizia italiana, mentre non sono mancati gli attacchi ai magistrati da parte dello stesso ministro.
Ben Fatto!
Voto: 2
-Politica Energetica: chi sa, ad oggi, quale sia la politica energetica italiana? Io assolutamente no. Si parla solo di rigassificatori, ma ancora nessuno li ha visti, di fonti rinnovabili, ma nessuno ha visto delle politiche concrete, l'energia nucleare non può essere neanche nominata.
Insomma si vuole capire o no che non è più possibile continuare a bruciare petrolio e metano per produrre energia, o meglio, si dovrebbe almeno diminuire drasticamente l'uso di questi combustibili!
Ricordo a tutti che il costo del petrolio nel 1997 era di 10 $ al barile, mentre oggi si viaggia intorno ai 100 $ con un trend di crescita che sembra inarrestabile a causa della difficoltà a trovare nuovi giacimenti e alla domanda di greggio proveniente da grandi paesi come Cina ed India.
Chi ha studiato almeno un poco l'economia dovrebbe sapere che la diminuzione (o la staticità) dell'offerta unita all'aumento repentino della domanda, sono due fattori che faranno schizzare alle stelle il prezzo del petrolio nei prossimi anni.
Inoltre il prezzo del gas seguirà l'andamento del prezzo del petrolio visto che tali prezzi sono intrinsecamente legati.
Se continuiamo a fare energia bruciando gas e petrolio, la nostra bolletta energetica subirà delle impennate vertiginose nel prossimo futuro con danni sia per le famiglie (maggiori costi per riscaldamento, energia elettrica) sia per le imprese che pagheranno l'energia molto di più rispetto ai loro concorrenti europei ed extra-europei.
Quello che sembra un quadro chiaro ed inquietante, ai nostri politici sembra non interessare.
Nel suo discorso post-insediamento, Gordon Brown, il nuovo primo ministro inglese, ha parlato di politiche energetiche auspicando un aumento delle centrali atomiche e contemporaneamente lo sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sulla costruzione di centrali eoliche off-shore nel Mare del Nord.
Questa è una politica energetica chiara e seria, che ha compreso quale sia il problema e che da soluzioni fattibili e non mere utopie idealistiche.
In Italia prevalgono sempre i partiti del NO: NO al nucleare, NO ai rigassificatori, NO alle centrali eoliche che deturpano il paesaggio (è successo realmente in Sardegna), NO a tutto.
Con questa politica miope sarà necessaria un'altra crisi energetica prima di farci cambiare radicalmente rotta.
Prodi da questo punto di vista sta fallendo.
Voto: 3
-Spesa Pubblica: Certamente da un governo di cui fanno parte almeno 3 partiti comunisti è difficile pretendere dei tagli alla spesa pubblica.
Chiariamo un fatto, io sono favorevole alla spesa pubblica in quanto alcuni servizi DEBBONO ESSERE EROGATI DALLO STATO A TUTTI I CITTADINI.
Tra questi metto la scuola, la sanità, le pensioni, il welfare e tanti altri.
Purtroppo in Italia ci sono ancora delle sacche di spreco che possono, e debbono, essere tagliate poiché non è più possibile tollerare che lo Stato sprema i cittadini per rimpinzare dei parassiti che non hanno alcuna utilità.
Serve una riforma profonda del Pubblico Impiego, che consenta una maggiore produttività ed al contempo un contenimento dei costi.
Non è tollerabile che un impiegato statale lavori 36 ore contro le 40 dei dipendenti privati, è una discriminazione!
Non è tollerabile che i dipendenti statali non possano essere licenziati neanche per gravi motivi!
Non è tollerabile che venga pagata della gente che passa il tempo ad oziare o a giocare a carte sul posto di lavoro (visti su trasmissioni come Report).
Non è tollerabile che gente pagata dallo Stato al mattino, dia lezioni private esentasse alla sera; che alcuni (i professori ovviamente) stiano in ferie 3 mesi all'anno e che lo Stato debba assumere altra gente al loro posto per fare gli esami di fine anno.
Una riforma del Pubblico impiego è dunque improrogabile, altro che legge Biagi!
Purtroppo questa riforma non la farà né la sinistra, né la destra, perché è più comodo tenersi buoni i dipendenti pubblici rinnovandogli il contratto ogni volta che c'è qualche elezione!
In questo modo gli stipendi dei dipendenti pubblici, negli ultimi 15 anni, sono cresciuti del 30% in più rispetto a quelli del settore privato!
Un altro argomento scottante è quello dei costi della politica, ma anche qui l'esecutivo guidato da Prodi si è fermato ai proclami senza mettere in atto alcun provvedimento concreto.
Il giudizio è dunque assolutamente insufficiente.
Voto: 3
-Redistribuzione del Reddito: In campagna elettorale, il professor Prodi ci aveva spiegato come negli anni di governo Berlusconi ci fossero stati grossi spostamenti di reddito dalle fasce medio-basse a quelle medio-alte, con uno spostamento verso la povertà di molte famiglie anche della cosiddetta middle-class.
Ci aveva promesso una redistribuzione del reddito nei suoi anni di legislatura.
Ebbene, nei primi due anni tutto questo non è assolutamente avvenuto, anzi le tasse sono aumentate soprattutto per quelli che già le pagavano, i lavoratori dipendenti.
In più sono aumentate molte tariffe e molte tasse indirette (come i bolli delle autovetture) mentre i salari hanno dei tassi di crescita ridicolmente bassi.
Il risultato è che i lavoratori dipendenti privati italiani sono penultimi nella classifica europea del potere d'acquisto dei salari, davanti solo ai portoghesi.
Nel frattempo il "Cuneo Fiscale" è andato a solo favore delle imprese, senza che i dipendenti avessero alcun aumento tangibile nella busta paga.
Mi viene da ridere quando qualcuno saltuariamente "scopre" che c'è una crisi della domanda interna!
Ci credo, con questo potere d'acquisto dei salari, come può essere possibile aumentare la domanda?
Insomma, qualcuno ipotizzava che con Prodi anche i ricchi avrebbero pianto, mentre, come al solito, a piangere sono i soliti noti, poveri, cornuti e mazziati.
Bel risultato per un governo di centro-sinistra.
Voto: 3
-Liberalizzazioni: il ministro Bersani ci ha fatto sognare più volte con le sue "lenzuolate", ma alla fine i risultati ottenuti sono stati ben pochi:
Ho riflettuto molto prima di dare i miei giudizi, ma non ho potuto esimermi dal dare un voto negativo al Professore, nonostante gli abbia dato la mia fiducia con il voto del 2006.
Il voto finale per Prodi ed il suo governo è stato un 4, perché, a mio modesto avviso, l'operato del governo è assolutamente insufficiente in molti dei punti che andrò ad elencare:
-Giustizia: la scelta di Mastella come guardasigilli delineava chiaramente quale sarebbe stata la politica di questo governo, ovvero garantismo assoluto.
Il fatto di essere garantisti non è di per sé un peccato, ma lo è in un paese in cui nessuno va più in galera se non gli extracomunitari e i drogati.
Che fine hanno fatto i paladini della legalità che tuonavano contro le leggi "ad personam" di Berlusconi, quelli che lo accusavano di depenalizzare il falso in bilancio per i suoi comodi, che gli imputavano i continui condoni fiscali ed edilizi, che lo riprendevano giustamente quando affermava che non pagare le tasse è giusto?
Insomma la sinistra si era eretta a difensore della moralità e della legalità contro una destra quantomeno lassista.
L'icona italiana della giustizia, Antonio Di Pietro, sembrava il garante di questa nuova linea finalmente un po' giustizialista, ma tutto è naufragato con la nomina di Mastella e con la legge sull'Indulto.
Per la verità, l'indulto è stato votato anche da molti partiti della destra (tranne AN) ed ha rappresentato la resa dello Stato davanti alla criminalità.
In pratica si è sancito che alcuni reati, come la truffa, non sono puniti dallo Stato: infatti si è dato un bonus di pena di 3 anni a tutti indifferentemente, senza tenere conto della pena già scontata e di quella totale.
In questo modo quelli che erano stati giudicati colpevoli di reati con pena inferiore ai 3 anni sono stati rilasciati e quelli che nel frattempo erano ancora sotto giudizio, non sono stati neanche giudicati dato che la pena ricadeva sotto l'indulto.
Quando Giovanni Paolo II si recò al parlamento italiano e chiese la misura di indulto per il sovraffollamento delle carceri, non credo volesse questo!
In effetti, volendo dare retta alla predica del Papa, si poteva fare una legge che desse uno sconto proporzionale agli anni di pena, diciamo il 10%.
In questo modo lo sconto sarebbe stato di 3 anni, per chi avesse una pena di 30 anni di reclusione e di 4 mesi per le pene di 3 anni.
Sarebbero usciti di galera solo coloro i quali avessero già scontato il 90% della pena!
Invece Prodi ha deciso di attuare la linea lassista, con i risultati fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti.
Ha goduto dell'indulto persino Cesare Previti, contro cui la sinistra aveva fatto lotte parlamentari e grandi campagne di stampa ai tempi delle leggi ad personam di Berlusconi.
Inoltre non c'è stata alcuna riforma atta a diminuire la durata dei processi, vero male della giustizia italiana, mentre non sono mancati gli attacchi ai magistrati da parte dello stesso ministro.
Ben Fatto!
Voto: 2
-Politica Energetica: chi sa, ad oggi, quale sia la politica energetica italiana? Io assolutamente no. Si parla solo di rigassificatori, ma ancora nessuno li ha visti, di fonti rinnovabili, ma nessuno ha visto delle politiche concrete, l'energia nucleare non può essere neanche nominata.
Insomma si vuole capire o no che non è più possibile continuare a bruciare petrolio e metano per produrre energia, o meglio, si dovrebbe almeno diminuire drasticamente l'uso di questi combustibili!
Ricordo a tutti che il costo del petrolio nel 1997 era di 10 $ al barile, mentre oggi si viaggia intorno ai 100 $ con un trend di crescita che sembra inarrestabile a causa della difficoltà a trovare nuovi giacimenti e alla domanda di greggio proveniente da grandi paesi come Cina ed India.
Chi ha studiato almeno un poco l'economia dovrebbe sapere che la diminuzione (o la staticità) dell'offerta unita all'aumento repentino della domanda, sono due fattori che faranno schizzare alle stelle il prezzo del petrolio nei prossimi anni.
Inoltre il prezzo del gas seguirà l'andamento del prezzo del petrolio visto che tali prezzi sono intrinsecamente legati.
Se continuiamo a fare energia bruciando gas e petrolio, la nostra bolletta energetica subirà delle impennate vertiginose nel prossimo futuro con danni sia per le famiglie (maggiori costi per riscaldamento, energia elettrica) sia per le imprese che pagheranno l'energia molto di più rispetto ai loro concorrenti europei ed extra-europei.
Quello che sembra un quadro chiaro ed inquietante, ai nostri politici sembra non interessare.
Nel suo discorso post-insediamento, Gordon Brown, il nuovo primo ministro inglese, ha parlato di politiche energetiche auspicando un aumento delle centrali atomiche e contemporaneamente lo sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sulla costruzione di centrali eoliche off-shore nel Mare del Nord.
Questa è una politica energetica chiara e seria, che ha compreso quale sia il problema e che da soluzioni fattibili e non mere utopie idealistiche.
In Italia prevalgono sempre i partiti del NO: NO al nucleare, NO ai rigassificatori, NO alle centrali eoliche che deturpano il paesaggio (è successo realmente in Sardegna), NO a tutto.
Con questa politica miope sarà necessaria un'altra crisi energetica prima di farci cambiare radicalmente rotta.
Prodi da questo punto di vista sta fallendo.
Voto: 3
-Spesa Pubblica: Certamente da un governo di cui fanno parte almeno 3 partiti comunisti è difficile pretendere dei tagli alla spesa pubblica.
Chiariamo un fatto, io sono favorevole alla spesa pubblica in quanto alcuni servizi DEBBONO ESSERE EROGATI DALLO STATO A TUTTI I CITTADINI.
Tra questi metto la scuola, la sanità, le pensioni, il welfare e tanti altri.
Purtroppo in Italia ci sono ancora delle sacche di spreco che possono, e debbono, essere tagliate poiché non è più possibile tollerare che lo Stato sprema i cittadini per rimpinzare dei parassiti che non hanno alcuna utilità.
Serve una riforma profonda del Pubblico Impiego, che consenta una maggiore produttività ed al contempo un contenimento dei costi.
Non è tollerabile che un impiegato statale lavori 36 ore contro le 40 dei dipendenti privati, è una discriminazione!
Non è tollerabile che i dipendenti statali non possano essere licenziati neanche per gravi motivi!
Non è tollerabile che venga pagata della gente che passa il tempo ad oziare o a giocare a carte sul posto di lavoro (visti su trasmissioni come Report).
Non è tollerabile che gente pagata dallo Stato al mattino, dia lezioni private esentasse alla sera; che alcuni (i professori ovviamente) stiano in ferie 3 mesi all'anno e che lo Stato debba assumere altra gente al loro posto per fare gli esami di fine anno.
Una riforma del Pubblico impiego è dunque improrogabile, altro che legge Biagi!
Purtroppo questa riforma non la farà né la sinistra, né la destra, perché è più comodo tenersi buoni i dipendenti pubblici rinnovandogli il contratto ogni volta che c'è qualche elezione!
In questo modo gli stipendi dei dipendenti pubblici, negli ultimi 15 anni, sono cresciuti del 30% in più rispetto a quelli del settore privato!
Un altro argomento scottante è quello dei costi della politica, ma anche qui l'esecutivo guidato da Prodi si è fermato ai proclami senza mettere in atto alcun provvedimento concreto.
Il giudizio è dunque assolutamente insufficiente.
Voto: 3
-Redistribuzione del Reddito: In campagna elettorale, il professor Prodi ci aveva spiegato come negli anni di governo Berlusconi ci fossero stati grossi spostamenti di reddito dalle fasce medio-basse a quelle medio-alte, con uno spostamento verso la povertà di molte famiglie anche della cosiddetta middle-class.
