Copio ed incollo un dibattito che si è sviluppato sulla pagina Facebook dell'amico corinaldese Riccardo Silvi e che potrebbe interessare anche i lettori di Gaspatcho.
Chiedo agli amici che seguono il mio blog di dare un apporto al dibattito commentando pure loro perché trovo l'argomento molto stimolante.
Chiedo agli amici che seguono il mio blog di dare un apporto al dibattito commentando pure loro perché trovo l'argomento molto stimolante.
Silvi Riccardo ha linkato il seguente articolo: Il Rischio a tutto Gas
Francesco Gasparetti
Vorrei chiedervi qualche cosa: le centrali turbo-gas non vanno bene, ok. I rigassificatori non vanno bene, ok. Le centrali atomiche non vanno bene, ok. Però abbiamo una automobile a testa, la lavastoviglie, l'asciuga-biancheria, il condizionatore, lo stereo da 2000 watt, il cellulare, ecc...
Le Marche non sono autosufficienti dal punto di vista energetico, quindi importiamo energia da centrali in altre regioni e da stati, come la Francia, che ce la vendono.
Perché una centrale non va bene nelle Marche, ma va bene a Brindisi o a Porto Marghera?
Perché continuiamo a importare petrolio, ma ci strappiamo le vesti per un rigassificatore?
Quante pale eoliche o quante migliaia di metri quadrati di pannelli solari servono per fare l'equivalente di 800 MW?
Se si deve fare un rigassificatore, perché non farlo in una zona già degradata, invece di degradare una zona ancora intonsa? Solo per capire.
Le Marche non sono autosufficienti dal punto di vista energetico, quindi importiamo energia da centrali in altre regioni e da stati, come la Francia, che ce la vendono.
Perché una centrale non va bene nelle Marche, ma va bene a Brindisi o a Porto Marghera?
Perché continuiamo a importare petrolio, ma ci strappiamo le vesti per un rigassificatore?
Quante pale eoliche o quante migliaia di metri quadrati di pannelli solari servono per fare l'equivalente di 800 MW?
Se si deve fare un rigassificatore, perché non farlo in una zona già degradata, invece di degradare una zona ancora intonsa? Solo per capire.
Silvi Riccardo
Punto di vista interessante Gaspa, ma chiedi alla persona sbagliata. Non so darti risposta perché non so rispondermi se Una centrale termo-gas o un rigassificatore sia una cosa da Si o da No. Sto raccogliendo delle info e le sto condividendo per cercare di creare discussione e capire. i Tuoi sono punti di osservazione interessanti.
Claudia Marconi
il più interessante in assoluto trovo sia quello sulla zona già degradata ... Le info poi siamo in tanti a cercare di raccoglierle perché se aspettiamo che ci informino faremo in tempo a trovarci ognuno un coso che non sapiamo bene cos'è come vicino di casa visto il trend soprattutto italiano di cui parli e di cui è già importante rendersi conto ...
Giacomo Giuliani
Bisogno iniziare a risparmiare, le macchine invece che a benzina o diesel le prendiamo a metano, elettriche e ad idrogeno! L'energia elettrica la si produce con sistemi alternativi, ci sono milioni di tecnologie pulite, non solo fotovoltaico ed eolico, ci sono le biomasse, l'idraulica, l'energia dei moti ondosi, il fotovoltaico termodinamico, tuttoeolico ad alta quota, la geotermia, l'idrogeno e chi più ne ha più ne metta!
Il problema sono le multinazionali che vogliono finire di guadagnare con il loro petrolio...una volta che ci avranno intossicato tutti x benino, e che quindi avranno finito anche i loro giacimenti, inizierà la tanto aspettata terza rivoluzione industriale dell'energia!
Il problema sono le multinazionali che vogliono finire di guadagnare con il loro petrolio...una volta che ci avranno intossicato tutti x benino, e che quindi avranno finito anche i loro giacimenti, inizierà la tanto aspettata terza rivoluzione industriale dell'energia!
