Igitur primo pecuniae, deinde imperi cupido crevit: ea quasi materies omnium malorum fuere.
29 dicembre 2009
28 dicembre 2009
American Football: il Miglior Placcaggio del 2009!
24 dicembre 2009
Tanti Auguri a Tutti i Lettori di Gaspatcho!
US Football: l'Uomo-Bulldozer!
20 dicembre 2009
17 dicembre 2009
14 dicembre 2009
Berlusconi perde due denti... Chi se ne frega?
Un matto gli ha spaccato due denti? E Allora? Neanche lo metteranno in galera perché è uno psicolabile da almeno 20 anni.
Vogliamo fare una analisi politica sull'atto di un pazzo? Vogliamo chiederci se sia colpa della destra o della sinistra?
A me onestamente non interessa per nulla il fatto e le strumentalizzazioni che già ne stanno facendo, dando quasi dignità politica al gesto di un matto.
Le scorte ai politici le concedono proprio per prevenire questi avvenimenti, e l'unico commento che mi viene da fare è che la scorta non ha fatto il suo lavoro.
Guarda caso il gesto di Tartaglia ha oscurato la manifestazione di 10.000 lavoratori dell'indotto FIAT di Termini Imerese, mentre le TV parlano solo di Berlusconi e dei suoi denti rotti.
Posso dirlo? Berlusconi ha rotto i coglioni, faccia più il suo lavoro e meno comizi e ne trarranno tutti dei benefici!
11 dicembre 2009
Dal Turbo-Gas di Corinaldo alla Teoria della Decrescita
Chiedo agli amici che seguono il mio blog di dare un apporto al dibattito commentando pure loro perché trovo l'argomento molto stimolante.
Silvi Riccardo ha linkato il seguente articolo: Il Rischio a tutto Gas
Il problema sono le multinazionali che vogliono finire di guadagnare con il loro petrolio...una volta che ci avranno intossicato tutti x benino, e che quindi avranno finito anche i loro giacimenti, inizierà la tanto aspettata terza rivoluzione industriale dell'energia!
Ma quanta corrente, acqua, gas si consuma allo stadio quasi ogni sera per vedere una partita schifosa di calcio?
Bisogna anche dire che tanti presidenti di calcio sono grandi industriali e grandi politici che stanno pensando al nostro futuro con l'inquinamento e l'energia! (bell'esempio che danno...) io a casa non posso avere la lavastoviglie però uno stadio acceso ogni sera che consuma circa 140 KW ogni ora va bene.....!!!
Ma a noi cosa ce ne frega, tanto i soldi per quelle cose lì ci sono sempre, finchè li prelevano dalle nostre tasche..!!!!!!
NON C'E' COERENZA SULLE COSE.
Basta così poco per risparmiare energia.. la tecnologia è andata avanti e di moooolto anche sul risparmio energetico ma in italia siamo troppo ignoranti per sapere e conoscere le cose.
Per esempio, si sa in giro che ci sono Power Led così potenti da fare luce come un faro allo Xenon di un'autovettura? Immagino di no.. è grande come poco più di un bottone di una giacca e rende 1100 Lumen di potenza luminosa con un voltaggio di 3,9V per 2800 mAh...con una vita media di 50.000-100.000 ore... si sanno queste cose?
Basterebbe conoscere un po... ;-)
Ecco, p.e. bisogna sapere che per far funzionare un cellulare serve una rete di antenne che consuma parecchi megawatt, oltre alla batteria che ricarichi a casina ogni tre giorni...
A me sembra che noi vogliamo solo la parte positiva della tecnologia, senza sapere che ogni medaglia ha un suo rovescio e cercando di capire solo quando qualcosa ci tocca da vicino.
La sindrome di NIMBY è comprensibile, ma l'unica vera alternativa a costruire nuove centrali è il risparmio, che però comporta notevoli conseguenze "negative".
Rinunciamo ai condizionatori? Chiudono fabbriche e gente perde il lavoro...
Rinunciamo ai cellulari? Idem
Rinunciamo alla macchina privata per ogni persona? Idem
Insomma bisognerebbe ripensare completamente l'economia.
SI può fare? Boh, intanto bisognerebbe partire dai comportamenti individuali e non pensare sempre a quello che fanno gli altri!
Io risponderei che è meglio farlo proprio a Falconara piuttosto che in un'altra zona, magari cercando di spostare i residenti di quartieri come quello vicino all' API in una zona più salubre.
Perché non puntare sul solare?
Inoltre bruciare metano dovrebbe essere più pulito rispetto alla combustione del petrolio o del carbone.