Ci aveva promesso una redistribuzione del reddito nei suoi anni di legislatura.
Ebbene, nei primi due anni tutto questo non è assolutamente avvenuto, anzi le tasse sono aumentate soprattutto per quelli che già le pagavano, i lavoratori dipendenti.
In più sono aumentate molte tariffe e molte tasse indirette (come i bolli delle autovetture) mentre i salari hanno dei tassi di crescita ridicolmente bassi.
Il risultato è che i lavoratori dipendenti privati italiani sono penultimi nella classifica europea del potere d'acquisto dei salari, davanti solo ai portoghesi.
Nel frattempo il "Cuneo Fiscale" è andato a solo favore delle imprese, senza che i dipendenti avessero alcun aumento tangibile nella busta paga.
Mi viene da ridere quando qualcuno saltuariamente "scopre" che c'è una crisi della domanda interna!
Ci credo, con questo potere d'acquisto dei salari, come può essere possibile aumentare la domanda?
Insomma, qualcuno ipotizzava che con Prodi anche i ricchi avrebbero pianto, mentre, come al solito, a piangere sono i soliti noti, poveri, cornuti e mazziati.
Bel risultato per un governo di centro-sinistra.
Voto: 3
-Liberalizzazioni: il ministro Bersani ci ha fatto sognare più volte con le sue "lenzuolate", ma alla fine i risultati ottenuti sono stati ben pochi:
- le banche sono sempre le più costose d'Europa, come le assicurazioni.
- le aziende telefoniche hanno aumentato le tariffe per riprendersi la quota venuta meno con l'abolizione dei costi di ricarica.
- i tassisti sono sempre una casta intoccabile, dato che ad ogni azione del governo bloccano tutte le città.
- la benzina è sempre più costosa, nonostante le promesse di ampliamento ai centri commerciali della rete distributiva.
- l'Alitalia ci costa ancora un milione di Euro al giorno e non si capisce perché si parli ancora di italianità quando sarebbe giusto venderla ad AirFrance, azienda che ha già dimostrato di sapersi risanare e di poter risanare anche la nostra compagnia di bandiera.
Insomma, la buona volontà c'è, ma quando si toccano interessi particolari che portano a delle dimostrazioni di forza delle "caste", non c'è la forza politica necessaria per continuare a fare gli interessi dei cittadini e dei consumatori.
Voto: 5
-Sicurezza: Il problema della sicurezza è, a mio modo di vedere, una esagerazione mediatica mirata a creare paura per scopi politici.
Ho sottomano un rapporto del Viminale (cercherò il link da cui l'ho scaricato) sulla Sicurezza che indica in modo chiaro che fino al 2006 non c'è stato alcun incremento rilevante in nessuna categoria di reati:
Voto: 5
-Sicurezza: Il problema della sicurezza è, a mio modo di vedere, una esagerazione mediatica mirata a creare paura per scopi politici.
Ho sottomano un rapporto del Viminale (cercherò il link da cui l'ho scaricato) sulla Sicurezza che indica in modo chiaro che fino al 2006 non c'è stato alcun incremento rilevante in nessuna categoria di reati:
- gli omicidi mafiosi sono ai minimi storici come quelli a scopo di furto o di rapina (da 1901 del 1991 si è passati al minimo storico di 601 nel 2006 per poi assestarsi a 621 nel 2006).
- il numero dei furti è praticamente stabile con un considerevole calo dei furti in abitazione e degli scippi e un leggero aumento dei borseggi e dei furti negli esercizi commerciali.
- le rapine sono effettivamente aumentate con tassi diversi di crescita: più al Sud che al Centro-Nord.
- Nel 2006 sono state 1.5 milioni le donne che hanno subito violenza fisica (5.4% delle donne tra 16 e 70 anni). Le violenze fisiche sono state commesse dal Partner nel 62.4% dei casi. Questo dato dovrebbe indicare che più che politiche contro gli immigrati servirebbe una maggiore attenzione a ciò che accade in famiglia!
- Sulla Droga il Viminale afferma che dal 1971 al 1995 il fenomeno ha avuto una forte espansione, mentre negli ultimi 10 anni si è assistito ad una sostanziale stabilizzazione. Non sembra dunque che ci sia la situazione di emergenza strombazzata dai vari media
- l'eversione ed il terrorismo sembrano fenomeni sotto controllo.
- per quel che riguarda gli Stranieri e la Criminalità, sembra che il numero di sbarchi di clandestini sia stabile e la quota più grande di irregolari arrivi attraverso i confini terrestri, tra cui la maggioranza sono gli overstayers, ovvero coloro che entrano con permesso di soggiorno regolare e permangono oltre la scadenza del permesso stesso. Nel 2006 sono stati rintracciati 101.704 clandestini, un numero simile a quello degli ultimi 7 anni. Non c'è dunque questa grossa "emergenza". Dai dati emerge che gli irregolari commettono più reati dei regolari, come è ovvio, mentre i regolari hanno una delittuosità pari a quella degli italiani.
Insomma dalle 35 pagine del rapporto si evince una situazione non certo drammatica o di emergenza come viene dipinta dai vari media.
Nel 2007 abbiamo dovuto affrontare il fatto che i cittadini rumeni e bulgari sono diventati a tutti gli effetti dei cittadini europei e godono quindi dei diritti sanciti dal trattato di Schengen.
Per questo motivo i suddetti stranieri non saranno più considerati irregolari ma avranno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini della UE.
Tutto sommato le misure prese dal governo nel pacchetto sicurezza sembrano dunque adeguate alla realtà dei fatti di un paese abbastanza sicuro, che non deve essere trasformato in uno "stato di polizia".
Voto: 7
-Welfare-Precariato: se passerà la riforma del welfare votata a stragrande maggioranza dai lavoratori, il mio giudizio sull'operato del governo non potrà che essere positivo, in caso contrario dovrò riformulare il giudizio.
Per quel che riguarda l'assunzione dei precari, bisogna fare alcune riflessioni:
Nel 2007 abbiamo dovuto affrontare il fatto che i cittadini rumeni e bulgari sono diventati a tutti gli effetti dei cittadini europei e godono quindi dei diritti sanciti dal trattato di Schengen.
Per questo motivo i suddetti stranieri non saranno più considerati irregolari ma avranno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini della UE.
Tutto sommato le misure prese dal governo nel pacchetto sicurezza sembrano dunque adeguate alla realtà dei fatti di un paese abbastanza sicuro, che non deve essere trasformato in uno "stato di polizia".
Voto: 7
-Welfare-Precariato: se passerà la riforma del welfare votata a stragrande maggioranza dai lavoratori, il mio giudizio sull'operato del governo non potrà che essere positivo, in caso contrario dovrò riformulare il giudizio.
Per quel che riguarda l'assunzione dei precari, bisogna fare alcune riflessioni:
- non è possibile assumere una massa di lavoratori nel pubblico impiego come si è fatto negli ultimi 50 anni. Le finanze dello Stato non lo permettono più; il pubblico impiego è già sovradimensionato e un ulteriore allargamento significherebbe un aumento della tassazione su tutti gli altri lavoratori. Inaccettabile.
- E' obbligatorio aumentare il costo del lavoro precario per farlo arrivare al livello di quello stabile. E' chiaro che se il lavoro precario, oltre ad essere flessibile, è anche sottopagato, le aziende hanno tutto l'interesse a non stabilizzare i propri dipendenti. Se invece i lavoratori precari costassero come, o più, dei lavoratori stabili, le aziende avrebbero convenienza a stabilizzare i dipendenti. In linea di principio una certa flessibilità è un bene per il mercato del lavoro, ma se alla precarietà si aggiungono salari da miseria, si arriva al vero e proprio sfruttamento!
In definitiva, NO alle assunzioni generalizzate da parte dello Stato (promesse più volte dai comunisti), ma NO anche allo sfruttamento dei precari.
La riforma del Welfare è buona, ma se si cedesse alle pressioni dei comunisti il mio giudizio verrebbe rivisto in negativo.
Voto: 7
-Riforme Istituzionali: la legge elettorale vigente, il Calderolum, è pessima, ma invece che tornare al maggioritario, votato a larghissima maggioranza dagli italiani con un referendum, sembra che Berlusconi e Veltroni vogliano tornare al proporzionale e agli inciuci della prima repubblica.
Si profila un modello alla tedesca con sbarramento da decidere, in cui potrebbero trovare spazio gli ex-democristiani con un piede a destra e uno a sinistra, ma sempre al governo!
In Italia una legge elettorale che funziona c'è già, ma nessuno sembra accorgersene: quella che serve ad eleggere i sindaci.
Chissà perché nessuno la prende in considerazione per il governo nazionale.
Le vere riforme, utili per dare efficienza alla politica e per diminuirne i costi, sembrano messe da parte.
Quando mai arriveremo all'abolizione del Senato, delle Provincie, degli enti inutili ed anzi dannosi perché moltiplicano la burocrazia?
Spero presto anche se ne dubito molto poiché nessuno rinuncia facilmente alle proprie poltrone!
Intanto Prodi è stato già messo da parte a favore di Veltroni ed il governo vacilla ogni giorno di più.
Voto: 4
-DICO: che fine ha fatto questa legge? Nessuno lo sa, ma penso che i Papisti ed i Teocon facciano il bello ed il cattivo tempo a destra come a sinistra.
Prodi che fa?
Voto: 4
-Assetto Radio-Televisivo: sembra che Gentiloni abbia già scritto una legge che superi quell' obrobrio firmato da Gasparri, ma scritto da Confalonieri, durante il governo Berlusconi.
C'è una sentenza della Corte Costituzionale del 20 novembre 2002 che dice: "a uno stesso soggetto o soggetti controllati o collegati non possono essere rilasciate né concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare più del 20% delle reti televisive. Entro il 31 dicembre 2003 (si, il 2003 non ho sbagliato a battere sulla tastiera) i programmi trasmessi dalle emittenti eccedenti dovranno essere mandati in onda via satellite o via cavo.
Prodi che fa? Nel frattempo non ho visto nulla e Rete 4 trasmette ancora sull'etere nonostante la scadenza sia passata da 4 anni.
Voto:0
-Conflitto di interessi: sono 15 anni che la sinistra ci prende in giro promettendoci una legge che regoli il conflitto di interessi, ormai chi ci crede più?
Voto: 0 spaccato
Sicuramente mi sto scordando qualche altro punto, ma il giudizio complessivo sul governo Prodi, come già detto in precedenza, è assolutamente negativo.
La brutta notizia è che anche il giudizio sul governo Berlusconi fu nettamente negativo.
Che fare? In altri paesi più seri i due settantenni sarebbero già a casa a godersi la pensione, invece in Italia ci toccherà sorbirceli per chissà quanti altri anni.
Pessimismo e fastidio.
La riforma del Welfare è buona, ma se si cedesse alle pressioni dei comunisti il mio giudizio verrebbe rivisto in negativo.
Voto: 7
-Riforme Istituzionali: la legge elettorale vigente, il Calderolum, è pessima, ma invece che tornare al maggioritario, votato a larghissima maggioranza dagli italiani con un referendum, sembra che Berlusconi e Veltroni vogliano tornare al proporzionale e agli inciuci della prima repubblica.
Si profila un modello alla tedesca con sbarramento da decidere, in cui potrebbero trovare spazio gli ex-democristiani con un piede a destra e uno a sinistra, ma sempre al governo!
In Italia una legge elettorale che funziona c'è già, ma nessuno sembra accorgersene: quella che serve ad eleggere i sindaci.
Chissà perché nessuno la prende in considerazione per il governo nazionale.
Le vere riforme, utili per dare efficienza alla politica e per diminuirne i costi, sembrano messe da parte.
Quando mai arriveremo all'abolizione del Senato, delle Provincie, degli enti inutili ed anzi dannosi perché moltiplicano la burocrazia?
Spero presto anche se ne dubito molto poiché nessuno rinuncia facilmente alle proprie poltrone!
Intanto Prodi è stato già messo da parte a favore di Veltroni ed il governo vacilla ogni giorno di più.
Voto: 4
-DICO: che fine ha fatto questa legge? Nessuno lo sa, ma penso che i Papisti ed i Teocon facciano il bello ed il cattivo tempo a destra come a sinistra.
Prodi che fa?
Voto: 4
-Assetto Radio-Televisivo: sembra che Gentiloni abbia già scritto una legge che superi quell' obrobrio firmato da Gasparri, ma scritto da Confalonieri, durante il governo Berlusconi.
C'è una sentenza della Corte Costituzionale del 20 novembre 2002 che dice: "a uno stesso soggetto o soggetti controllati o collegati non possono essere rilasciate né concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare più del 20% delle reti televisive. Entro il 31 dicembre 2003 (si, il 2003 non ho sbagliato a battere sulla tastiera) i programmi trasmessi dalle emittenti eccedenti dovranno essere mandati in onda via satellite o via cavo.
Prodi che fa? Nel frattempo non ho visto nulla e Rete 4 trasmette ancora sull'etere nonostante la scadenza sia passata da 4 anni.
Voto:0
-Conflitto di interessi: sono 15 anni che la sinistra ci prende in giro promettendoci una legge che regoli il conflitto di interessi, ormai chi ci crede più?
Voto: 0 spaccato
Sicuramente mi sto scordando qualche altro punto, ma il giudizio complessivo sul governo Prodi, come già detto in precedenza, è assolutamente negativo.
La brutta notizia è che anche il giudizio sul governo Berlusconi fu nettamente negativo.
Che fare? In altri paesi più seri i due settantenni sarebbero già a casa a godersi la pensione, invece in Italia ci toccherà sorbirceli per chissà quanti altri anni.
Pessimismo e fastidio.
07 dicembre 2007
Gaspatcho Compie 1 Anno!
Oggi, 7 dicembre 2007, Gaspatcho compie il suo primo anno di vita.