Enrico Allegrezza
la lavastoviglie,ok. L'asciugabiancheria non so quante famiglie ce l'hanno, il condizionatore... beh prima bisogna guardare in tutti gli uffici, bar, negozi, che non c'è un condizionatore da 8000 Btu e che consuma 1000Wah.. uno stereo da 2000 W trovalo uno in casa con uno stereo così!!! Ammesso che ci siano, i finali sono a transistor e anche se fosse da 2000W non consumano più 300W... X il cellulare basta comprarsi un caricabatterie solare che si trova in giro...
Ma quanta corrente, acqua, gas si consuma allo stadio quasi ogni sera per vedere una partita schifosa di calcio?
Bisogna anche dire che tanti presidenti di calcio sono grandi industriali e grandi politici che stanno pensando al nostro futuro con l'inquinamento e l'energia! (bell'esempio che danno...) io a casa non posso avere la lavastoviglie però uno stadio acceso ogni sera che consuma circa 140 KW ogni ora va bene.....!!!
Ma a noi cosa ce ne frega, tanto i soldi per quelle cose lì ci sono sempre, finchè li prelevano dalle nostre tasche..!!!!!!
NON C'E' COERENZA SULLE COSE.
Basta così poco per risparmiare energia.. la tecnologia è andata avanti e di moooolto anche sul risparmio energetico ma in italia siamo troppo ignoranti per sapere e conoscere le cose.
Per esempio, si sa in giro che ci sono Power Led così potenti da fare luce come un faro allo Xenon di un'autovettura? Immagino di no.. è grande come poco più di un bottone di una giacca e rende 1100 Lumen di potenza luminosa con un voltaggio di 3,9V per 2800 mAh...con una vita media di 50.000-100.000 ore... si sanno queste cose?
Basterebbe conoscere un po... ;-)
Ma quanta corrente, acqua, gas si consuma allo stadio quasi ogni sera per vedere una partita schifosa di calcio?
Bisogna anche dire che tanti presidenti di calcio sono grandi industriali e grandi politici che stanno pensando al nostro futuro con l'inquinamento e l'energia! (bell'esempio che danno...) io a casa non posso avere la lavastoviglie però uno stadio acceso ogni sera che consuma circa 140 KW ogni ora va bene.....!!!
Ma a noi cosa ce ne frega, tanto i soldi per quelle cose lì ci sono sempre, finchè li prelevano dalle nostre tasche..!!!!!!
NON C'E' COERENZA SULLE COSE.
Basta così poco per risparmiare energia.. la tecnologia è andata avanti e di moooolto anche sul risparmio energetico ma in italia siamo troppo ignoranti per sapere e conoscere le cose.
Per esempio, si sa in giro che ci sono Power Led così potenti da fare luce come un faro allo Xenon di un'autovettura? Immagino di no.. è grande come poco più di un bottone di una giacca e rende 1100 Lumen di potenza luminosa con un voltaggio di 3,9V per 2800 mAh...con una vita media di 50.000-100.000 ore... si sanno queste cose?
Basterebbe conoscere un po... ;-)
Francesco Gasparetti
quote:" basterebbe conoscere un po'..."
Ecco, p.e. bisogna sapere che per far funzionare un cellulare serve una rete di antenne che consuma parecchi megawatt, oltre alla batteria che ricarichi a casina ogni tre giorni...
A me sembra che noi vogliamo solo la parte positiva della tecnologia, senza sapere che ogni medaglia ha un suo rovescio e cercando di capire solo quando qualcosa ci tocca da vicino.
La sindrome di NIMBY è comprensibile, ma l'unica vera alternativa a costruire nuove centrali è il risparmio, che però comporta notevoli conseguenze "negative".
Rinunciamo ai condizionatori? Chiudono fabbriche e gente perde il lavoro...
Rinunciamo ai cellulari? Idem
Rinunciamo alla macchina privata per ogni persona? Idem
Insomma bisognerebbe ripensare completamente l'economia.
SI può fare? Boh, intanto bisognerebbe partire dai comportamenti individuali e non pensare sempre a quello che fanno gli altri!