E comunque avere più fonti di approvvigionamento (grazie anche ai rigassificatori) vuol dire non essere dipendenti dal solo petrolio.
Coi danni che abbiamo e stiamo ancora facendo con il petrolio e derivati non possiamo permetterci di passare transitoriamente al metano; se non vogliamo naufragare, e non è solo una metafora, dobbiamo cambiare definitivamente rotta, come dici tu e passare ad un'altra economia (che letteralmente significa gestione della casa, ovvero del pianeta in cui viviamo e delle sue risorse), sempre se vogliamo mantenerlo ospitale come l'abbiamo trovato e mi sembra ci convenga alquanto.. i danni della pessima economia insomma li stiamo già pagando e li pagheremo già troppo cari.. la politica poi, per completare il discorso economico, può continuare e deve essere ad assoggettarsi ad una buona economia e possibilmente ritornare ad assoggettarsi invece di assoggettare.
questo oltre al fatto come dice Serena che il metano lo compriamo e ci rende cmq dipendenti non da energia ma cmq da metano.. quello che si potrebbe fare però transitoriamente, mentre si valutano e impiantano le eco-tecnologie migliori per ogni sito, e come dice Giacomo, ce ne sono tantissime migliori del solare e dell'eolico, è magari aumentare la produzione di energia degli impianti già esistenti sul territorio e che si sa sotto sfruttati.
infine mi sembra quasi offensivo e troppo innaturale, insomma praticamente assurdo, il discorsi di saturare di inquinamento zone già martoriate dallo schifo facendo smammare tutti gli abitanti.. se è necessario dovrebbero essere sì trasferiti, ma solo per il tempo che servirà a bonificare il territorio ovviamente a spese della ditta inquinante.
Insomma i miei discorsi per quanto contorti e magari non del tutto esatti non mi sembrano affatto utopistici quanto in linea con l'unica linea possibile da seguire se vogliamo salvare non il pianeta ma noi stessi nell'immediato e nei prossimi decenni.
Avere dei rigassificatori non significa risolvere il problema della dipendenza energetica, che noi italiani avremo sempre, in quanto non abbiamo fonti significative di combustibili fossili o di uranio e, ad oggi, solare ed eolico possono soddisfare solo una piccola parte del fabbisogno di energia.
Significa solamente renderci meno legati al petrolio ed alle sue oscillazioni di prezzo e dal gas russo, il quale ci ha già fatto sfiorare una crisi energetica qualche anno addietro, allorquando la Russia chiuse i rubinetti, perché gli ucraini rubavano il gas che passava nei metanodotti attraverso il loro territorio.
Avere più fonti significa essere meno dipendenti da ciascuna fonte.
Qua entrerebbe in gioco anche il nucleare e chi manifesta contro il turbo-gas perché emette CO2, potrebbe ritrovarsi di fianco ad una centrale atomica che emette solo vapore acqueo, ma che pone altri problemi.
Occhio.
Per quanto riguarda le tecnologie migliori, il discorso è complesso: le lampadine a basso consumo, p.e., contengono mercurio che poi dovrà essere smaltito. Il solare oggi è conveniente perché finanziato dallo Stato, ma poi non ci lamentiamo se le tasse sono alte.
Io sono favorevole a pagare tasse se questo significa vivere in un mondo migliore, però se oggi tutti si facessero l'impianto fotovoltaico, quanto costerebbe allo Stato finanziare e mantenere 20 milioni di impianti?
E' fattibile? Non so.
Capitolo zone inquinate: io passo spesso a Rocca Priora e non vorrei mai andarci ad abitare a causa della puzza e del degrado di una delle zone più brutte d'Italia.
Se si facesse lì un rigassificatore, l'inquinamento non aumenterebbe più di tanto e nemmeno il degrado e forse gli abitanti non sarebbero così scontenti se gli si dessero delle case altrove in zone più pulite...
Non mi sembra un ragionamento tanto mostruoso o balzano.
Io vedo in giro molta ideologia e poco senso pratico.
Tu, ad esempio, sembri una naturalista, ma hai a casa un impianto fotovoltaico? Se si brava, altrimenti dovresti iniziare a mettere in pratica i tuoi discorsi. In fondo un impianto costa "solo" 18.000 Euro (come una macchina di media cilindrata) e lo stato ti finanzia una parte e ti permette di rateizzare la spesa. In più ti paga l'energia che immetti in rete per 20 anni ad un prezzo molto maggiore di quello di mercato e l'azienda che te lo monta ti garantisce lo smaltimento alla fine della sua vita utile.