E' stato un anno con molti alti e bassi, dovuti a periodi di grande ispirazione ed
altri con meno voglia di scrivere, di analizzare, di polemizzare, di condividere con i lettori del Blog i miei punti di vista.
Il risultato sono 88 post (uno ogni 4 giorni) che spero siano stati interessanti, anche se magari non tutti condivisibili, ma questo è il bello dell'eterodossia di pensiero contro l'omologazione che spesso troviamo su altri media (TV in primis).
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato nella realizzazione del Blog, Luca Conti in particolare, e tutti i lettori che hanno voluto investire parte del loro tempo nella lettura delle mie, spero non deliranti, elucubrazioni.
Grazie anche a tutti i blogger amici elencati tra i favoriti, che costituiscono le mie letture quotidiane.
Spero che rimaniate insieme a me per un altro anno, spero interessante, di Gaspatcho.
EPPI BRDEI GASPATCHO!
E' stato un anno con molti alti e bassi, dovuti a periodi di grande ispirazione ed
altri con meno voglia di scrivere, di analizzare, di polemizzare, di condividere con i lettori del Blog i miei punti di vista.
Il risultato sono 88 post (uno ogni 4 giorni) che spero siano stati interessanti, anche se magari non tutti condivisibili, ma questo è il bello dell'eterodossia di pensiero contro l'omologazione che spesso troviamo su altri media (TV in primis).
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato nella realizzazione del Blog, Luca Conti in particolare, e tutti i lettori che hanno voluto investire parte del loro tempo nella lettura delle mie, spero non deliranti, elucubrazioni.
Grazie anche a tutti i blogger amici elencati tra i favoriti, che costituiscono le mie letture quotidiane.
Spero che rimaniate insieme a me per un altro anno, spero interessante, di Gaspatcho.
EPPI BRDEI GASPATCHO!
22 novembre 2007
La Televisione in Italia.
Alla RAI non smuoverò una pianta.
Questa è una delle tante affermazioni (o meglio, bugie) dette da Berlusconi nei 13 anni in cui ha recitato nel teatrino della politica italiana.
Non sarebbe la più grave, visto che ogni governo repubblicano ha trattato la RAI come "COSA SUA", proprio per il fatto che la RAI è di proprietà del TESORO, ovvero del GOVERNO.
Il fatto che ci lascia un po' perplessi ed interdetti è che Berlsuconi possiede anche Mediaset, ovvero l'unico (o quasi) antagonista della RAI nel mercato televisivo del nostro paese.
In verità il suddetto conflitto di interessi ha sempre animato poco il popolo italiano e quindi anche il dibattito politico: sia la destra, per ovvi motivi, che la sinistra, per qualche oscura ragione, non hanno voluto, o saputo, risolvere il problema e chi osa sollevare la questione viene tacciato di faziosità o di odio verso Berlusconi.
Le intercettazioni pubblicate su "La Repubblica" fanno però venire alla luce il quadro di connivenze e di intrallazzi tra la RAI berlusconiana e la sua "rivale" Mediaset durante gli anni del governo del Cavaliere.
Si parla di "linea comune", "scambio di informazioni sui palinsesti", "accordi per rallentare il flusso di notizie in caso di dati elettorali negativi per la Casa delle Libertà", "gestione delle presenze degli esponenti politici nelle varie trasmissioni" ed anche di "condivisione della politica degli spot".
In pratica si era formato un vero e proprio "cartello" nelle mani dell'ex Presidente del Consiglio, con buona pace di coloro i quali ritengono che in un paese democratico l'informazione, soprattutto quella televisiva, debba essere libera.
Mi ripeto, ma lo scoop di Repubblica è solo la conferma di uno stato di cose che era sotto gli occhi di tutti e che tutti hanno bellamente ignorato, forse perché inebetiti o disinformati dalla propaganda televisiva e mediatica.
Adesso la gogna del Cavaliere si abbatte anche sui suoi ex(?) alleati ed infatti Fini si è adirato parecchio negli ultimi tempi, mentre fino ad oggi era sempre rimasto zitto per una chiara convenienza politica.
Sono solo curioso di vedere se finirà tutto a tarallucci e vino, come sempre, magari affermando che i finanzieri sono dei comunisti, che a parlare erano solo delle persone di poco conto o che il "capo" non può sapere tutto ciò che dicono i suoi sottoposti.
Solita storia, solita disinformazione, solita fine, solita figura da paese delle banane.
Che vuoi che ci importi, i veri problemi sono quelli che si discutono da Maria DeFilippi!
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21 novembre 2007
I Savoia Vogliono 260 Milioni di Euro!
I Savoia hanno ufficialmente richiesto allo Stato italiano il riconoscimento di danni morali per un valore complessivo di 260 milioni di euro, senza contare gli interessi, in aggiunta alla restituzione dei beni confiscati alla loro famiglia dallo Stato quando nacque la Repubblica italiana.
Bene, sono tornati ed ora presentano il conto.
Diciamo che alla vergogna non c'è mai limite:
- cosa dovrebbe chiedere a loro l'Italia per la fuga dell'8 settembre?
- cosa dovrebbe chiedergli per aver aiutato e fiancheggiato il fascismo?
- cosa dovrebbe chiedergli per aver promulgato le leggi razziali?
- cosa dovrebbe chiedere a questi indegni esseri dediti solo alla droga, allo sfruttamento della prostituzione e a fare affari con le macchinette del video-poker?
TORNATE IN PORTOGALLO, NON VI VOGLIAMO!
20 novembre 2007
Enzo Biagi su Calciopoli
A pochi giorni dalla sua morte, ho trovato una intervista di Enzo Biagi a Il Tirreno riguardante il processo di calciopoli di due estati addietro.
Siccome mi sono più volte occupato della vicenda, mi sembra giusto proporre questo stralcio significativo.
"Una sentenza pazzesca, e non perché il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perché costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome.Una sentenza pazzesca perché punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perché tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l’ex Re d’Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?".
Che Enzo abbia ancora una volta centrato l'obbiettivo?
19 novembre 2007
Berlusconi Scioglie Forza Italia!
Dopo l'ennesima spallata senza frutto e l'approvazione della seconda (pessima) finanziaria del governo Prodi, Berlusconi deve aver sbattuto anche la testa e ha deciso di avviare una iniziativa di cui in Italia si sentiva un gran bisogno: fondare un nuovo partito!
Il nome del nuovo soggetto politico sarà "Partito del Popolo della Libertà" (PdPdL, pìdìpìdìelle) e in esso si riuniranno i membri della disciolta "Forza Italia" e... nessun altro!
Già perché Fini, arrabbiatissimo con Berlusconi per la sua amichevole comparsata alla "convenscion" della "Destra" di Storace, ha detto che quella del cavaliere è solo una manovra populistica (ma và, se ne è accorto solo ora che Berlusconi è un populista?), plebiscitaria e confusa.
Giovanardi ha peccato di entusiasmo proclamando l'adesione dell'UDC al progetto del Berlusca, ma è stato subito bacchettato dal suo segretario, Cesa.
Aderisce euforico solo il segretario della DC per le autonomie, Rotondi, che aggiungerà dunque il suo voto (e magari quello dei suoi familiari) a quelli di Forza Italia nel nuovo grande partito del popolo della libertà.
Da quello che si è capito Berlusconi sarebbe anche disponibile a ridiscutere la legge elettorale sul modello tedesco, eliminando di fatto il bipolarismo e ritornando al costume, tanto caro ai democristiani, di designare il premier solo dopo le elezioni.
Insomma il Cavaliere vorrebbe rifondare la DC, tentando fortemente i diniani, che auspicano un "nuovo quadro politico" e tutti i nostalgici della "Balena Bianca".
Per questo motivo Fini è già sul chi vive, temendo che tale partito possa far rinascere un grande centro che lo releghi nuovamente ai margini della politica, nonostante tutte le svolte e tutti i rinnegamenti (compreso quello al suo padre putativo, il Duce).
Anche la Lega, che per anni ha combattuto contro la DC, ha mangiato la foglia e ha già espresso un parere negativo sulla nuova formazione berlusconiana, che ha di fatto sancito la morte della Casa delle Libertà.
I nodi stanno venendo al pettine e la tanto proclamata "unità del centrodestra" sembra naufragare sotto la spinta impetuosa dell'ego del Cavaliere, il quale, a forza di essere rimproverato dai suoi più stretti lacchè (Fini e Casini) e di sbagliare le sue previsioni su Prodi, ha perso le staffe e forse anche la testa.
Che lo si ami o che lo si odi, bisogna comunque riconoscere che Berlusconi non finisce mai di stupirci con i suoi "coup de theatre" con i quali, come un novello "deus ex machina" ci delizia ad ogni piè sospinto.
Sarà nuova gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Sperando che, nel frattempo, il centrosinistra al governo riesca finalmente a fare qualcosa di buono per l'Italia (la speranza è sempre l'ultima a morire)!
12 novembre 2007
Non è il Calcio, è Follia!
Cosa c'entra il calcio?
Questa è la domanda che mi è venuta in mente dopo aver assistito ad un giornata iniziata con un omicidio, continuata con violenze negli stadi e finita con una guerriglia nelle strade della capitale.
Ma analizziamo i fatti:
1-C'è una rissa in un autogrill fra alcuni tifosi (si parla di due macchine, quindi meno di 10 persone in tutto) della Lazio e della Juventus che si erano incontrati per puro caso nell'area di servizio vicino ad Arezzo, mentre andavano a vedere due diverse partite in due diverse città.
2-Per sedare la rissa, interviene una volante della Polizia Stradale e un poliziotto spara due colpi di cui uno uccide Gabriele Sandri, un 28enne romano molto conosciuto come DJ nelle discoteche della capitale.
3-Saputa la notizia, in tutti i campi di calcio, gli ultras mettono in atto varie forme di protesta contro la polizia e contro la Federcalcio, che ha deciso di disputare comunque la giornata di campionato.
Gli episodi più gravi si registrano a Bergamo, dove i supporters esagitati dell'Atalanta minacciano di invadere il campo di gioco e costringono prefetto ed arbitro a sospendere la partita già iniziata da una decina di minuti, e a Taranto, dove gli ultras locali invadano il campo e attaccano le forze dell'ordine lì presenti.
4-Nella serata la partita Roma-Cagliari viene rimandata, ma questo non attenua la ferocia di non ben precisati gruppi organizzati che attaccano alcune caserme della Polizia, dei Carabinieri e pure la sede del Coni.
Questa è la nuda cronaca, che richiede alcune riflessioni:
-Perché un poliziotto spara per sedare una rissa?
Mi sembra come usare un lanciafiamme per ammazzare una mosca.
-Perché la Polizia non ammette mai i suoi errori, ma si nasconde sempre dietro versioni poco plausibili, come quella data dal questore di Arezzo secondo cui il poliziotto avrebbe sparato due colpi in aria.
Strano che un colpo sparato in aria vada a centrare il collo di un ragazzo seduto nel sedile posteriore di una automobile!
Perché non si dice chiaramente che qualcuno ha sbagliato e quel qualcuno dovrà rispondere dei suoi errori davanti ad un tribunale, come ogni comune cittadino?
-Per quale motivo, un fatto accaduto a grande distanza da ogni stadio ed in cui il tifo c'entra solo marginalmente, dovrebbe far sospendere il campionato di calcio?
Ricordo che il Calcio dovrebbe essere uno spettacolo a cui la gente assiste nei giorni festivi per puro intrattenimento e lo stadio dovrebbe essere il teatro in cui va in scena lo spettacolo e non un luogo dove sfogare violentemente le proprie smanie represse.
Però questi gruppi di tifo organizzato, politicizzati e violenti, hanno deciso di fare degli stadi il luogo in cui esprimere la loro rabbia contro il Sistema.
Sistema personificato dalle migliaia di poliziotti che vengono schierati ogni domenica per reprimere i repressi.
-Il calcio è dunque solo un pretesto per assembrarsi, fare gruppo, e andare a malmenare i propri simili o i tutori dell'ordine.
Anzi non serve più neanche uno stadio o una partita, come hanno dimostrato i fatti accaduti ieri sera a Roma.
In definitiva c'è un chiaro disagio che trova nel Calcio il suo catalizzatore.
Sarebbe ora di studiare seriamente il fenomeno e non di inventarsi delle misure estemporanee come i tornelli o i biglietti pseudo-personalizzati.
I mezzi ci sarebbero, come ci insegna l'Inghilterra, manca solo una seria volontà.
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21 ottobre 2007
Incredibile!!!
Raikkonen ha vinto, in pochi avrebbero scommesso su di lui ma il finlandese ha conquistato il titolo mondiale 2007 con un solo punto di vantaggio sui suoi rivali Hamilton e Alonso.
Lo ha fatto al termine di una gara bellissima, in cui Hamilton avrebbe dovuto solo amministrare il suo cospicuo vantaggio e che invece ha gettato alle ortiche un po' per superbia, un po' per sfortuna e un po' per la voglia di non farsi battere dal suo più acerrimo nemico, il compagno di squadra Fernando Alonso.
Così alle prime curve Hamilton è stato superato da Raikkonen e Alonso, ha perso la testa ed è uscito di strada.
In seguito ha avuto problemi tecnici e, mentre le Ferrari hanno lasciato il vuoto alle loro spalle ed i tecnici McLaren sono andati in bambola (sbagliando clamorosamente strategia), ha dovuto arrendersi e lasciare il titolo iridato al ferrarista finlandese.
Sembra una giustizia divina, dopo le polemiche infinite sulla Spy Story e dopo il titolo costruttori aggiudicato a tavolino.
Un saluto va al grande Ron Dennis per aver gestito al meglio (ROTFL) la situazione interna al suo team e per questo non possiamo che omaggiarlo con un solenne:
PROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTTTTTTTTTTTT!
Ciao Ron, alla prossima!!
FORZA FERRARI!
^____________*
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16 ottobre 2007
29 settembre 2007
Calcio e Politica
Credevate che solo Berlusconi avesse legato il calcio con la politica?
Ebbene vi sbagliate!