Ecco, p.e. bisogna sapere che per far funzionare un cellulare serve una rete di antenne che consuma parecchi megawatt, oltre alla batteria che ricarichi a casina ogni tre giorni...
A me sembra che noi vogliamo solo la parte positiva della tecnologia, senza sapere che ogni medaglia ha un suo rovescio e cercando di capire solo quando qualcosa ci tocca da vicino.
La sindrome di NIMBY è comprensibile, ma l'unica vera alternativa a costruire nuove centrali è il risparmio, che però comporta notevoli conseguenze "negative".
Rinunciamo ai condizionatori? Chiudono fabbriche e gente perde il lavoro...
Rinunciamo ai cellulari? Idem
Rinunciamo alla macchina privata per ogni persona? Idem
Insomma bisognerebbe ripensare completamente l'economia.
SI può fare? Boh, intanto bisognerebbe partire dai comportamenti individuali e non pensare sempre a quello che fanno gli altri!
Francesco Gasparetti
@Claudia: in un commento in un un altro thread, una persona chiedeva perché si volesse fare un rigassificatore a Falconara che è già degradata dalla raffineria.
Io risponderei che è meglio farlo proprio a Falconara piuttosto che in un'altra zona, magari cercando di spostare i residenti di quartieri come quello vicino all' API in una zona più salubre.
Io risponderei che è meglio farlo proprio a Falconara piuttosto che in un'altra zona, magari cercando di spostare i residenti di quartieri come quello vicino all' API in una zona più salubre.
Serena Serola Melchiorre
Gaspa, perché costruire una centrale che va a metano, carburante che dobbiamo comprare all'estero?
Perché non puntare sul solare?
Perché non puntare sul solare?
Francesco Gasparetti
ripeto: quante migliaia di metri quadri di pannelli solari servono per fare 800 MW?
Inoltre bruciare metano dovrebbe essere più pulito rispetto alla combustione del petrolio o del carbone.
E comunque avere più fonti di approvvigionamento (grazie anche ai rigassificatori) vuol dire non essere dipendenti dal solo petrolio.
Inoltre bruciare metano dovrebbe essere più pulito rispetto alla combustione del petrolio o del carbone.
E comunque avere più fonti di approvvigionamento (grazie anche ai rigassificatori) vuol dire non essere dipendenti dal solo petrolio.
Claudia Marconi
Purtroppo sono ancora quasi digiuna di molte conoscenze tecnico-scientifiche che mi rendono parecchio incompetente in materia ambientale e quindi anche economica, ma con quel poco che ho appreso posso dirti che il tuo ragionamento mi sembra un po' troppo circoscritto e cercherò di spiegarmi.
Coi danni che abbiamo e stiamo ancora facendo con il petrolio e derivati non possiamo permetterci di passare transitoriamente al metano; se non vogliamo naufragare, e non è solo una metafora, dobbiamo cambiare definitivamente rotta, come dici tu e passare ad un'altra economia (che letteralmente significa gestione della casa, ovvero del pianeta in cui viviamo e delle sue risorse), sempre se vogliamo mantenerlo ospitale come l'abbiamo trovato e mi sembra ci convenga alquanto.. i danni della pessima economia insomma li stiamo già pagando e li pagheremo già troppo cari.. la politica poi, per completare il discorso economico, può continuare e deve essere ad assoggettarsi ad una buona economia e possibilmente ritornare ad assoggettarsi invece di assoggettare.
questo oltre al fatto come dice Serena che il metano lo compriamo e ci rende cmq dipendenti non da energia ma cmq da metano.. quello che si potrebbe fare però transitoriamente, mentre si valutano e impiantano le eco-tecnologie migliori per ogni sito, e come dice Giacomo, ce ne sono tantissime migliori del solare e dell'eolico, è magari aumentare la produzione di energia degli impianti già esistenti sul territorio e che si sa sotto sfruttati.
infine mi sembra quasi offensivo e troppo innaturale, insomma praticamente assurdo, il discorsi di saturare di inquinamento zone già martoriate dallo schifo facendo smammare tutti gli abitanti.. se è necessario dovrebbero essere sì trasferiti, ma solo per il tempo che servirà a bonificare il territorio ovviamente a spese della ditta inquinante.