Che fai sei ancora lì? Come ho già detto, lasciamo da parte le utopie ed iniziamo ad agire in prima persona invece di parlare ed aspettare sempre che comincino gli altri!
quindi bisogna investire su tutto il resto.
concordo in pieno con te che la prassi ha sempre la priorità sulla teoria, qui però siamo su un cosiddetto social network dove circolano IDEE, quindi bisogna fare parecchia attenzione al tipo perché poi è in base a quelle che uno agisce..
credo fortemente che cambiare radicalmente l'economia sia possibile, ovviamente con un periodo transitorio, ma essenzialmente a due condizioni:
1. appena mi compro una casa mi ci compro anche il fotovoltaico e imparo a gestire(=pratica) nel modo migliore le mie risorse, ma occorre anche che si cambi MENTALITÀ e ci si tolga definitivamente dalla testa i combustibili fossili e il nucleare semplicemente per ci coccolano ma ci UCCIDONO PIANO e poi vedi anche i soldi che si sprecano per curarsi quando ormai non avranno più importanza..
2. ribadendo la quasi completa incompetenza in materia credo di poter immaginare la miriade di difficoltà tecnico-economiche che si presenterebbero, ma sono sicura che se ogni comune pensasse a rendere il proprio territorio più pulito e energicamente indipendente COLLABORANDO con gli altri e con tutti i soggetti del suo territorio magicamente si otterrebbero regioni più pulite e indipendenti e un paese più pulito indipendente e più RICCO perché se troviamo il modo, anche pagando i soldi che andrebbero in cure, (energia solare e simili sono cmq gratis c'è da pagare "solo" la trasformazione, ma non ci sarebbe il problema non trascurabile del trasporto), di procurarci l'E di cui abbiamo bisogno, di tutte le altre risorse saremmo ricchissimi e qui parlo soprattutto delle risorse paesaggistico-artistiche..... Mostra tutto
la prassi precede sempre la teoria ma il circolare di idee sull'impossibilità di cambiare le cose è l'arma principale di chi guadagna a farle rimanere così il più a lungo possibile.. e qui mi fermo sennò facciamo i temi e non sono mai stata capace..
Francesco Gasparetti
Si certo, in teoria tutto si può fare, in pratica no.
Solo pochi giorni addietro è apparsa sui media la notizia della chiusura di due impianti di produzione dell'alluminio (uno in Sardegna, uno in Veneto) a causa dell'elevato costo dell'energia in Italia.
In pratica lo stato finanziava questa produzione pagando una parte della bolletta energetica, ma la UE ha deciso che questa pratica va contro i principi della concorrenza e quindi questi stabilimenti verranno probabilmente chiusi dalla casa madre americana.
Bene dirai tu, meno industrie, meno inquinamento, meno energia necessaria, meno centrali turbo-gas e rigassificatori.
La messa in pratica della teoria della decrescita.
Ti faccio solo notare che ci sono centinaia di persone che perdono il posto di lavoro e centinaia di famiglie che perdono la principale, e forse unica, fonte di reddito.
Chi glielo va a spiegare che la chiusura di quegli stabilimenti è un bene per il loro ambiente?
04 dicembre 2009
03 dicembre 2009
La Lega svela i suoi candidati a Senigallia!
Candidato sindaco sarà l'ex comunista radical-chic A. Scaloni, mentre l'incarico di segretario del partito è stato affidato a Quilly. I due poeti dialettali hanno accettato con entusiasmo i nuovi impegni e si apprestano a guidare la campagna elettorale al fine di conquistare l'ambìto trono lasciato vacante dalla zarina di Monterado.
Da buoni leghisti, i sommi poeti hanno subito affermato che la lista sarà composta solo da senigalliesi D.O.C. da almeno 4 generazioni e che quindi non verranno accettate le auto-candidature extra-comunali come quelle di Serena M., nota blogger sobillatrice dell'entroterra corinaldese.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere:
- l'IDV senigalliese si è diviso ancora. A furia di dividersi, presto si arriverà all'atomo e fra qualche tempo al bosone di Hicks.
- Il PDL dichiara: ben venga la lista leghista! Mark Anthony è un eterno perdente quindi non ci resta che puntare sui giovani poeti dialettali!
- Il CERN di Ginevra commenta le divisioni dell'IDV senigalliese: "se vi avessimo conosciuto prima, avremmo evitato di spendere un miliardo di dollari per costruire l'acceleratore di particelle!".
- Dal Colle (del Cavallo) M. Scaloni dichiara: "prima di candidarsi, mio fratello pubblichi il suo 740, mentre Quilly depositi in cancelleria le bobine degli scontrini del suo registratore di cassa!".
- Il Mezza Canaja, nella persona del sub-comandante Fagiulìn, annuncia: stiamo già scaldando le mazze per accogliere calorosamente le due ex-costole della sinistra passate alla Lega Centro-Nord!