Ecco la risposta al cavaliere, direttamente dalla rossa Emilia-Romagna, from downtown Ravenna, ladieeeeeeeeeees and gentlemennnnnnnn, gli INTERISTI-LENINISTI!!!
I compagni di Ravenna sono uniti nella lotta proletaria contro la politica liberal-populista di Berlusconi e dalla fede nerazzurra contro i borghesi cugini rossoneri dell'altra sponda dei navigli.
I loro profeti sono Lenin, Mao e Massimo Moratti, non si sa in quale ordine ed in quale veste.
I loro idoli sono Che Guevara e Zlatan Ibrahimovic.
La loro lotta mira alla dittatura del proletariato ed alla vittoria della Champions League che sfugge ai nerazzurri dai tempi di Gigliola Cinquetti a Sanremo.
Vamos adelante companeros, o victoria o muerte!
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27 settembre 2007
Gli Yankees sono ai Play-offs!
Vincendo 12-4 contro i modesti Tampa Bay Devil Rays, i New York Yankees hanno raggiunto per la 13a volta consecutiva la post-season delle Major Leagues.
Sembrerebbe una cosa scontata vista la striscia e visto il pay-roll della franchigia newyorchese (di gran lunga il più alto delle majors, oltre 200 milioni di $), ma non lo è affatto se si considera che a maggio la squadra era molto al di sotto del 50% di vittorie, percentuale raggiunta solo il 7 di luglio, ed era molto dietro a Seattle e Detroit nella corsa alla Wild Card dell'American League.
Dopo l'All Star Game, il vento è cambiato radicalmente ed i bombers hanno centrato alcuni filotti di vittorie molto importanti, che li hanno riportati in corsa per il Pennant della East Division, anche se ai Red Sox basta vincere 2 delle ultime 4 gare per portarsi a casa il titolo divisionale.
Ma cosa è successo agli Yankees?
Il lineup ha giocato molto bene per tutta la stagione con uno strepitoso A-Rod (Alex Rodriguez) che sta disputando la sua miglior stagione in maglia pinstripes, guidando la lega per fuoricampo, 53, e RBI, 151.
Anche Jorge Posada, in scadenza di contratto, sta giocando alla grande sia in difesa, e questo l'ha sempre fatto, sia in attacco, dove sta battendo con una percentuale di .336 (in carriera ha solo un .277) con ben 20 fuoricampo e 89 RBI.
In generale gli Yankees sono la miglior squadra delle majors in battuta per media (.289), primi per RBI (897) e sono quarti per fuoricampo (189).
Se l'attacco è formidabile, il monte di lancio è stato il vero problema cronico della squadra.
Le uniche certezze sono venute da Wang, vincitore anche dell'ultima partita e serio pretendente al Cy Young award dell'American League, che ha collezionato ben 19W contro sole 7L con una media ERA di 3.70 in 199.1 innings.
Dietro di lui c'è il figliol prodigo Andy Pettitte, tornato a New York dopo 3 stagioni nel Texas con gli Houston Astros.
Pettitte ha raccolto 14W e 9L con una ERA di 3.91 in 210 innings lanciati, garantendo quindi una certa affidabilità lungo tutto l'arco della stagione.
Dietro di loro però c'è stato il vuoto:
-Mussina ha giocato la più brutta stagione della sua carriera, riabilitandosi solo nel finale dopo che Torre l'ha lasciato più volte in panchina preferendogli altri lanciatori meno esperti ma più in forma.
Il "Musso" ha ottenuto 11W e 10L con una ERA che è stata per tutto l'anno sopra il 5 lanciando per soli 147 innings.
Nessun altro pitcher della rotazione ha lanciato più di 100 innings e questo è indicativo di una certa pochezza del reparto.
-Roger "The Rocket" Clemens, tornato anche lui dopo la parentesi a Houston, ha ormai 45 anni e parecchi problemi fisici e nei suoi 99 innings sul monte ha ottenuto 6W e 6L con una ERA di 4.18.
-Il resto è tragedia: Pavano, perennemente infortunato, ha lanciato solo 11 innings, Igawa, la risposta degli Yankees a Matsuzaka, ha fatto piangere e nelle sue 12 partenze ha ottenuto solo 2W e 3L con una ERA di 6.25, veramente pessimo.
Torre ha dovuto quindi affidarsi ai dei rookies, ma solo Huges ha risposto decentemente alle attese, mentre i vari Karstens, DeSalvo, Clippard, hanno contribuito solo ad alimentare la colonna delle sconfitte (tutti con ERA sopra il 6).
Da tenere d'occhio Rasner e Kennedy, che però hanno giocato troppo poco per avere statistiche attendibili.
Il bullpen non è sicuramente un punto di forza, infatti l'unica sicurezza rimane "Mr. Automatic", Mariano Rivera, che ha ottenuto 30 salvezze su 33 tentativi (ERA 2.86), mentre i middle pitchers (Villone, Farnsworth, Vizcaino, Bruney, Proctor) sono piuttosto mediocri.
Da tenere d'occhio il rookie Chamberlain che ha lanciato 22 innings con una ERA di 0.40!.
Questo è il passato, ma ora, raggiunti i play-offs, che possibilità abbiamo di andare avanti nella post-season?
Secondo i saggi del gioco , nei play-offs conta soprattutto il monte di lancio e da questo punto di vista siamo sfavoriti contro tutte le altre squadre che potremmo incontrare.
Al primo turno, venendo dalla Wild Card, incontreremo la squadra con il miglior record tra i Cleveland Indians (94-64) e i Los Angeles Angels (92-67), quindi molto probabilmente sfideremo gli Indians.
Con loro siamo 6-0 nelle partite di regular season con 49 punti segnati e soli 17 subiti. Sembrerebbe un turno semplice per gli Yankees, ma in una serie al meglio delle 5 partite ci troveremo di fronte almeno due volte i loro assi CC Sabathia e Carmona e nella battaglia sul monte gli Indians partirebbero sicuramente favoriti.
Se gli Indians giocassero le ultime partite a perdere, ci spetteranno gli Angels, con cui siamo 3-6 in regular season e che, nelle ultime stagioni, sono stati una bestia nera per i bombers.
Onestamente spero di non doverli affrontare almeno al primo turno!
Infine ci sono i Red Sox, contro cui non possiamo giocare la prima serie, ma che potremmo ritrovarci di fronte per l'ennesima volta nel Championship.
Con Boston siamo 10-8 in stagione, ma i Red Sox hanno di gran lunga il miglior reparto di lanciatori della lega e in una serie di 7 partite consecutive potrebbero far valere la loro forza sul monte.
Insomma la chiave per il successo degli Yankees passa per il lineup e soprattutto nel rendimento del giocatore migliore: Alex Rodriguez.
Il nostro 3a base ha sempre dei numeri stratosferici in stagione regolare, ma nei precedenti play-offs ha messo a segno veramente pochi punti, venendo sonoramente fischiato anche dal pubblico dello Yankee Stadium.
Se Rodriguez dovesse sbloccarsi, e tutto il lineup continuasse sui suoi livelli, potremmo ambire alle World Series, altrimenti potremmo rischiare l'ennesima brutta figura.
Fondamentali saranno anche le prove di Mussina e Clemens, che dovrebbero essere i numeri 3 e 4 della rotazione dopo gli insostituibili Wang e Pettitte.
Torre sicuramente punterà sull'eperienza, ma negli ultimi anni ha sempre perso la scomessa, quindi non escludo di vedere all'opera Hughes o qualche altra sorpresa (magari Kennedy)!
Non ci resta dunque che aspettare la fine della stagione regolare e poi goderci (speriamo che Sky si svegli almeno per i play-offs) questa nuova post-season delle majors.
GO YANKEES!!
20 settembre 2007
La Nascita dello Stato Laico.
Cade oggi, 20 settembre, il 137esimo anniversario della famosa "breccia di Porta Pia" attraverso la quale passarono due reparti di bersaglieri agli ordini del generale Cadorna, occupando la città di Roma e ponendo fine al dominio temporale del Papa.
Un dominio iniziato ai tempi di Papa Gregorio Magno, che alla fine del VI secolo accentrò sotto il suo comando tutti i domini ecclesiastici, e terminato proprio nel 1870, allorquando sul soglio pontificio sedeva il mio concittadino (di Senigallia) Giovanni Maria Mastai Ferretti, meglio conosciuto come papa Pio IX.
Pio IX fu restio fino all'ultimo a cedere il proprio potere e si trincerò dietro i fucili francesi per difendersi dalle truppe del neonato stato italiano.
Solo la debolezza francese, dovuta alla cocente sconfitta patita contro i prussiani nella battaglia di Sedan, permise a Vittorio Emanuele II di ordinare l'attacco finale contro l'Urbe.
La conquista di Roma segnò l'inizio dello Stato Laico come oggi lo conosciamo, quello Stato che dal 1948 afferma: "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di RELIGIONE, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Il 20 settembre rappresenta dunque un giorno importante nella formazione della nostra nazione e dovrebbe essere ricordato in maniera più solenne.
Alla Camera c'è pure un disegno di legge per istituire una festa nazionale il giorno 20 settembre.
Nel frattempo il Partito Radicale, i Radicali Italiani e l’Associazione Coscioni promuovono una manifestazione con fiaccolata fino a Campo dè Fiori contro tutti i fondamentalismi; per ricordare, come ogni anno, la fine del potere temporale dello Stato Pontificio sulla città di Roma e celebrare la libertà di religione contro la religione di Stato e dei privilegi.
Se siete a Roma, fateci una capatina!
Un dominio iniziato ai tempi di Papa Gregorio Magno, che alla fine del VI secolo accentrò sotto il suo comando tutti i domini ecclesiastici, e terminato proprio nel 1870, allorquando sul soglio pontificio sedeva il mio concittadino (di Senigallia) Giovanni Maria Mastai Ferretti, meglio conosciuto come papa Pio IX.
Pio IX fu restio fino all'ultimo a cedere il proprio potere e si trincerò dietro i fucili francesi per difendersi dalle truppe del neonato stato italiano.
Solo la debolezza francese, dovuta alla cocente sconfitta patita contro i prussiani nella battaglia di Sedan, permise a Vittorio Emanuele II di ordinare l'attacco finale contro l'Urbe.
La conquista di Roma segnò l'inizio dello Stato Laico come oggi lo conosciamo, quello Stato che dal 1948 afferma: "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di RELIGIONE, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Il 20 settembre rappresenta dunque un giorno importante nella formazione della nostra nazione e dovrebbe essere ricordato in maniera più solenne.
Alla Camera c'è pure un disegno di legge per istituire una festa nazionale il giorno 20 settembre.
Nel frattempo il Partito Radicale, i Radicali Italiani e l’Associazione Coscioni promuovono una manifestazione con fiaccolata fino a Campo dè Fiori contro tutti i fondamentalismi; per ricordare, come ogni anno, la fine del potere temporale dello Stato Pontificio sulla città di Roma e celebrare la libertà di religione contro la religione di Stato e dei privilegi.
Se siete a Roma, fateci una capatina!
06 settembre 2007
L'Alitalia Affonda!
Non ci voleva un genio per capire che l'asta iniziata dal governo nella scorsa estate per la vendita dell'Alitalia sarebbe stata un fallimento a causa delle troppe condizioni poste dal venditore e della mancanza, tra i contendenti, delle società che avrebbero più interesse ad acquistare la nostra compagnia di bandiera, Air France e Lufthansa su tutte.
E' chiaro che il governo avrebbe voluto vendere a una di queste compagnie ed è altresì chiaro che è impossibile rendere profittevole la nostra azienda senza portare avanti una seria ristrutturazione ed un robusto taglio al personale.
Il governo pensava di ottenere capra e cavoli, ma i potenziali compratori non erano certo degli idioti o dei benefattori e quindi siamo da capo.
Nessuno ha comprato l'Alitalia, si è sprecato un altro anno, ed oggi si riparla di un aumento di capitale che altro non è se un finanziamento dello Stato che rimpingui le casse della compagnia di bandiera.
L'entità di questo aumento dovrebbe essere di almeno 500 MILIONI DI EURO, dato che la compagnia perde almeno 1 MILIONE DI EURO AL GIORNO per 365 giorni all'anno (366 nei bisestili).
Il finanziamento dell'aumento di capitale dovrebbe essere fatto già nella prossima finanziaria e fa parte del PIANO DI SOPRAVVIVENZA formulato dal CdA della società solo pochi giorni addietro.
Il piano industriale continua sulla falsariga dei precedenti, cioè chiede soldi allo Stato e quindi ai contribuenti, ma contiene finalmente delle proposte che vanno nella giusta direzione:
a-Snellimento degli organici (almeno 1.000 su 17.000) e modifica delle regole di impiego del personale.
b-Abbandono dell'HUB di Malpensa e accentramento delle attività sullo scalo di Roma Fiumicino.
c-Riduzione della flotta e abbandono delle tratte meno redditizie.
Questi tre punti sembrano veramente essenziali per ridurre i costi aziendali e per cercare di riportare in attivo (o perlomeno di ridurre il passivo) i conti dell'Alitalia.
Se questo piano fosse approvato, ma già i sindacati, gli amministratori del Nord, e molti altri soggetti sono già sul piede di battaglia, l'Alitalia diventerebbe un boccone più appetibile per gli eventuali acquirenti stranieri e non ci sarebbe più bisogno di sprecare i soldi delle tasse per ripianare i buchi nel suo bilancio.
Dobbiamo tutti comprendere che l'Alitalia è come una nave che sta affondando: si può continuare a pompare l'acqua fuori dalle falle (con le ricapitalizzazioni) oppure si può invertire la rotta e tornare al porto per fare delle riparazioni strutturali.
Nella prima ipotesi, non si potrà andare avanti in eterno, visto anche il pessimo stato dei conti pubblici italiani, e l'ipotesi di un fallimento sarebbe sempre più vicina.
La seconda soluzione sembra più intelligente e consona alle leggi di mercato, ma in Italia non sempre (anzi quasi mai) si fanno le cose più intelligenti.