Insomma i miei discorsi per quanto contorti e magari non del tutto esatti non mi sembrano affatto utopistici quanto in linea con l'unica linea possibile da seguire se vogliamo salvare non il pianeta ma noi stessi nell'immediato e nei prossimi decenni.
Coi danni che abbiamo e stiamo ancora facendo con il petrolio e derivati non possiamo permetterci di passare transitoriamente al metano; se non vogliamo naufragare, e non è solo una metafora, dobbiamo cambiare definitivamente rotta, come dici tu e passare ad un'altra economia (che letteralmente significa gestione della casa, ovvero del pianeta in cui viviamo e delle sue risorse), sempre se vogliamo mantenerlo ospitale come l'abbiamo trovato e mi sembra ci convenga alquanto.. i danni della pessima economia insomma li stiamo già pagando e li pagheremo già troppo cari.. la politica poi, per completare il discorso economico, può continuare e deve essere ad assoggettarsi ad una buona economia e possibilmente ritornare ad assoggettarsi invece di assoggettare.
questo oltre al fatto come dice Serena che il metano lo compriamo e ci rende cmq dipendenti non da energia ma cmq da metano.. quello che si potrebbe fare però transitoriamente, mentre si valutano e impiantano le eco-tecnologie migliori per ogni sito, e come dice Giacomo, ce ne sono tantissime migliori del solare e dell'eolico, è magari aumentare la produzione di energia degli impianti già esistenti sul territorio e che si sa sotto sfruttati.
infine mi sembra quasi offensivo e troppo innaturale, insomma praticamente assurdo, il discorsi di saturare di inquinamento zone già martoriate dallo schifo facendo smammare tutti gli abitanti.. se è necessario dovrebbero essere sì trasferiti, ma solo per il tempo che servirà a bonificare il territorio ovviamente a spese della ditta inquinante.
Insomma i miei discorsi per quanto contorti e magari non del tutto esatti non mi sembrano affatto utopistici quanto in linea con l'unica linea possibile da seguire se vogliamo salvare non il pianeta ma noi stessi nell'immediato e nei prossimi decenni.
Francesco Gasparetti
@Claudia: cambiare radicalmente l'economia è possibile? Non lo so, ma mi sembra molto difficile puntare seriamente su una economia della decrescita, che alcuni cmq teorizzano.
Avere dei rigassificatori non significa risolvere il problema della dipendenza energetica, che noi italiani avremo sempre, in quanto non abbiamo fonti significative di combustibili fossili o di uranio e, ad oggi, solare ed eolico possono soddisfare solo una piccola parte del fabbisogno di energia.
Significa solamente renderci meno legati al petrolio ed alle sue oscillazioni di prezzo e dal gas russo, il quale ci ha già fatto sfiorare una crisi energetica qualche anno addietro, allorquando la Russia chiuse i rubinetti, perché gli ucraini rubavano il gas che passava nei metanodotti attraverso il loro territorio.
Avere più fonti significa essere meno dipendenti da ciascuna fonte.
Qua entrerebbe in gioco anche il nucleare e chi manifesta contro il turbo-gas perché emette CO2, potrebbe ritrovarsi di fianco ad una centrale atomica che emette solo vapore acqueo, ma che pone altri problemi.
Occhio.
Per quanto riguarda le tecnologie migliori, il discorso è complesso: le lampadine a basso consumo, p.e., contengono mercurio che poi dovrà essere smaltito. Il solare oggi è conveniente perché finanziato dallo Stato, ma poi non ci lamentiamo se le tasse sono alte.
Io sono favorevole a pagare tasse se questo significa vivere in un mondo migliore, però se oggi tutti si facessero l'impianto fotovoltaico, quanto costerebbe allo Stato finanziare e mantenere 20 milioni di impianti?
E' fattibile? Non so.