- La Plaga di Velluto, dal suo blog, tuona sarcastico: "io l'ho sempre saputo che eran' dò testadeca..."!
- Daniele Sun, commentando su VS, annuncia che forse voterà per Quilly e Scaloni o forse no.
- Dal Colle (del Cavallo) GLM dichiara: "l'olio d'oliva di quest'anno è poco, ma buono!".
- L'avvocato Bob Heavens, venuto a conoscenza della notizia e citando Anassimandro da Ellenopolis, dichiara: "σκάλες έσπασε μπάλες του".
- Il gruppo salafita per la predicazione e l'insegnamento del Corano, nella persona dell'Imam Malìh Makìh, ha aggiunto: "siamo pronti a sostenere Scaloni, ma solo se avremo il permesso di costruire una moschea e due minareti sulle rovine del ghetto ebraico in deroga al piano Cervellati".
- La Curia, tramite la sua emittente Radio Duomo, interviene in favore di Serena M.: "anche gli extra-comunali hanno dei diritti, questa è pura discriminazione razzista!"
- Il traduttore di Gugol ha appena decrittato la citazione dal greco antico dell'avvocato Heavens. Nel testo di Anassimandro c'è scritto letteralmente: "Scaloni ha rotto i cojoni".
Last updates:
- Don Benito Nazzi, appartenente alla falange crociata per la diffusione coatta del cristianesimo, ha concesso il suo endorsement a Scaloni affermando: "a Senigallia servono due croci, una sulla scheda elettorale per il sindaco Scaloni, l'altra sullo stemma del comune, troppo laico per la città natale del beato Pio IX!".
- Alla domanda della giornalista Marie Therese Blanchard, che chiedeva come intendesse portare avanti la sua campagna elettorale, lo Scaloni ha risposto: "per ora faccio cose, vedo gente e scrivo poesie...".
- Serena M. chiede le dimissioni del neo-segretario leghista Quilly perché afferma di aver scoperto le sue origini non senigalliesi. La blogger corinaldese ha dichiarato: "Quilly è un falso senigalliese, è originario di Marotta ed io ho una foto che lo prova!".
- Panico nell'entourage di Quilly. Solo il suo portavoce Maurizio P. ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni di Radio Velluto: "è tutta una bufala, una montatura! Se Quilly non è senigalliese, io so scrivere correttamente in italiano!".
27 novembre 2009
25 novembre 2009
24 novembre 2009
23 novembre 2009
20 novembre 2009
17 novembre 2009
15 novembre 2009
12 novembre 2009
10 novembre 2009
09 novembre 2009
05 novembre 2009
04 novembre 2009
03 novembre 2009
02 novembre 2009
31 ottobre 2009
30 ottobre 2009
29 ottobre 2009
28 ottobre 2009
27 ottobre 2009
06 agosto 2009
Testa la Tua Collocazione Politica!
I am a center-left moderate social libertarian
Left: 1.18, Libertarian: 3.09
Political Spectrum Quiz
Francesco Gasparetti is a center-left moderate social libertarian. is also a foreign policy centrist and culturally liberal. FG's scores (from 0 to 10):
Social issues:+3.09 libertarian
Foreign policy:+0.01 neo-con
Cultural identification:+4.75 liberal
19 luglio 2009
Pubblicità Progresso: Aiutate i Blog Abbandonati!
Vi scrivo per rendervi partecipi della mia situazione: da quasi un mese, il mio padre-padrone-autore mi ha abbandonato preferendomi il mare, la lettura, la musica, i rapporti personali ed, in ultima analisi, anche il lavoro!
E' una cosa vergognosa che nella bella stagione i blog vengano ancora abbandonati in questo modo indegno!
E' indecente che un blog serio possa essere sostituito da una applicazione barzelletta come Facebook!
Chi ti dà amore per tutto il resto dell'anno, chi ti asseconda in tutti i tuoi deliri, chi dà uno spazio alle tue inveterate invettive non può essere trascurato così impunemente ai primi caldi di luglio!
Aiuta Gaspatcho e tutti i blog abbandonati a ritrovare i loro autori!
Firma la petizione contro l'abbandono dei blog scrivendo una mail all'indirizzo:
21 giugno 2009
Senigallia SI Complanare: le Reazioni
Le prime polemiche sono arrivate per i numeri: la Piaga di Velluto ci prende in giro perché ci mancano circa 5 milioni di adesioni per raggiungere l'unanimità degli utenti Facebook italiani (che sono appunto 5 milioni).