29 agosto 2007
Amanti dell'arte, in edicola di corsa!!!
Oggi, 29 agosto, è uscito insieme al Sole 24 Ore un bellissimo volume (grandezza almeno 20*30 cm) con la storia degli artisti della corte di Lorenzo il Magnifico.
Ci sono delle bellissime tavole con i dipinti e le opere più significative di diversi artisti tra cui Botticelli!
La qualità della carta e delle stampe sembra ottima e considerando che con solo UN EURO (1) vi portate a casa giornale+volume, mi sembra proprio un ottimo affare.
Scusate la pubblicità, ma in questo caso mi sembra dovuta.
Il Sole stavolta non ha tirato una Sola!
Ci sono delle bellissime tavole con i dipinti e le opere più significative di diversi artisti tra cui Botticelli!
La qualità della carta e delle stampe sembra ottima e considerando che con solo UN EURO (1) vi portate a casa giornale+volume, mi sembra proprio un ottimo affare.
Scusate la pubblicità, ma in questo caso mi sembra dovuta.
Il Sole stavolta non ha tirato una Sola!
25 agosto 2007
Fede e Conoscenza
Alcune recenti discussioni ed un dibattito aperto su Popinga, mi hanno fatto molto riflettere su cosa sia la "Conoscenza" e quale rapporto abbia con la "Fede", intesa non nel senso religioso, ma come fiducia che noi abbiamo nel nostro interlocutore.
Ai tempi della scuola, gli insegnanti cercavano di spiegarci molte cose in maniera ragionata e cercando di farci "capire" i ragionamenti usando dei linguaggi di cui eravamo a conoscenza (la matematica ad esempio).
Questo funziona solo in determinate situazioni (tipo la scuola) in cui tutte le persone hanno le medesime conoscenze e gli stessi strumenti da adoperare.
Nella società il fenomeno è molto più complesso: non tutti hanno frequentato le stesse scuole; persone di età diverse hanno conoscenze diverse e, più in generale, non tutte le persone conoscono linguaggi adeguati per potersi comunicare ciò che sanno.
In definitiva, noi crediamo a molte cose che ci vengono dette per "fede" nell'interlocutore, più che per reale comprensione dell'oggetto in discussione.
Mi vengono in mente alcuni esempi concreti per spiegare meglio il ragionamento:
Un mio collega di lavoro un giorno ha tentato di convincermi che in un METRO QUADRO stanno 100 METRI LINEARI.
Io ho tentato di spiegargli che è una cosa assurda perché sono due unità di misura incommensurabili, che non possono essere sommate, moltiplicate o divise.
Quante mele stanno in una pera?
Non si può dirlo se non si usano unità di misura commensurabili come il Kg o il metro cubo.
In realtà lui mi ha dimostrato empiricamente la sua verità prendendo il suo metro da lavoro (largo esattamente 1 cm) che entrava esattamente 100 volte in un metro quadrato.
A quel punto io ero disarmato, non avevo alcun modo per spiegargli l'assurdità della sua affermazione perché lui riteneva che il suo METRO (lungo 1 metro e largo 1 centimetro) fosse IL METRO!
Potevo parlargli di dimensioni spaziali? Potevo fargli una dimostrazione matematica di cui non ho neanche io le conoscenze necessarie e che per lui ha lo stesso significato dei caratteri geroglifici?
Serviva solo la fede, ma lui in me non l'aveva e quindi alla fine gli ho dato ragione e lui è ancora convinto di avermi dato un grande insegnamento.
La stessa cosa potrei dire di me stesso di fronte all'equazione più famosa del mondo:
E=m*c2
Io ci credo perché ho fede nei miei professori che hanno tentato di spiegarmela in maniera logica, convincendomi della sua validità, ma, non avendo io i mezzi e le conoscenze matematiche per capire il linguaggio delle dimostrazioni, posso solo fare questo atto di fede.
Se qualcuno tentasse di dimostrare che è falsa io non avrei strumenti per controbattere.
A questo livello la matematica diventa anche per me come i caratteri geroglifici: incomprensibile.
A chi non è mai capitato di dover risolvere un esercizio matematico con un proprio figlio o un nipote?
A me è successo con la mia nipotina che frequentava le elementari.
Eravamo alle prese con un problema di geometria e si doveva calcolare l'apotema di un esagono.
Abbiamo calcolato il lato dell'esagono e a questo punto mia nipote mi chiede: zio qual'è il "numero magico" dell'esagono?
Io ho avuto un momento di perplessità e le ho chiesto:
-cos'è il numero magico?
Le mi ha guardato come un ignorante e mi ha spiegato che per trovare l'apotema dell'esagono bisogna moltiplicare il lato per il "numero magico", ma che lei non se lo ricordava.
Colpito nell'orgoglio ho tirato fuori tutte le mie conoscenze geometriche spiegandole che un esagono può essere diviso in sei triangoli equilateri e quindi l'apotema dell'esagono non è altro che l'altezza di uno di questi, ovvero un cateto di metà dei suddetti triangoli (è più facile da disegnare che da spiegare).
Insomma il numero magico è: (radice quadrata di 3)/2.
Lei mi guarda sbigottita e mi domanda:
-Zio, cos'è una radice quadrata?
Ho cercato di spiegarglielo in maniera semplice, ma lei, beffarda, mi ha chiesto:
-ok, ma quanto fa (radice quadrata di 3)/2?
Io non avevo a portata di mano una calcolatrice e le ho detto:
-più o meno 0,85, fidati.
E lei:
-va bene zio, quando torno a casa cerco il "numero magico" sul libro.
In quel momento ho seriamente pensato di avere studiato 20 anni invano poiché tutte le mie conoscenze non riuscivano a far risolvere un problema ad una bambina di neanche 10 anni!
La stessa cosa si può dire riguardo alla spiegazione di Andrea Scaloni su Popinga che ho linkato all'inizio di questo post.
Andrea cerca di spiegarci che le antenne trasmettitrici dei cellulari sono innocue per l'uomo mentre è molto più dannosa l'esposizione ai campi magnetici emessi dai cellulari stessi.
Io gli credo perché lo conosco e penso sia un bravo e competente ingegnere (che, tra l'altro, lavora proprio in questo campo), ma sono necessariamente costretto a fare un atto di fede in lui dato che le mie conoscenze non sono sufficienti a comprendere in maniera esaustiva la sua spiegazione.
Il livello matematico richiesto è troppo elevato rispetto alle mie conoscenze e quindi è come se Andrea parlasse in una lingua di cui io capisco solo poche parole.
Esattamente la stessa cosa che succedeva a me con il mio collega di lavoro o con mia nipote.
Se io avessi sentito un'altra persona affermare conclusioni opposte a quelle riportate da Andrea, avrei potuto ribattere ai suoi argomenti come il mio collega fece a suo tempo con me e probabilmente Andrea non sarebbe riuscito a farmi cambiare idea.
Questo è quello che succede con la conoscenza "per sentito dire": uno si affida ad un concetto espresso da una persona di cui ha particolare fiducia e solo una persona ancora più "fidata" può convincerlo del contrario, non avendo altri mezzi o linguaggi idonei a capire realmente il problema.
Se il dottor Di Bella mi dice che con il suo metodo si sconfigge il cancro, io mi affido a lui se ho fiducia nella sua persona più che in quella del dottor Veronesi che lo definisce "un ciarlatano".
In realtà io non so come si cura in cancro, non ho fatto un corso di biologia molecolare, e quindi non ho alcuno strumento di decisione, tranne la fede nell'uno o nell'altro.
E' anche difficile distinguere ciò che noi CONOSCIAMO da ciò che noi CREDIAMO di conoscere, visto che nel nostro subconscio sono quasi la stessa cosa.
Di 2+2=4 sono sicuro, a E=mc2 credo un po' come un cristiano crede in Dio.
Entrambi non possiamo dimostrare la validità della nostra conoscenza.
E magari pur conoscendo la dimostrazione potremmo non avere un linguaggio adeguato per trasmetterla a chi ci sta di fronte!
Ai tempi della scuola, gli insegnanti cercavano di spiegarci molte cose in maniera ragionata e cercando di farci "capire" i ragionamenti usando dei linguaggi di cui eravamo a conoscenza (la matematica ad esempio).
Questo funziona solo in determinate situazioni (tipo la scuola) in cui tutte le persone hanno le medesime conoscenze e gli stessi strumenti da adoperare.
Nella società il fenomeno è molto più complesso: non tutti hanno frequentato le stesse scuole; persone di età diverse hanno conoscenze diverse e, più in generale, non tutte le persone conoscono linguaggi adeguati per potersi comunicare ciò che sanno.
In definitiva, noi crediamo a molte cose che ci vengono dette per "fede" nell'interlocutore, più che per reale comprensione dell'oggetto in discussione.
Mi vengono in mente alcuni esempi concreti per spiegare meglio il ragionamento:
Un mio collega di lavoro un giorno ha tentato di convincermi che in un METRO QUADRO stanno 100 METRI LINEARI.
Io ho tentato di spiegargli che è una cosa assurda perché sono due unità di misura incommensurabili, che non possono essere sommate, moltiplicate o divise.
Quante mele stanno in una pera?
Non si può dirlo se non si usano unità di misura commensurabili come il Kg o il metro cubo.
In realtà lui mi ha dimostrato empiricamente la sua verità prendendo il suo metro da lavoro (largo esattamente 1 cm) che entrava esattamente 100 volte in un metro quadrato.
A quel punto io ero disarmato, non avevo alcun modo per spiegargli l'assurdità della sua affermazione perché lui riteneva che il suo METRO (lungo 1 metro e largo 1 centimetro) fosse IL METRO!
Potevo parlargli di dimensioni spaziali? Potevo fargli una dimostrazione matematica di cui non ho neanche io le conoscenze necessarie e che per lui ha lo stesso significato dei caratteri geroglifici?
Serviva solo la fede, ma lui in me non l'aveva e quindi alla fine gli ho dato ragione e lui è ancora convinto di avermi dato un grande insegnamento.
La stessa cosa potrei dire di me stesso di fronte all'equazione più famosa del mondo:
E=m*c2
Io ci credo perché ho fede nei miei professori che hanno tentato di spiegarmela in maniera logica, convincendomi della sua validità, ma, non avendo io i mezzi e le conoscenze matematiche per capire il linguaggio delle dimostrazioni, posso solo fare questo atto di fede.
Se qualcuno tentasse di dimostrare che è falsa io non avrei strumenti per controbattere.
A questo livello la matematica diventa anche per me come i caratteri geroglifici: incomprensibile.
A chi non è mai capitato di dover risolvere un esercizio matematico con un proprio figlio o un nipote?
A me è successo con la mia nipotina che frequentava le elementari.
Eravamo alle prese con un problema di geometria e si doveva calcolare l'apotema di un esagono.
Abbiamo calcolato il lato dell'esagono e a questo punto mia nipote mi chiede: zio qual'è il "numero magico" dell'esagono?
Io ho avuto un momento di perplessità e le ho chiesto:
-cos'è il numero magico?
Le mi ha guardato come un ignorante e mi ha spiegato che per trovare l'apotema dell'esagono bisogna moltiplicare il lato per il "numero magico", ma che lei non se lo ricordava.
Colpito nell'orgoglio ho tirato fuori tutte le mie conoscenze geometriche spiegandole che un esagono può essere diviso in sei triangoli equilateri e quindi l'apotema dell'esagono non è altro che l'altezza di uno di questi, ovvero un cateto di metà dei suddetti triangoli (è più facile da disegnare che da spiegare).
Insomma il numero magico è: (radice quadrata di 3)/2.
Lei mi guarda sbigottita e mi domanda:
-Zio, cos'è una radice quadrata?
Ho cercato di spiegarglielo in maniera semplice, ma lei, beffarda, mi ha chiesto:
-ok, ma quanto fa (radice quadrata di 3)/2?
Io non avevo a portata di mano una calcolatrice e le ho detto:
-più o meno 0,85, fidati.
E lei:
-va bene zio, quando torno a casa cerco il "numero magico" sul libro.
In quel momento ho seriamente pensato di avere studiato 20 anni invano poiché tutte le mie conoscenze non riuscivano a far risolvere un problema ad una bambina di neanche 10 anni!
La stessa cosa si può dire riguardo alla spiegazione di Andrea Scaloni su Popinga che ho linkato all'inizio di questo post.
Andrea cerca di spiegarci che le antenne trasmettitrici dei cellulari sono innocue per l'uomo mentre è molto più dannosa l'esposizione ai campi magnetici emessi dai cellulari stessi.
Io gli credo perché lo conosco e penso sia un bravo e competente ingegnere (che, tra l'altro, lavora proprio in questo campo), ma sono necessariamente costretto a fare un atto di fede in lui dato che le mie conoscenze non sono sufficienti a comprendere in maniera esaustiva la sua spiegazione.
Il livello matematico richiesto è troppo elevato rispetto alle mie conoscenze e quindi è come se Andrea parlasse in una lingua di cui io capisco solo poche parole.
Esattamente la stessa cosa che succedeva a me con il mio collega di lavoro o con mia nipote.
Se io avessi sentito un'altra persona affermare conclusioni opposte a quelle riportate da Andrea, avrei potuto ribattere ai suoi argomenti come il mio collega fece a suo tempo con me e probabilmente Andrea non sarebbe riuscito a farmi cambiare idea.
Questo è quello che succede con la conoscenza "per sentito dire": uno si affida ad un concetto espresso da una persona di cui ha particolare fiducia e solo una persona ancora più "fidata" può convincerlo del contrario, non avendo altri mezzi o linguaggi idonei a capire realmente il problema.
Se il dottor Di Bella mi dice che con il suo metodo si sconfigge il cancro, io mi affido a lui se ho fiducia nella sua persona più che in quella del dottor Veronesi che lo definisce "un ciarlatano".
In realtà io non so come si cura in cancro, non ho fatto un corso di biologia molecolare, e quindi non ho alcuno strumento di decisione, tranne la fede nell'uno o nell'altro.