Capitolo zone inquinate: io passo spesso a Rocca Priora e non vorrei mai andarci ad abitare a causa della puzza e del degrado di una delle zone più brutte d'Italia.
Se si facesse lì un rigassificatore, l'inquinamento non aumenterebbe più di tanto e nemmeno il degrado e forse gli abitanti non sarebbero così scontenti se gli si dessero delle case altrove in zone più pulite...
Non mi sembra un ragionamento tanto mostruoso o balzano.
Io vedo in giro molta ideologia e poco senso pratico.
Tu, ad esempio, sembri una naturalista, ma hai a casa un impianto fotovoltaico? Se si brava, altrimenti dovresti iniziare a mettere in pratica i tuoi discorsi. In fondo un impianto costa "solo" 18.000 Euro (come una macchina di media cilindrata) e lo stato ti finanzia una parte e ti permette di rateizzare la spesa. In più ti paga l'energia che immetti in rete per 20 anni ad un prezzo molto maggiore di quello di mercato e l'azienda che te lo monta ti garantisce lo smaltimento alla fine della sua vita utile.
Che fai sei ancora lì? Come ho già detto, lasciamo da parte le utopie ed iniziamo ad agire in prima persona invece di parlare ed aspettare sempre che comincino gli altri!
Avere dei rigassificatori non significa risolvere il problema della dipendenza energetica, che noi italiani avremo sempre, in quanto non abbiamo fonti significative di combustibili fossili o di uranio e, ad oggi, solare ed eolico possono soddisfare solo una piccola parte del fabbisogno di energia.
Significa solamente renderci meno legati al petrolio ed alle sue oscillazioni di prezzo e dal gas russo, il quale ci ha già fatto sfiorare una crisi energetica qualche anno addietro, allorquando la Russia chiuse i rubinetti, perché gli ucraini rubavano il gas che passava nei metanodotti attraverso il loro territorio.
Avere più fonti significa essere meno dipendenti da ciascuna fonte.
Qua entrerebbe in gioco anche il nucleare e chi manifesta contro il turbo-gas perché emette CO2, potrebbe ritrovarsi di fianco ad una centrale atomica che emette solo vapore acqueo, ma che pone altri problemi.
Occhio.
Per quanto riguarda le tecnologie migliori, il discorso è complesso: le lampadine a basso consumo, p.e., contengono mercurio che poi dovrà essere smaltito. Il solare oggi è conveniente perché finanziato dallo Stato, ma poi non ci lamentiamo se le tasse sono alte.
Io sono favorevole a pagare tasse se questo significa vivere in un mondo migliore, però se oggi tutti si facessero l'impianto fotovoltaico, quanto costerebbe allo Stato finanziare e mantenere 20 milioni di impianti?
E' fattibile? Non so.
Capitolo zone inquinate: io passo spesso a Rocca Priora e non vorrei mai andarci ad abitare a causa della puzza e del degrado di una delle zone più brutte d'Italia.
Se si facesse lì un rigassificatore, l'inquinamento non aumenterebbe più di tanto e nemmeno il degrado e forse gli abitanti non sarebbero così scontenti se gli si dessero delle case altrove in zone più pulite...
Non mi sembra un ragionamento tanto mostruoso o balzano.
Io vedo in giro molta ideologia e poco senso pratico.
Tu, ad esempio, sembri una naturalista, ma hai a casa un impianto fotovoltaico? Se si brava, altrimenti dovresti iniziare a mettere in pratica i tuoi discorsi. In fondo un impianto costa "solo" 18.000 Euro (come una macchina di media cilindrata) e lo stato ti finanzia una parte e ti permette di rateizzare la spesa. In più ti paga l'energia che immetti in rete per 20 anni ad un prezzo molto maggiore di quello di mercato e l'azienda che te lo monta ti garantisce lo smaltimento alla fine della sua vita utile.
Che fai sei ancora lì? Come ho già detto, lasciamo da parte le utopie ed iniziamo ad agire in prima persona invece di parlare ed aspettare sempre che comincino gli altri!