Kit Carson, un blogger senigalliese che si ispira al celebre compagno di Tex Willer, ritiene che 200 iscritti "non rappresentino un fronte così folto" introducendo con il termine "fronte" le prime avvisaglie del tenore bellico dei commenti, come se i 200 iscritti al gruppo fossero pronti ad imbracciare il fucile ed a scavare le trincee...
Il Messaggero del 16 giugno già citava il gruppo quando ancora vi erano 12 iscritti, mentre Vivere Senigallia parlava di 87 iscritti in 48 ore.
Pochi o tanti a me interessa relativamente, mi interessa il fatto che a Senigallia ci siano delle persone favorevoli al progetto della complanare con il diritto di esprimere la loro opinione almeno quanto quelli che la pensano in maniera diametralmente opposta.
Evidentemente però non tutti concordano con me sulla possibilità di manifestare apertamente e civilmente le proprie convinzioni e le reazioni di alcuni blogger e di vari utenti del web ne sono la conferma.
In realtà con alcune persone come Quilly si possono intraprendere discussioni interessanti e costruttive anche partendo da punti di vista opposti, mentre altri iniziano i loro commenti con frasi del tipo: "Allora....... vi ringrazierei se prima di dire certe fesserie vi informaste un pochino!".
Certo dare dell'ignorante all'interlocutore alla prima frase, non mi sembra un buon modo per avviare un dialogo, ma dimostra la spocchia di chi crede di detenere la Verità assoluta.
Kit Carson, dal suo blog Sinistrati, cerca di convincerci che "chi è coinvolto in un fatto di cronaca, non lo può raccontare e nemmeno scrivere".
Il riferimento è a Michele Pinto, uno degli aderenti a Senigallia SI Complanare, ed al suo articolo apparso su Vivere Senigallia.
Secondo il pistolero:
Nel nostro caso invece, chi ha scritto l’articolo, aveva aderito al gruppo e quindi non poteva poi descriverne la storia, appellandosi al diritto di cronaca. Ma v’è di più: tra le righe, intravediamo una certa gaiezza, quasi come si raccontasse la vittoria della propria squadra di calcio o una gita con la propria amata.
In pratica si vuole sostenere che Pinto non può scrivere sul SUO giornale perché:
Se partecipo ad una manifestazione politica. Prendo uno striscione e do una mano agli organizzatori. Il racconto che ne consegue, sia esso inserito sul blog personale, o sul giornale del partito, NON rientra secondo me nel diritto di cronaca: sì è di parte – sì è la causa e l’effetto.
partecipo ad una semplice manifestazione, come reporter. Faccio foto, intervisto. Se il resoconto viene pubblicato su un organo di partito o su un blog politico, sì è sempre nell’ambito della militanza. Se il giornale fosse apolitico, rientreremmo nel campo della pura cronaca.
Quindi, seguendo questo ragionamento, i giornalisti che partecipano agli scontri di piazza a Teheran, non potrebbero raccontarli perché sono parte in causa!
Ma le braccia mi sono cadute quando ho sentito parlare di "giornali apolitici" come se esistessero dei resoconti puramente oggettivi e come se ogni giornalista non filtrasse la cronaca tramite le sue idee personali.
Il giornale oggettivo è una mera utopia! A me basterebbe che l'informazione non ci raccontasse cose platealmente false come è successo a Studio Aperto quando ci ha informato che Berlsuconi è stato "assolto nel processo Mills" (dove non era neanche imputato a causa del Lodo Alfano).
Altre reazioni hanno avuto dei toni apocalittici, come se la costruzione di una strada segnasse la fine del mondo od addirittura dell'universo!
La più dura ed inaspettata è venuta però dalla "Piaga di Velluto" da cui sono stato accusato addirittura di avere iniziato una "guerra tra poveri".
In realtà la mia intenzione non è affatto quella di fare la guerra col comitato NO Complanare e non ho istituito né comitati di quartiere, né ronde padane armate di manganello.
Sono stato in silenzio per diversi mesi, ascoltando le proteste ed assistendo alle manifestazioni dei contrari e, ad un certo punto, mi sono stancato di sentire una sola voce ed ho voluto constatare se a Senigallia vi fossero anche persone favorevoli alla realizzazione di questo progetto.
Un progetto che potrà non essere perfetto, ma che, dal mio punto di vista, rappresenta un miglioramento complessivo della città e permetterà in futuro di gestire il traffico cittadino in maniera più razionale.
Potrò anche sbagliarmi, ma rivendico il diritto di esprimere liberamente la mia opinione senza per questo dover essere schedato come un pericoloso guerrafondaio!
PS. Ho linkato tutti gli articoli citati in modo tale che tutti possano farsi liberamente la loro idea.