E' anche difficile distinguere ciò che noi CONOSCIAMO da ciò che noi CREDIAMO di conoscere, visto che nel nostro subconscio sono quasi la stessa cosa.
Di 2+2=4 sono sicuro, a E=mc2 credo un po' come un cristiano crede in Dio.
Entrambi non possiamo dimostrare la validità della nostra conoscenza.
E magari pur conoscendo la dimostrazione potremmo non avere un linguaggio adeguato per trasmetterla a chi ci sta di fronte!
30 luglio 2007
Una Cosa Normale?
Discutendo amabilmente sui massimi sistemi, insieme ad alcuni amici tra cui molti frequentatori di Popinga, è emerso un tema che mi ha lasciato allibito mentre a tutti gli altri è sembrato talmente normale da farmi sembrare un ingenuo.
Si parlava delle paghe dei politici e del fatto che alcuni partiti (o forse tutti, ma non ne sono certo) costringano gli eletti nelle loro fila a versare il 25% del loro stipendio al partito stesso, in una sorta di finanziamento occulto della politica da parte dello Stato.
A me sembra un fatto abbastanza grave, dato che le paghe emesse dallo Stato ai politici dovrebbero servire come compenso ai politici stessi, per la loro attività svolta al servizio della Pubblica Amministrazione e non come finanziamento ai loro partiti di provenienza.
Qualcuno mi ha fatto notare che questa prassi è normalissima e che io non posso sindacare sulle regole interne di associazioni come i partiti politici, ma, secondo me, questo comportamento è fortemente discutibile e forse neanche tanto lecito.
E’ discutibile perché i finanziamenti pubblici ai partiti sono determinati tramite leggi dello Stato e questa modalità non è di certo prevista (almeno se il versamento è obbligatorio).
Il fatto che il 25% di tutte le paghe emesse dallo Stato vada ai partiti determina conseguenze aberranti come il fatto che le cariche pubbliche aumentino esponenzialmente.
Non lamentiamoci se aumenta il numero delle province, dei vari assessorati, dei membri dei vari consigli regionali, provinciali, comunali, ecc…
E’ chiaro che se per ogni posto in più i partiti si mangiano il 25% dei soldi statali, ci sarà una assoluta convergenza bipartisan per fare accrescere il numero delle poltrone!
Altro che abolizione delle province!
Inoltre il fatto che in certi partiti sia obbligatorio, mi fa sorgere il dubbio che questa prassi non sia legale, e se c’è qualche esperto di diritto che possa chiarire i risvolti legali della faccenda si faccia assolutamente avanti e prenda la parola!
Insomma se per voi questa prassi è normale, per me non lo è affatto, ma vorrei sentire altri pareri su questo argomento
Si parlava delle paghe dei politici e del fatto che alcuni partiti (o forse tutti, ma non ne sono certo) costringano gli eletti nelle loro fila a versare il 25% del loro stipendio al partito stesso, in una sorta di finanziamento occulto della politica da parte dello Stato.
A me sembra un fatto abbastanza grave, dato che le paghe emesse dallo Stato ai politici dovrebbero servire come compenso ai politici stessi, per la loro attività svolta al servizio della Pubblica Amministrazione e non come finanziamento ai loro partiti di provenienza.
Qualcuno mi ha fatto notare che questa prassi è normalissima e che io non posso sindacare sulle regole interne di associazioni come i partiti politici, ma, secondo me, questo comportamento è fortemente discutibile e forse neanche tanto lecito.
E’ discutibile perché i finanziamenti pubblici ai partiti sono determinati tramite leggi dello Stato e questa modalità non è di certo prevista (almeno se il versamento è obbligatorio).
Il fatto che il 25% di tutte le paghe emesse dallo Stato vada ai partiti determina conseguenze aberranti come il fatto che le cariche pubbliche aumentino esponenzialmente.
Non lamentiamoci se aumenta il numero delle province, dei vari assessorati, dei membri dei vari consigli regionali, provinciali, comunali, ecc…
E’ chiaro che se per ogni posto in più i partiti si mangiano il 25% dei soldi statali, ci sarà una assoluta convergenza bipartisan per fare accrescere il numero delle poltrone!
Altro che abolizione delle province!
Inoltre il fatto che in certi partiti sia obbligatorio, mi fa sorgere il dubbio che questa prassi non sia legale, e se c’è qualche esperto di diritto che possa chiarire i risvolti legali della faccenda si faccia assolutamente avanti e prenda la parola!
Insomma se per voi questa prassi è normale, per me non lo è affatto, ma vorrei sentire altri pareri su questo argomento
27 luglio 2007
Coma Virtuale!
Mi sono finalmente risvegliato da ben 20 giorni di "coma virtuale" causato dalla mancanza della linea ADSL.
E' dal 7 di luglio che provo a connettermi senza riuscirci e proprio il 7 di luglio è iniziata un'altra storia "tesa" tra me e la grande Telecom.
Il 7 luglio era sabato ergo ho aspettato lunedì per chiamare il numero telefonico della loro assistenza (803380).
La gentile signorina prende i miei dati e mi comunica che entro 48 ore avrebbero risolto il problema.
Io aspetto pazientemente i due giorni, ma all'alba del terzo richiamo l'assistenza.
Un'altra gentile signorina mi comunica di avere inviato un sollecito e che entro 24 ore il problema sarebbe stato risolto.
Bene, dico io, prima 48 ore, poi 24, i tempi si stanno evidentemente accorciando.
Ovviamente il giorno dopo, se non sbaglio siamo arrivati al 13 di luglio (venerdì), la linea non funziona ancora e siamo da capo.
Il lunedì successivo telefono ancora e l'ennesima gentile signorina mi informa che il mio caso è stato preso in esame dalla centrale e che il problema sarebbe stato risolto il più presto possibile (alla faccia)!
Insomma arriviamo al 27 luglio, oggi, e faccio l'ennesima chiamata al 803380 chiedendo alla fott... ehm, gentilissima signorina di poter parlare con un tecnico di persona.
Ebbene, apriti cielo, vengo messo in contatto con un ragazzo dall'accento sardo che in ben 3 minuti capisce e risolve il problema che era nel mio PC.
Quando ho installato un nuovo router al posto del modem ADSL, non ho rimosso il modem stesso e dopo due mesi di perfetto funzionamento era proprio il modem a mandare la linea in time-out.
Insomma il coglione sono io, ma se mi avessero passato un tecnico 20 giorni fa non avrei passato un luglio di "coma virtuale".
Dio ci salvi dall'ignoranza (mia) e dalla Telecom!
E' dal 7 di luglio che provo a connettermi senza riuscirci e proprio il 7 di luglio è iniziata un'altra storia "tesa" tra me e la grande Telecom.
Il 7 luglio era sabato ergo ho aspettato lunedì per chiamare il numero telefonico della loro assistenza (803380).
La gentile signorina prende i miei dati e mi comunica che entro 48 ore avrebbero risolto il problema.
Io aspetto pazientemente i due giorni, ma all'alba del terzo richiamo l'assistenza.
Un'altra gentile signorina mi comunica di avere inviato un sollecito e che entro 24 ore il problema sarebbe stato risolto.
Bene, dico io, prima 48 ore, poi 24, i tempi si stanno evidentemente accorciando.
Ovviamente il giorno dopo, se non sbaglio siamo arrivati al 13 di luglio (venerdì), la linea non funziona ancora e siamo da capo.
Il lunedì successivo telefono ancora e l'ennesima gentile signorina mi informa che il mio caso è stato preso in esame dalla centrale e che il problema sarebbe stato risolto il più presto possibile (alla faccia)!
Insomma arriviamo al 27 luglio, oggi, e faccio l'ennesima chiamata al 803380 chiedendo alla fott... ehm, gentilissima signorina di poter parlare con un tecnico di persona.
Ebbene, apriti cielo, vengo messo in contatto con un ragazzo dall'accento sardo che in ben 3 minuti capisce e risolve il problema che era nel mio PC.
Quando ho installato un nuovo router al posto del modem ADSL, non ho rimosso il modem stesso e dopo due mesi di perfetto funzionamento era proprio il modem a mandare la linea in time-out.
Insomma il coglione sono io, ma se mi avessero passato un tecnico 20 giorni fa non avrei passato un luglio di "coma virtuale".
Dio ci salvi dall'ignoranza (mia) e dalla Telecom!
04 luglio 2007
Un Annno Fa... Andiamo a Berlinoooo!
Grosso e Del Piero con la telecronaca di Caressa e Bergomi, bei ricordi!
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un anno fa
02 luglio 2007
Dipendenza da Blog
Sul blog di Michael Montanari ho trovato un divertente test che misura il grado di dipendenza da blogging. Ecco il mio risultato:
68%How Addicted to Blogging Are You?
68%How Addicted to Blogging Are You?
Mingle2 - Online Dating
30 giugno 2007
Servizi 2.0
Colgo con un pò di colpevole ritardo l'invito di Andrea ( vorrei avere un blog bello come il suo) ad elencare i servizi 2.0 di cui faccio uso abitualmente, ma anche inconsapevolemente considerando la mia ignoranza sulla materia ed il livello low-tech del mio blog.
- Comunicazione: MSN messenger, Skype, GMail, Gtalk
- Ricerca: Google, Wikipedia
- Immagini e video: Flickr e YouTube
- Statistiche: Google Analytics
- Blog: Blogger
- Bookmark: del.icio.us
Una volta mi era pure capitato di fare un test per vedere se il mio blog fosse 2.0 ready ed ero stato sonoramente bocciato!
:-D
28 giugno 2007
Papa-Ratzi e la Messa in Latino
Con un enorme afflato innovativo la Chiesa Cattolica entra di prepotenza nel terzo millennio ridando la possibilità ai parroci di celebrare il rito in lingua latina.
Un vero passo avanti che ridona dignità a tutte le minoranze che al giorno d'oggi parlano correntemente la lingua di Cesare, Cicerone e di molti nostri valorosi progenitori.
In questo ambito di innovazione la Chiesa romana ha stilato un calendario di riforme per un ammodernamento che appare inevitabile:
1-Rifondazione della Santa Inquisizione.
2-Istituzione dell'Indice dei Libri Proibiti.
3-Vendita delle Indulgenze (pagabili anche alle Poste con l'apposito bollettino o in banca tramite bonifico).
4-Rifondazione dell'Ordine dei Poveri Cavalieri del Tempio di Salomone.
5-Ripristino del Canto Gregoriano nella celebrazioni eucaristiche.
6-Divisione delle chiese in due parti non comunicanti per rendere impossibili anche i contatti visivi tra uomini e donne.
7-Ritorno alla pena di morte -tramite rogo- per streghe, necromanti, gay, lesbiche, transessuali, bisessuali e pedofili (solo se non tonacati)
8-Chiamata alle armi per una nuova Crociata al fine di togliere la città santa di Gerusalemme dalle sporche mani di ebrei e musulmani.
9-Ritorno alla teoria del geo-centrismo pre-copernicano.
Un programma che è una vera ventata di aria fresca per la Chiesa del III millennio!
Un vero passo avanti che ridona dignità a tutte le minoranze che al giorno d'oggi parlano correntemente la lingua di Cesare, Cicerone e di molti nostri valorosi progenitori.
In questo ambito di innovazione la Chiesa romana ha stilato un calendario di riforme per un ammodernamento che appare inevitabile:
1-Rifondazione della Santa Inquisizione.
2-Istituzione dell'Indice dei Libri Proibiti.
3-Vendita delle Indulgenze (pagabili anche alle Poste con l'apposito bollettino o in banca tramite bonifico).
4-Rifondazione dell'Ordine dei Poveri Cavalieri del Tempio di Salomone.
5-Ripristino del Canto Gregoriano nella celebrazioni eucaristiche.
6-Divisione delle chiese in due parti non comunicanti per rendere impossibili anche i contatti visivi tra uomini e donne.
7-Ritorno alla pena di morte -tramite rogo- per streghe, necromanti, gay, lesbiche, transessuali, bisessuali e pedofili (solo se non tonacati)
8-Chiamata alle armi per una nuova Crociata al fine di togliere la città santa di Gerusalemme dalle sporche mani di ebrei e musulmani.
9-Ritorno alla teoria del geo-centrismo pre-copernicano.
Un programma che è una vera ventata di aria fresca per la Chiesa del III millennio!
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Ratzinger
22 giugno 2007
I Bilanci degli "Onesti"
Finalmente qualcuno ha iniziato ad indagare sui falsi in bilancio perpetrati nel quasi totale silenzio della stampa (a parte rari casi come L'Espresso o Il Sole 24 Ore) da Inter e Milan negli ultimi anni.
In questo articoli si possono trovare maggiori informazioni sul passato recente di Moratti e degli "onesti" a cui è stato pure assegnato uno scudetto per la "gestione etica " della società.
Insomma dopo reati come ricettazione (Oriali e Recoba), falso (sempre il dynamic duo), intercettazioni illegali tramite la Telecom del socio Tronchetti Provera, raccolta di dossier tramite la famigerata Polis d'Istinto, firme false apposte su contratti di giovani giocatori da girare al Milan, ecc... magari Moratti cadrà sul falso in bilancio.
D'altronde se Al Capone è andato in galera per evasione fiscale -nonostante i mille reati molto più gravi commessi nella sua vita di gangster-, Moratti può fare la stessa fine con il falso in bilancio!
Perlomeno non rompa più i maroni sbandierando ad ogni piè sospinto la sua "onestà"!
Speriamo che Palazzi, dopo aver spedito la Juventus in B con un processo durato una settimana, record assoluto in un paese come l'Italia dove i dibattimenti si protraggono per anni, faccia lo stesso con l'Inter e Moratti!
Parafrasando D'Alema concludo con un "PALAZZI FACCE SOGNA'!
In questo articoli si possono trovare maggiori informazioni sul passato recente di Moratti e degli "onesti" a cui è stato pure assegnato uno scudetto per la "gestione etica " della società.