Marco Bruciati
nel 2010 si raggiungerà il picco del petrolio: sale la domanda , minore offerta. il prezzo aumenterà da paura e tra 12 anni forse non ne avremo più , in Italia, tra 60 anni finirà del tutto.
quindi bisogna investire su tutto il resto.
quindi bisogna investire su tutto il resto.
Claudia Marconi
purtroppo sono ancora qui e spero di non essere mai qualcosa che termina con -ista.. mi piacerebbe diventare ecologa semmai per per imparare a gestire il mio ambiente e quindi parlo di PRASSI, purtroppo però per poterlo fare ho ancora qualche esame orale che mi aspetta..
concordo in pieno con te che la prassi ha sempre la priorità sulla teoria, qui però siamo su un cosiddetto social network dove circolano IDEE, quindi bisogna fare parecchia attenzione al tipo perché poi è in base a quelle che uno agisce..
credo fortemente che cambiare radicalmente l'economia sia possibile, ovviamente con un periodo transitorio, ma essenzialmente a due condizioni:
1. appena mi compro una casa mi ci compro anche il fotovoltaico e imparo a gestire(=pratica) nel modo migliore le mie risorse, ma occorre anche che si cambi MENTALITÀ e ci si tolga definitivamente dalla testa i combustibili fossili e il nucleare semplicemente per ci coccolano ma ci UCCIDONO PIANO e poi vedi anche i soldi che si sprecano per curarsi quando ormai non avranno più importanza..
2. ribadendo la quasi completa incompetenza in materia credo di poter immaginare la miriade di difficoltà tecnico-economiche che si presenterebbero, ma sono sicura che se ogni comune pensasse a rendere il proprio territorio più pulito e energicamente indipendente COLLABORANDO con gli altri e con tutti i soggetti del suo territorio magicamente si otterrebbero regioni più pulite e indipendenti e un paese più pulito indipendente e più RICCO perché se troviamo il modo, anche pagando i soldi che andrebbero in cure, (energia solare e simili sono cmq gratis c'è da pagare "solo" la trasformazione, ma non ci sarebbe il problema non trascurabile del trasporto), di procurarci l'E di cui abbiamo bisogno, di tutte le altre risorse saremmo ricchissimi e qui parlo soprattutto delle risorse paesaggistico-artistiche..... Mostra tutto
la prassi precede sempre la teoria ma il circolare di idee sull'impossibilità di cambiare le cose è l'arma principale di chi guadagna a farle rimanere così il più a lungo possibile.. e qui mi fermo sennò facciamo i temi e non sono mai stata capace..
concordo in pieno con te che la prassi ha sempre la priorità sulla teoria, qui però siamo su un cosiddetto social network dove circolano IDEE, quindi bisogna fare parecchia attenzione al tipo perché poi è in base a quelle che uno agisce..
credo fortemente che cambiare radicalmente l'economia sia possibile, ovviamente con un periodo transitorio, ma essenzialmente a due condizioni:
1. appena mi compro una casa mi ci compro anche il fotovoltaico e imparo a gestire(=pratica) nel modo migliore le mie risorse, ma occorre anche che si cambi MENTALITÀ e ci si tolga definitivamente dalla testa i combustibili fossili e il nucleare semplicemente per ci coccolano ma ci UCCIDONO PIANO e poi vedi anche i soldi che si sprecano per curarsi quando ormai non avranno più importanza..
2. ribadendo la quasi completa incompetenza in materia credo di poter immaginare la miriade di difficoltà tecnico-economiche che si presenterebbero, ma sono sicura che se ogni comune pensasse a rendere il proprio territorio più pulito e energicamente indipendente COLLABORANDO con gli altri e con tutti i soggetti del suo territorio magicamente si otterrebbero regioni più pulite e indipendenti e un paese più pulito indipendente e più RICCO perché se troviamo il modo, anche pagando i soldi che andrebbero in cure, (energia solare e simili sono cmq gratis c'è da pagare "solo" la trasformazione, ma non ci sarebbe il problema non trascurabile del trasporto), di procurarci l'E di cui abbiamo bisogno, di tutte le altre risorse saremmo ricchissimi e qui parlo soprattutto delle risorse paesaggistico-artistiche..... Mostra tutto
la prassi precede sempre la teoria ma il circolare di idee sull'impossibilità di cambiare le cose è l'arma principale di chi guadagna a farle rimanere così il più a lungo possibile.. e qui mi fermo sennò facciamo i temi e non sono mai stata capace..