08 giugno 2009
Europee 2009: in Italia Vincono l'Estrema Destra e l'Astensionismo.
- Vince il partito astensionista che supera il 35% degli elettori (contando anche le schede bianche e nulle), attestandosi ai livelli del PDL. Nei vari dibattiti televisivi si è discusso molto di questo risultato, ma le risposte fornite dai vari commentatori non mi hanno convinto appieno. La vera spiegazione dell'astensionismo sta nel fatto che nessun elettore capiva per cosa stava votando! Nessun partito, o quasi, ha spiegato cosa avrebbe fatto in Europa, ma ci si è accapigliati su temi futili e si è dato alle elezioni europee il valore di un sondaggio sull'operato del governo e dell'opposizione. Per questa ragione gli animi degli elettori non si sono scaldati più di tanto e neanche il brutto tempo li ha persuasi a recarsi in massa alle urne.
- Vince l'estrema destra. No, non parlo dei fascisti dichiarati, come Forza Nuova o la Fiamma Tricolore, partiti residuali, ma parlo della Lega Nord, che è riuscita a stravincere al Nord ed a sfondare anche al centro Italia con un programma tecnicamente xenofobo e fascista. Un programma che, in tempo di crisi, ha individuato il capro espiatorio dei problemi italiani nell'immigrazione. I punti forti e chiari del partito leghista, ovvero la lotta all'immigrazione, la sicurezza (anche tramite le ronde padane), l'islamofobia ed il No all'entrata della Turchia nell'Unione, hanno centrato l'obbiettivo ed attirato il consenso verso il carroccio.
Il PDL ha sostanzialmente fallito il traguardo che Berlusconi aveva posto al 40%, ma è comunque il primo partito italiano ed ha tenuto nonostante le ultime traversie del suo leader, il quale, con i suoi rapporti con Noemi, i voli di stato per i suoi amichetti, le orge a villa Certosa e la corruzione nel caso Mills, ha forse smarrito il tocco di Re Mida.
Il PD ha ottenuto un risultato pessimo, perdendo oltre 6 punti rispetto alle politiche del 2008, dando l'impressione di non avere nessuna identità politica e nessuna proposta forte per attirare l'elettorato. Franceschini ha cercato di dare una svolta rispetto all'apatia veltroniana, ma se non si darà un substrato politico chiaro, la gente continuerà a snobbare il Partito Democratico. Chi sa dire cos'è il PD oggi? E' un partito statalista o liberale, laico o catto-clericale? Quali sono i suoi valori e le sue proposte? Ce lo facciano sapere prima di arrivare allo 0%.
L'Italia dei Valori ha fatto la scelta opposta a quella del PD, qualificandosi su valori concreti come la difesa della legalità e sull'opposizione dura e senza sconti all'operato di Berlusconi e per questo ha ottenuto un ottimo risultato sfiorando quasi l'otto per cento.
I comunisti vanno verso l'estinzione politica pur avendo un bacino di elettorato che si attesta sul 7%. Ormai ci sono quasi più partiti comunisti che comunisti ed un certa vocazione masochista ha portato all'esclusione della sinistra radicale italiana anche dal parlamento europeo, dopo che il distacco forzato dal PD li aveva esculsi da quello nazionale. Se la sinistra radicale lasciasse perdere i simboli superati del novecento e cercasse una via moderna al socialismo, puntando su facce nuove, forse avrebbe dei risultati migliori!
L'unico partito veramente laico e liberale nel panorama politico nazionale, ovvero i Radicali di Pannella e della Bonino, non vanno oltre il 2,4%, mentre i partiti liberali europei hanno avuto tutti una buona affermazione. Anche qui si potrebbe parlare di rinnovamento almeno dell'immagine, mettendo da parte i ferri vecchi come Pannella e puntando più sul futuro che sul passato.
Un'altra valutazione riguarda i Verdi. In tutta Europa i partiti ecologisti hanno ottenuto un ottimo risultato, tanto che in Francia hanno sfiorato il 15% ed in Germania sono intorno al 10%. In Italia, purtroppo, i Verdi sono tutto tranne che ecologisti ed infatti si alleano costantemente con i partitini comunisti, alienandosi le simpatie degli ambientalisti moderati, i quali potrebbero rappresentare un bacino elettorale molto ampio!
In definitiva l'Europa sembra svoltare a destra, a causa delle paure portate dai venti della crisi economica ed il successo dei partiti euroscettici o nazionalisti fa presupporre che l'Unione debba rafforzarsi a livello politico se non vuole diventare un'accozzaglia di nazioni unite solamente dall'interesse economico.
06 giugno 2009
Il Nuovo Logo del PDL!