Insomma dopo reati come ricettazione (Oriali e Recoba), falso (sempre il dynamic duo), intercettazioni illegali tramite la Telecom del socio Tronchetti Provera, raccolta di dossier tramite la famigerata Polis d'Istinto, firme false apposte su contratti di giovani giocatori da girare al Milan, ecc... magari Moratti cadrà sul falso in bilancio.
D'altronde se Al Capone è andato in galera per evasione fiscale -nonostante i mille reati molto più gravi commessi nella sua vita di gangster-, Moratti può fare la stessa fine con il falso in bilancio!
Perlomeno non rompa più i maroni sbandierando ad ogni piè sospinto la sua "onestà"!
Speriamo che Palazzi, dopo aver spedito la Juventus in B con un processo durato una settimana, record assoluto in un paese come l'Italia dove i dibattimenti si protraggono per anni, faccia lo stesso con l'Inter e Moratti!
Parafrasando D'Alema concludo con un "PALAZZI FACCE SOGNA'!
07 giugno 2007
La Solita Insulsa Manfrina
Ieri sera, al Senato, ha avuto luogo un'altra commediola dell'assurdo, un chiassoso avanspettacolo che fa ben capire il livello della classe politica italiana.
Il tema della discussione era il caso Visco-Speciale, sul quale l'opposizione aveva richiesto chiarimenti da parte del governo ed una specie di fiducia sull'operato del vice-ministro dell'economia.
Ebbene Padoa-Schioppa, ministro e diretto superiore di Visco, ha elencato tutti i punti di disaccordo tra il governo ed il generale comandante Speciale che hanno portato ad una mancanza di fiducia e quindi alla richiesta di sostituzione del suddetto generale.
L'opposizione contestava invece a Visco la volontà di sostituire gli ufficiali della GDF di Milano che stavano indagando sul caso Unipol-Consorte in cui sono implicati alcuni personaggi vicini ai DS.
Insomma la richiesta di chiarimenti poteva essere legittima, anche se il ruolo della GDF milanese è stato tutt'altro che limpido soprattutto quando sono state pubblicate le famose intercettazioni di Fassino (quelle in cui diceva: "abbiamo una banca" in possesso solo della GDF) che erano di chiara valenza politica, ma che dovevano rimanere segrete visto che non contenevano alcuna prova di reato.
E' dunque chiaro che tra la GDF milanese e i DS non corresse buon sangue e perchè, una volta arrivati al governo, i DS abbiano richiesto queste sostituzioni.
Ma torniamo al punto focale della scorsa serata: le mozioni del centro-destra sono state tutte bocciate e quella dell'Unione è passata, anche se con alcune stranezze che hanno fatto nascere il tumulto sui banchi dell'opposizione e coperto di ridicolo tutto l'emiciclo.
1- La maggioranza ha respinto un ordine del giorno, scritto dal solito Calderoli solo per poter tendere un colpo basso al governo, in cui si esprimeva apprezzamento alla guardia di finanza.
In un paese "normale", maggiornanza e opposizione avrebbero votato unanimemente un ODG del genere, invece, in Italia, l'opposizione ha votato a favore, mentre la maggioranza, per non mostrarsi divisa ha scelto di opporsi a tutti gli ODG dell'altra parte, votando contro.
2-Nel suo ODG la maggioranza ha scritto: "il Senato condivide l’operato del governo ed esprime pieno apprezzamento per il ruolo che svolge la Guardia di Finanza, essenziale per l’ordine democratico e l’equità fiscale".
Ma siccome questo ODG è stato votato DOPO quello proposto da Calderoli e bocciato dall'aula, l'opposizione è insorta ed ha costretto il presidente Marini a fare votare il senato solo sulla prima parte, togliendo la parte in cui si esprime apprezzamento alla GDF.
Perché questo? Perchè l'opposizione ha sostenuto che, essendo stato bocciato l'ODG di Calderoli, non si poteva votare un ODG che contenesse le stesse cose che erano già state bocciate dall'aula.
Questo dimostra chiaramente come il nostro parlamento sia una ridicola accozzaglia di azzeccagarbugli che non hanno nulla di meglio da dibattere se non questioni di lana caprina su cui montano dei gran polveroni!
3-Il governo ha tolto a Visco tutte le deleghe riguardanti le nomine, come richiesto da Di Pietro ed altri all'interno della stessa Unione, dando praticamente ragione a quelli che criticavano l'operato del vice-ministro.
In pratica all'interno dell'Unione in molti hanno disapprovato l'operato di Visco, ma hanno votato a favore quando si trattava di giudicare l'operato del vice-ministro, salvo poi richiedere chi gli venissero tolti quei poteri per cui era sotto esame.
Situazione solitamente paradossale in cui si capisce solo che l'Unione sta assieme solo per paura di perdere le poltrone, ma oramai è chiaro che questo governo non potrà durare tanto a lungo, non molti giorni in più rispetto a quelli necessari per far maturare a tutti la pensione da parlamentare.
Il tema della discussione era il caso Visco-Speciale, sul quale l'opposizione aveva richiesto chiarimenti da parte del governo ed una specie di fiducia sull'operato del vice-ministro dell'economia.
Ebbene Padoa-Schioppa, ministro e diretto superiore di Visco, ha elencato tutti i punti di disaccordo tra il governo ed il generale comandante Speciale che hanno portato ad una mancanza di fiducia e quindi alla richiesta di sostituzione del suddetto generale.
L'opposizione contestava invece a Visco la volontà di sostituire gli ufficiali della GDF di Milano che stavano indagando sul caso Unipol-Consorte in cui sono implicati alcuni personaggi vicini ai DS.
Insomma la richiesta di chiarimenti poteva essere legittima, anche se il ruolo della GDF milanese è stato tutt'altro che limpido soprattutto quando sono state pubblicate le famose intercettazioni di Fassino (quelle in cui diceva: "abbiamo una banca" in possesso solo della GDF) che erano di chiara valenza politica, ma che dovevano rimanere segrete visto che non contenevano alcuna prova di reato.
E' dunque chiaro che tra la GDF milanese e i DS non corresse buon sangue e perchè, una volta arrivati al governo, i DS abbiano richiesto queste sostituzioni.
Ma torniamo al punto focale della scorsa serata: le mozioni del centro-destra sono state tutte bocciate e quella dell'Unione è passata, anche se con alcune stranezze che hanno fatto nascere il tumulto sui banchi dell'opposizione e coperto di ridicolo tutto l'emiciclo.
1- La maggioranza ha respinto un ordine del giorno, scritto dal solito Calderoli solo per poter tendere un colpo basso al governo, in cui si esprimeva apprezzamento alla guardia di finanza.
In un paese "normale", maggiornanza e opposizione avrebbero votato unanimemente un ODG del genere, invece, in Italia, l'opposizione ha votato a favore, mentre la maggioranza, per non mostrarsi divisa ha scelto di opporsi a tutti gli ODG dell'altra parte, votando contro.
2-Nel suo ODG la maggioranza ha scritto: "il Senato condivide l’operato del governo ed esprime pieno apprezzamento per il ruolo che svolge la Guardia di Finanza, essenziale per l’ordine democratico e l’equità fiscale".
Ma siccome questo ODG è stato votato DOPO quello proposto da Calderoli e bocciato dall'aula, l'opposizione è insorta ed ha costretto il presidente Marini a fare votare il senato solo sulla prima parte, togliendo la parte in cui si esprime apprezzamento alla GDF.
Perché questo? Perchè l'opposizione ha sostenuto che, essendo stato bocciato l'ODG di Calderoli, non si poteva votare un ODG che contenesse le stesse cose che erano già state bocciate dall'aula.
Questo dimostra chiaramente come il nostro parlamento sia una ridicola accozzaglia di azzeccagarbugli che non hanno nulla di meglio da dibattere se non questioni di lana caprina su cui montano dei gran polveroni!
3-Il governo ha tolto a Visco tutte le deleghe riguardanti le nomine, come richiesto da Di Pietro ed altri all'interno della stessa Unione, dando praticamente ragione a quelli che criticavano l'operato del vice-ministro.
In pratica all'interno dell'Unione in molti hanno disapprovato l'operato di Visco, ma hanno votato a favore quando si trattava di giudicare l'operato del vice-ministro, salvo poi richiedere chi gli venissero tolti quei poteri per cui era sotto esame.
Situazione solitamente paradossale in cui si capisce solo che l'Unione sta assieme solo per paura di perdere le poltrone, ma oramai è chiaro che questo governo non potrà durare tanto a lungo, non molti giorni in più rispetto a quelli necessari per far maturare a tutti la pensione da parlamentare.
28 maggio 2007
Vaticano, insabbiamenti e censura.
Io ho già visto il filmato della BBC, quello che dovrebbe essere trasmesso da Anno Zero nelle prossime settimane e che può essere facilmente trovato in rete già da molto tempo (anche se poi il Vaticano ha costretto sia YouTube che Google Video a censurarlo).
Il filmato dimostra chiaramente come la Chiesa Cattolica ha sempre tentato di coprire i numerosi casi di pedofilia da parte di preti ed alti prelati invece di condannare i colpevoli apertamente e di bandirli dalle sue fila.
Ora sta tentando di insabbiare la Verità, cercando di far censurare il video, di non farlo diffondere nella nostra penisola pensando così di poter tenere gli italiani all'oscuro di tutto invece di fare una seria autocritica.
Peccato che non siamo più nel medioevo, i mezzi di comunicazione sono difficilmente controllabili (tranne la TV) ed è impossibile tenere nascoste le proprie malefatte (come hanno dimostrato anche le vicende del carcere di Abu Graib riguardanti l'esercito americano).
Come al solito, in queste situazioni vengono fuori i clericali che tentano di difendere la Chiesa a tutti i costi, negando pure l'evidenza dei fatti, con la tattica Goebbelsiana della negazione sistematica della verità e con quella della diffamazione di chi la propone.
Si continua a parlare di "fuffa" come la falsità del "Codice da Vinci", il quale, essendo un Romanzo, è falso per definizione senza bisogno di dover dimostrare nulla.
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Che il Vaticano cerchi di confutare un romanzo è già di per sé la prova di una coscienza sporca, ed il fatto di non voler mai fare autocritica dimostra come la nostra Chiesa sia rimasta ai tempi della Controriforma.
Lascio da parte le polemiche su Papa Ratzinger, visto che ne ho già parlato abbastanza e che si contraddice spesso da solo, salvo poi doversi scusare con le popolazioni da lui offese (come nel caso del discorso di Ratisbona e più recentemente con le popolazioni indigene del Sud America).
Altro che attacchi anticlericali, qua è proprio la Chiesa che dovrebbe riconoscere i propri errori e riformarsi al suo interno invece di continuare in questa stucchevole opera di insabbiamento e censura come ai bei tempi dell'Inquisizione.
Il filmato dimostra chiaramente come la Chiesa Cattolica ha sempre tentato di coprire i numerosi casi di pedofilia da parte di preti ed alti prelati invece di condannare i colpevoli apertamente e di bandirli dalle sue fila.
Ora sta tentando di insabbiare la Verità, cercando di far censurare il video, di non farlo diffondere nella nostra penisola pensando così di poter tenere gli italiani all'oscuro di tutto invece di fare una seria autocritica.
Peccato che non siamo più nel medioevo, i mezzi di comunicazione sono difficilmente controllabili (tranne la TV) ed è impossibile tenere nascoste le proprie malefatte (come hanno dimostrato anche le vicende del carcere di Abu Graib riguardanti l'esercito americano).
Come al solito, in queste situazioni vengono fuori i clericali che tentano di difendere la Chiesa a tutti i costi, negando pure l'evidenza dei fatti, con la tattica Goebbelsiana della negazione sistematica della verità e con quella della diffamazione di chi la propone.
Si continua a parlare di "fuffa" come la falsità del "Codice da Vinci", il quale, essendo un Romanzo, è falso per definizione senza bisogno di dover dimostrare nulla.
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Che il Vaticano cerchi di confutare un romanzo è già di per sé la prova di una coscienza sporca, ed il fatto di non voler mai fare autocritica dimostra come la nostra Chiesa sia rimasta ai tempi della Controriforma.
Lascio da parte le polemiche su Papa Ratzinger, visto che ne ho già parlato abbastanza e che si contraddice spesso da solo, salvo poi doversi scusare con le popolazioni da lui offese (come nel caso del discorso di Ratisbona e più recentemente con le popolazioni indigene del Sud America).
Altro che attacchi anticlericali, qua è proprio la Chiesa che dovrebbe riconoscere i propri errori e riformarsi al suo interno invece di continuare in questa stucchevole opera di insabbiamento e censura come ai bei tempi dell'Inquisizione.
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25 maggio 2007
24 maggio 2007
Back to Nuke!
Gordon Brown è appena stato indicato da Tony Blair come suo successore alla guida del Labour Party e del governo inglese e non ha perso tempo indicando del linee guida del suo piano energetico e ambientale per la Gran Bretagna:
- Contrastare il cambiamento del clima e il riscaldamento terrestre
- Ridurre le emissioni di monossido di carbonio
- Ridurre il ricorso agli idrocarburi
Per conciliare le tre mete, dando comunque una stabilità energetica al Regno Unito, la soluzione sembra essere quella del ritorno deciso all'energia nucleare.
La Gran Bretagna produce già il 19% del suo fabbisogno di energia grazie alla fissione dell'atomo, ma le sue centrali atomiche sono abbastanza vecchie ed alla fine del loro ciclo vitale (8 dovranno chiudere nel 2008, altre 4 nel 2012).
Così Brown ha proposto un piano per realizzare 8 nuovi impianti di ultima generazione nei prossimi 15 anni, una scelta che Brown stesso definisce "ambientalista".
Insomma è previsto un ritorno in grande stile del nucleare non solo nella perfida albione, ma anche nel resto dell'Europa.
In Germania ci sono 17 reattori. Schroeder ne aveva proposto lo smantellamento entro il 2020, ma Angela Merkel è di parere opposto perché in quel modo non si riuscirebbero a ridurre le emissioni di monossido di carbonio ed il prezzo dell'energia salirebbe bruscamente.