Claudia Marconi
ah.. solo un piccolo P.S. per spiegare che ho volutamente evitato di parlare del sistema produttivo che è intimamente legato sia all'energia sia soprattutto all'economia per problemi di tempo, spazio e competenza.. ma il discorso è sempre lo stesso: il problema non è se si possa fare o no, il problema è come fare, perché si DEVE.
Francesco Gasparetti
Si certo, in teoria tutto si può fare, in pratica no.
Solo pochi giorni addietro è apparsa sui media la notizia della chiusura di due impianti di produzione dell'alluminio (uno in Sardegna, uno in Veneto) a causa dell'elevato costo dell'energia in Italia.
In pratica lo stato finanziava questa produzione pagando una parte della bolletta energetica, ma la UE ha deciso che questa pratica va contro i principi della concorrenza e quindi questi stabilimenti verranno probabilmente chiusi dalla casa madre americana.
Bene dirai tu, meno industrie, meno inquinamento, meno energia necessaria, meno centrali turbo-gas e rigassificatori.
La messa in pratica della teoria della decrescita.
Ti faccio solo notare che ci sono centinaia di persone che perdono il posto di lavoro e centinaia di famiglie che perdono la principale, e forse unica, fonte di reddito.
Chi glielo va a spiegare che la chiusura di quegli stabilimenti è un bene per il loro ambiente?
1 commento:
Rispondo qui perché non ho pilviman tra i contatti FB:
Ci sono già una dozzina di rigassificatori autorizzati in Italia. Ognuno copre dal 5 al 10% del fabbisogno complessivo italiano di gas. Sono già quasi tutti previsti in zone degradate: Ravenna, Brindisi, Rosignano, ... (e questo è veramente NIMBY: eleggo un po' di posti a pattumiera e costringo chi ci vive a sopportare per il bene degli altri; una nuova forma di colonialismo).
I rigassificatori previsti sono quasi tutti di proprietà di aziende straniere, se vogliamo ragionare anche sui benefici economici.
Contemporaneamente abbiamo in costruzione il GALSI, gasdotto da Algeria a Sardegna e Toscana, che porterà anche alla metanizzazione della Sardegna, l'ultima regione rimasta senza, a partire dal 2012.
Allo stesso tempo si stanno potenziando i gasdotti transalpini e valutando la possibilità di invertirne il flusso, facendolo uscire dall'Italia. ENI, inoltre, sta partecipando a tutti più importanti progetti upstream europei.
L'obiettivo non dichiarato è quello di far diventare l'Italia l'hub energetico europeo.
Le turbogas sono più o meno inquinanti in funzione della tecnologia utilizzata e delle dimensioni. Il trasporto di energia elettrica è inefficiente: più a lungo la trasporti più ne sprechi; per ottimizzarne l'uso meglio centrali piccole e meglio distribuite (ma le scelte fatte in Italia vanno in direzione opposte; in questo caso la NIMBY gioca a favore del governo).
L'utilizzo più efficiente e razionale dell'energia e la diminuzione dei consumi non sono mutuamente esclusivi, anzi vanno praticati entrambi se vogliamo avere ancora un pianeta vivibile per noi e per chi verrà dopo.
Consumare meno e meglio non comporta automaticamente una perdita di posti di lavoro, ma un travaso tra settori diversi: la maggior parte degli sprechi sono di prodotti di settori ad alta intensità di capitale; le scelte alternative vanno verso settori ad alta intensità di lavoro; quindi, paradossalmente, l'occupazione potrebbe anche aumentare e la redistribuzione dei redditi migliorare...
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