01 giugno 2009
Cronache Inglesi, Cap. II: Newcastle, Durham, Hadrian's Wall.
Grazie alla mappa stampata in precedenza da Carlino, troviamo facilmente il numero 107 dove ci accoglie un gentile signore, che comincia a chiamarmi Franco.
Abbandonati i bagagli, decidiamo di uscire per cercare qualcosa da mangiare, ma Jesmond Road a mezzanotte è deserta come il lungomare di Senigallia a gennaio e ci tocca camminare parecchio prima di trovare un ristorante indiano aperto 24h su 24, che ci serve una porzione di chips da circa un Kg, grondanti d'olio e condite con dei chiodi di garofano (o almeno speriamo siano chiodi di garofano!).
La camminata di ritorno ci serve per smaltire l'olio delle patatine, ma appena arrivati troviamo la prima sorpresa: nella camerata c'è solo un altro avventore oltre a noi; un vecchio scozzese che dorme nudo in maniera non troppo elegante.
Forrest Gump direbbe che gli ostelli sono come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti capita!
Dopo una lauta colazione, consumata davanti ad un altro vecchietto scaccoloso che ingurgitava tazze di cereali innaffiate con due gocce di latte, ansimando come un maratoneta dopo 40 Km di corsa, ci incamminiamo verso il centro città.
Da Jesmond Road servono circa 30 minuti per raggiungere a piedi la stazione centrale, passando per una zona molto moderna che dovrebbe essere il quartiere universitario.
Il centro storico di Durham è situato in una penisola collinare circondata dal fiume Wear e da un bosco lussurreggiante.
Il borgo medievale è molto suggestivo e ben curato, ma le vere attrazioni sono la cattedrale, dichiarata patrimonio dell'UNESCO nel 1986, ed il castello, oggi sede dell'università più prestigiosa della città.
La cattedrale di San Cutberto è uno degli esempi più antichi di architettura anglo-normanna ed all'interno si può notare il passaggio dallo stile romanico ai primi vagiti del gotico.
Interessanti sono le decorazioni geometriche delle colonne, la Galilee Chapel con la tomba del Venerabile Beda (l'autore dell' Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum), la tomba di San Cuthbert, a cui è dedicata la chiesa, e l'altare maggiore dietro al Neville Screen.
Purtroppo non ho foto perché in questa chiesa erano vietate.
Dalla torre del campanile, saliti i 325 claustrofobici gradini, si può godere di una bellissima vista dall'alto della città.
Dopo la cattedrale ci rechiamo al vicino castello, dove una giovane togata ci guida nella visita a quello che ora è il suo college.
La ragazza è preparata e loquace, ma le sue battute mi lasciano alquanto perplesso e chiedo a Carlino se il problema sia che io non capisco la lingua o che lo humor della fanciulla lasci a desiderare.
Stabiliamo che la colpa è dell'umorismo inglese e decidiamo di unirci forzatamente alle risate di gruppo per non turbare il clima idilliaco della visita.
Terminata la visita al castello, ci dirigiamo verso Sud e seguiamo la passeggiata lungo il fiume per goderci la splendida vista dal basso della cattedrale.
Verso le 16 uno scroscio improvviso di pioggia ci costringe a ritornare alla stazione ed a fare ritorno a Newcastle.
NEWCASTLE UPON TYNE (***)
Castelnuovo sul Tino è una città moderna ed il passaggio tra il borgo medievale di Durham e i ponti sul Tyne ci lascia alquanto sconcertati.
In effetti la maggiore attrazione architettonica della città sono proprio i ponti, tra cui spiccano il Tyne Bridge, molto simile e contemporaneo a quello costruito sulla baia di Sydney,
ed il Millennium Bridge, ponte pedonale con la sua originale apertura a "palpebra".
Degno di nota è anche il Gateshead Sage, che si staglia con la sua silhouette da lombrico sulla riva meridionale del fiume.
Delle sculture moderne e alquanto kitsch sono sparpagliate in ogni angolo della città, conferendole un tocco di originalità e di cattivo gusto.
Quello che mi ha impressionato di più di Newcastle è la vivacità della gente: alle 19 di sabato i giovani sono già tutti radunati nei locali del centro a bere birra ed a fare baldoria, vestiti con uno stile che rispecchia il resto della città, ovvero originale ma kitsch.
Per gli amanti della movida notturna, Newcastle dev'essere un vero sballo, mentre noi turisti nerd ci tiriamo fuori dalla calca e torniamo all'ostello abbastanza presto.
Dilaniato dai morsi della fame, mi avvicino ad un distributore di merendine dove trovo una vera chicca: lo Yorkie, ovvero il primo snack sessista!