In Francia i reattori sono 59 e arrivano al 78% dell'energia prodotta dall'altra parte delle Alpi, una parte della quale viene esportata proprio in Italia.
Diversi sondaggi dimostrano che i francesi sono favorevoli al nucleare e sono dunque previsti altri nuovi impianti di cui uno entro il 2012.
In Spagna i reattori sono 8 e Zapatero ha dichiarato di voler sospendere la moratoria che ne vieta la costruzione di nuovi, prevedendo una espansione della produzione.
In altri paesi il nucleare è molto usato: in Belgio con l'atomo si produce il 58% dell'energia, in Svezia il 50%, in Finlandia il 29%.
Gli unici paesi che non ne fanno uso sono Austria, Grecia, Danimarca, Irlanda, Portogallo e naturalmente l'Italia.
In Italia infatti, le uniche proposte per diminuire la dipendenza da petrolio e gas sono:
La Gran Bretagna produce già il 19% del suo fabbisogno di energia grazie alla fissione dell'atomo, ma le sue centrali atomiche sono abbastanza vecchie ed alla fine del loro ciclo vitale (8 dovranno chiudere nel 2008, altre 4 nel 2012).
Così Brown ha proposto un piano per realizzare 8 nuovi impianti di ultima generazione nei prossimi 15 anni, una scelta che Brown stesso definisce "ambientalista".
Insomma è previsto un ritorno in grande stile del nucleare non solo nella perfida albione, ma anche nel resto dell'Europa.
In Germania ci sono 17 reattori. Schroeder ne aveva proposto lo smantellamento entro il 2020, ma Angela Merkel è di parere opposto perché in quel modo non si riuscirebbero a ridurre le emissioni di monossido di carbonio ed il prezzo dell'energia salirebbe bruscamente.
In Francia i reattori sono 59 e arrivano al 78% dell'energia prodotta dall'altra parte delle Alpi, una parte della quale viene esportata proprio in Italia.
Diversi sondaggi dimostrano che i francesi sono favorevoli al nucleare e sono dunque previsti altri nuovi impianti di cui uno entro il 2012.
In Spagna i reattori sono 8 e Zapatero ha dichiarato di voler sospendere la moratoria che ne vieta la costruzione di nuovi, prevedendo una espansione della produzione.
In altri paesi il nucleare è molto usato: in Belgio con l'atomo si produce il 58% dell'energia, in Svezia il 50%, in Finlandia il 29%.
Gli unici paesi che non ne fanno uso sono Austria, Grecia, Danimarca, Irlanda, Portogallo e naturalmente l'Italia.
In Italia infatti, le uniche proposte per diminuire la dipendenza da petrolio e gas sono:
- il risparmio energetico
- il ritorno all'uso del carbone
Il risparmio energetico è sempre auspicabile anche se in termini economici potrebbe essere un boomerang. Si potrebbe vivere bene anche senza usare i condizionatori d'aria, le lavastoviglie e tanti altri congegni che richiedono energia per essere alimentati, ma certamente non ci si potrebbe attendere sviluppo economico ed occupazione.
Evitare gli sprechi è auspicabile e possibile, ma è sicuramente solo un palliativo.
L'unica proposta che ci viene dall'Enel è quella di riconvertire le centrali termoelettriche all'uso del carbone, ma già alcuni, a cominciare dai Verdi, hanno cominciato a protestare dicendo che il carbone non è il combustibile più pulito al mondo e di certo bruciandolo non si ridurranno i problemi ambientali.
Da noi il nucleare non viene mai neanche menzionato, come se ci fosse un accordo bipartisan per boicottare questa forma di produzione energetica, quasi fosse un tabù.
Come spesso accade in Italia infatti, i problemi più gravi vengono lasciati da parte e trascurati, mentre si perde tempo a parlare di legge elettorale e famiglie gay (temi forse importanti per alcuni, ma non prioritari per la maggioranza della popolazione).
Faccio solamente notare che la nostra produzione energetica si basa soprattutto su gas e petrolio, il cui prezzo è inevitabilmente destinato a salire nel medio termine; l'idroelettrico è in crisi per la carenza di precipitazioni, che stanno diminuendo drasticamente la portata dei fiumi; le fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc...) rappresentano ancora una percentuale quasi insignificante della produzione e, per sopperire alle nostre deficienze produttive, siamo costretti a importare anche l'elettricità oltre che i combustibili.
Adesso sta arrivando l'estate e si prevede che sarà molto calda.
Nel 2003 (l'ultima estate veramente torrida) siamo stati sempre con l'acqua alla gola sperando che non si accendessero troppi climatizzatori per non arrivare al black-out totale (che comunque è arrivato a settembre a causa di un albero caduto al confine con la Svizzera).
E' troppo sperare in un vero piano energetico che preveda anche il ritorno al nucleare?
Con questo governo è pura utopia, visto che basta che un Verde o un Turigliatto qualsiasi a far saltare qualsiasi voto al Senato.
Non ci resta dunque che aspettare un altro bel black-out, continuando a bruciare petrolio, gas e carbone (in barba al protocollo di Kyoto che abbiamo firmato), continuando a comprare elettricità dai francesi che hanno diverse centrali atomiche a pochi Km da casa nostra e continuando a lamentarci per il continuo aumento delle bollette!
Evitare gli sprechi è auspicabile e possibile, ma è sicuramente solo un palliativo.
L'unica proposta che ci viene dall'Enel è quella di riconvertire le centrali termoelettriche all'uso del carbone, ma già alcuni, a cominciare dai Verdi, hanno cominciato a protestare dicendo che il carbone non è il combustibile più pulito al mondo e di certo bruciandolo non si ridurranno i problemi ambientali.
Da noi il nucleare non viene mai neanche menzionato, come se ci fosse un accordo bipartisan per boicottare questa forma di produzione energetica, quasi fosse un tabù.
Come spesso accade in Italia infatti, i problemi più gravi vengono lasciati da parte e trascurati, mentre si perde tempo a parlare di legge elettorale e famiglie gay (temi forse importanti per alcuni, ma non prioritari per la maggioranza della popolazione).
Faccio solamente notare che la nostra produzione energetica si basa soprattutto su gas e petrolio, il cui prezzo è inevitabilmente destinato a salire nel medio termine; l'idroelettrico è in crisi per la carenza di precipitazioni, che stanno diminuendo drasticamente la portata dei fiumi; le fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc...) rappresentano ancora una percentuale quasi insignificante della produzione e, per sopperire alle nostre deficienze produttive, siamo costretti a importare anche l'elettricità oltre che i combustibili.
Adesso sta arrivando l'estate e si prevede che sarà molto calda.
Nel 2003 (l'ultima estate veramente torrida) siamo stati sempre con l'acqua alla gola sperando che non si accendessero troppi climatizzatori per non arrivare al black-out totale (che comunque è arrivato a settembre a causa di un albero caduto al confine con la Svizzera).
E' troppo sperare in un vero piano energetico che preveda anche il ritorno al nucleare?
Con questo governo è pura utopia, visto che basta che un Verde o un Turigliatto qualsiasi a far saltare qualsiasi voto al Senato.
Non ci resta dunque che aspettare un altro bel black-out, continuando a bruciare petrolio, gas e carbone (in barba al protocollo di Kyoto che abbiamo firmato), continuando a comprare elettricità dai francesi che hanno diverse centrali atomiche a pochi Km da casa nostra e continuando a lamentarci per il continuo aumento delle bollette!
17 maggio 2007
Congratulations!
Ho vinto la lotteria (90.000 posti su più di 500.000 richieste solo nella prima settimana) per aggiudicarmi un biglietto alla prima partita ufficiale della NFL fuori dei confini del Nord America!!!
La partita si giocherà tra i New York Giants e i Miami Dolphins allo stadio Wembley di Londra il prossimo 28 ottobre.
Per la "modica" cifra di 76 sterline (65 di biglietto+6 di prevendita+5 di spedizione) mi sono aggiudicato il posto numero 3 della 27 fila del settore 527.
Si preannuncia un bel week end autunnale nella grande Londra condito dal football NFL...
Sto già godendo come un riccio!!
La partita si giocherà tra i New York Giants e i Miami Dolphins allo stadio Wembley di Londra il prossimo 28 ottobre.
Per la "modica" cifra di 76 sterline (65 di biglietto+6 di prevendita+5 di spedizione) mi sono aggiudicato il posto numero 3 della 27 fila del settore 527.
Si preannuncia un bel week end autunnale nella grande Londra condito dal football NFL...
Sto già godendo come un riccio!!
This is what you get....
quando parli di tette, culi, blowjobs e amenità di questo genere:
Picco assoluto di accessi dalla nascita di Gaspatcho!!!
Picco assoluto di accessi dalla nascita di Gaspatcho!!!
Voto di scambio... orale!
Cosa non si farebbe per ottenere una poltrona in parlamento!
Questa bella ragazza belga, tale Tania Derveaux, ha promesso ai suoi elettori uno scambio un po' particolare: un blowjob (sesso orale) con i primi 40.000 che si iscriveranno alla sua lista, il NEE.
Insomma invece del job (lavoro), la bella Tania ricorrerà ai blowjob, variante assai più popolare e gratificante!
Gli unici vincoli sono l'uso del profilattico ed un tempo massimo di 5 minuti, in questo modo la Derveaux pensa di finire il suo (blow)-job in soli 500 giorni, mantenendo una media di 80 prestazioni giornaliere (80*5=400 minuti al giorno, 6.40 ore lavorative).
Non male, con questi ritmi da catena di montaggio dimostra di essere una instancabile lavoratrice!
Che dire, è vero che il politico deve essere vicino all'elettore, ma qua la vicinanza sembra un pochino eccessiva!
Però, pensandoci bene, quasi quasi prendo la cittadinanza belga!
^________*
11 maggio 2007
Tony lascia, W Tony!
Tony Blair ha recentemente fissato la data delle sue dimissioni al 27 giugno, dopo una carriera politica che l'ha visto diventare primo ministro a soli 44 anni (contro i 70 di Prodi e Berlusconi) e che l'ha visto al timone della seconda potenza mondiale per ben 10 anni con tre elezioni vinte.
Ma chi è stato Tony Blair? E' stato un leader di sinistra, ma di una sinistra moderna, che guarda agli interessi dei lavoratori e dei ceti disagiati senza per questo tarpare le ali all'economia tramite una pressione fiscale esagerata o tramite un apparato statale pachidermico (anzi una delle sue riforme più rilevanti è stato lo snellimento dell'apparato statale britannico).
Blair ha mantenuto gran parte delle riforme tatcheriane, che avevano rilanciato l'economia inglese, cercando allo stesso tempo di eliminare quelle sacche di disagio sociale che le suddette riforme avevano creato.
Dopo dieci anni si può dire che la sua strategia ha funzionato: l'Inghilterra ha l'economia più forte d'Europa, il più alto reddito pro-capite ed è considerato un paese con una ottima vivibilità.
Insomma Blair è stato un esempio per tutti gli aspiranti premier di sinistra, portando avanti una politica di riformismo moderato che ha anteposto l'interesse generale anche agli interessi di parte dei suoi elettori.
In questo modo ha fatto crescere la ricchezza complessiva dello Stato e ha attirato dalla sua parte anche la middle-class, facendo vincere i laburisti in un paese tendenzialmente conservatore come l'Inghilterra.
Blair è stato un politico coraggioso che verrà ricordato a lungo come un vero statista, che sicuramente ha commesso degli errori gravi, ma che ha guidato il suo paese senza incertezze, assumendosi l'onere di decisioni impopolari ed assumendosi pienamente la responsabilità delle sue scelte.
Nel suo discorso di addio, Tony ha ammesso di aver fatto degli errori dicendo:
"E' stato un onore servire questo paese. Con la mano sul cuore posso dire che ho fatto ciò che mi sembrava giusto per il mio paese, mi scuso per le volte che ho fallito"
Parole che, dette da uno con il suo curriculum vitae, testimoniano efficacemente il carattere ed il carisma di quest'uomo.
Il suo successore alla guida del Labour Party, sarà il cancelliere dello scacchiere (il ministro delle finanze), Gordon Brown, delfino di Blair da cui ha preso le distanze solo negli ultimi anni soprattutto sulla conduzione della guerra in Iraq.
Proprio la guerra in Iraq è stata la decisione più controversa di Blair, quella che gli ha attirato le maggiori criitiche dal suo stesso partito e che l'ha fatto dipingere come il cane da guardia del presidente americano Bush.
A tale proposito, Blair ha replicato:
"In Sierra Leone e in Kosovo ho scelto di far intervenire il nostro Paese insieme agli altri.
Poi è accaduto l´imprevedibile, in modo drammatico: l´11 settembre 2001. Ho deciso che saremmo rimasti al fianco del nostro alleato di più vecchia data. L´ho fatto perché ci credevo. Gli siamo stati accanto in Afghanistan e in Iraq, una scelta quest´ultima amaramente controversa. Abbiamo scalzato dal potere Saddam e i suoi figli con relativa facilità, così come i Taliban. Ma da allora le conseguenze, dal terrorismo globale ai suoi sostenitori, sono state dure, incessanti e costose. Per molti non ne è valsa la pena. Ma dobbiamo capire come stanno le cose: i terroristi che ci minacciano qui e in tutto il mondo, non si arrenderanno se noi ci arrendiamo. E´ una prova di volontà e di principi. Non possiamo fallire".
Una scelta che può essere approvata o criticata, ma che Blair continua a sostenere nonostante tutti gli attacchi, entrando di diritto tra i grandi politici che magari promettono lacrime e sangue (cit. di Churchill) ma che portano a compimento ciò che hanno iniziato.
In chiusura vorrei chiedere una cosa a Tony Blair: caro Tony, hai solo 54 anni, sei più giovane ed hai un curriculum vitae migliore di tutti i politici italiani, perché non ti candidi alla guida del nostro paese?
W TONY!
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Facciamo sentire la nostra voce ai parassiti che vegetano stipendiati dalle nostre tasse:
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