Dopo essermi gustato il cioccolato per soli maschi obesi, me ne vado a letto prendendo le consuete precauzioni contro il vecchio scozzese.
La mattina seguente è proprio lo spudorato celtico a svegliarci verso le sei di mattina, facendo un baccano insopportabile con le sue bustine di plastica, fin quando un altro avventore lo redarguisce con male parole e lo invita gentilmente a togliersi dai maroni as soon as possible.
Alle 7 e mezza scendiamo a fare colazione, cercando di evitare lo scaccoloso ansimante della mattina precedente, e partiamo in direzione della stazione degli autobus di Gallowgate per andare al Vallo di Adriano.
Bene, arrivati nel luogo esatto indicato dalla Lonely Planet, notiamo che non c'è alcuna stazione degli autobus e quindi giriamo per mezza giornata tra lo stadio, la Chinatown e le mura cittadine alla ricerca di questa fottuta Gallowgate Station.
Ad un certo punto ci rendiamo conto che la suddetta stazione esiste solo nella malata fantasia dei redattori della Lonely e quindi chiediamo informazioni ad un gentile passante, il quale ci indica di andare a Eldon Square.
Un ragazzo ci suggerisce di prendere un autobus per Hexham e poi prendere la linea per il Vallo e noi seguiamo il suo consiglio.
HEXHAM (***)
Hexham ha il fascino dell'inaspettato; ci siamo capitati per puro caso, ma fortunatamente la cittadina merita di essere visitata soprattutto per la sua magnifica cattedrale.
La linea di bus per il Vallo parte dalla stazione ferroviaria e certamente non potete sbagliare visto che i pulmini sono decorati con vistose scritte ed immagini.
HADRIAN'S WALL (*****)
Decidiamo di fare solo una piccola passeggiata da Once Brewed fino al sicomoro reso famoso dal film "Robin Hood" con Kevin Kostner e Morgan Freeman.
Al nostro arrivo il clima non è certo dei migliori, con dei nuvoloni carichi di pioggia all'orizzonte ed un vento freddo che spazza la spoglia campagna intorno al muro, non più imponente come un tempo, che si innalza per un metro o poco più dal terreno.
La camminata non è molto agevole poiché è necessario scalare degli speroni rocciosi, ma il panorama è impareggiabile e la vista di un gruppo di giovani baghine ci sprona a camminare speditamente verso l'agognato sicomoro.
Dopo innumerevoli salite e discese arriviamo finalmente al Sycamore Gap, dove le baghine stanno facendo una sessione fotografica completa che sembra poter durare per ore.
Decidiamo dunque di procedere per un altro breve tratto, ma poi torniamo sui nostri passi a causa del freddo, della paura della pioggia e dello scarso tempo a nostra disposizione.
In effetti in sole due ore siamo arrivati al sicomoro e siamo tornati passando anche per il forte 39, ovvero la torre meglio conservata dell'intero Vallo.
La passeggiata è meravigliosa soprattutto per i panorami che si possono osservare e meriterebbe sicuramente più tempo di quello che le abbiamo dedicato, ma purtroppo abbiamo un appuntamento improrogabile ad Hexham con un treno che parte per Middlesbrough.
Finisce così la prima parte del viaggio, con il dynamic-duo Gasparetti-Paternoster diretti verso Whitby, la città di Dracula!
Ma di questo parleremo nel capitolo III, se mai ci sarà un capitolo III!
25 maggio 2009
Cronaca di un Viaggio in Inghilterra. Cap I
Prossimamente le cronache città per città, stay tuned!
17 maggio 2009
Omaggio di Bob Dylan al Nostro Premier:
Silvio
Stake my future on a hell of a past
Looks like tomorrow is coming on fast
Ain't complaining 'bout what I got
Seen better times, but who has not?
14 maggio 2009
23 aprile 2009
Chiuso per Ferie: Northern England.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Newcastle, Adrian Wall, Durham, Whitby, Helmsley, York, Malham, Liverpool, Chester.
Arrivederci al 5 maggio!
Le Marche non sono autosufficienti dal punto di vista energetico, quindi importiamo energia da centrali in altre regioni e da stati, come la Francia, che ce la vendono.
Perché una centrale non va bene nelle Marche, ma va bene a Brindisi o a Porto Marghera?
Perché continuiamo a importare petrolio, ma ci strappiamo le vesti per un rigassificatore?
Quante pale eoliche o quante migliaia di metri quadrati di pannelli solari servono per fare l'equivalente di 800 MW?
Se si deve fare un rigassificatore, perché non farlo in una zona già degradata, invece di degradare una zona ancora intonsa? Solo per capire.