Perché proprio di Tibet, di grazia?
Parlo di Tibet perché i cani di Pavlov che manifestano in piazza in questi giorni al grido di "dal fiume al mare" (implicitamente augurando il genocidio degli ebrei in mezzo) sono solo un branco di antisemiti e antioccidentali e andrò testé a dimostrarlo, prendendo un caso fra i tanti al mondo.
Il Tibet era uno stato indipendente abitato dai tibetani, che non sono cinesi manco per il cazzo, fino a quando nel 1951 (sì millenovecentocinquantuno, ovvero ben tre anni dopo la dichiarazione di indipendenza di Israele) i comunisti di Mao Zedong invasero questa ridente nazione, assoggettarono i suoi abitanti e annetterono il territorio suddetto (grande 5 volte l'Italia e con almeno 4 volte gli abitanti della Palestina in quegli anni) senza che a nessuno al mondo fregasse una benemerita fava, dato che tutti i cani di Pavlov erano intenti a seguire quello che accadeva altrove, magari in Pallestina.
Insomma uno stato invadeva e annetteva un vicino e a nessuno fregava un cazzo, soprattutto ai comunisti pacifisti di Staminchia che sventolavano le bandiere della Pacieh!
Nel 1967 gli arabi di Egitto (che occupava Gaza), Giordania (che occupava la West Bank), Siria (quelli che si sono auto genocidati pochi anni fa), Iraq, Libano e qualcuno me lo scordo sicuramente, attaccano Israele che li sconfigge e occupa alcuni loro territori.
Su pressione sovietica, l'ONU incomincia a inventarsi risoluzioni contro i maledetti ebrei, mentre, nei precedenti 16 anni, dei tibetani non era fregato un cazzo a nessuno.
Dagli anni '70 i pallestinesi cominciano una serie di attentati terroristici in giro per il mondo, mentre i tibetani non ammazzano nessuno e per questo motivo l'ONU continua a prendersela con Israele, mentre in Cina tutto bene.
Così bene che Mao comincia a riempire il Tibet di cinesi in modo da farli diventare la maggioranza etnica in questa regione.
Ovviamente nessuno parla di robe come apartheid, pulizia etnica, repressione culturale, mentre negli stessi anni Israele è accusato di rubare i territori e di tutti quei crimini, che sono crimini solo se commessi dagli ebrei.
Isarele, nonostante diverse guerre sempre iniziate dagli arabi e nonostante le vittorie militari, non ha mai annesso né la Cisgiordania, né Gaza ed ha fatto male, poiché se avesse fatto come la Cina di Mao, oggi forse nessuno si ricorderebbe di Israele come nessuno si ricorda dei tibetani.
Nessuna carovanilla per loro.
Nessun pianto di Elisa.
Nessuna richiesta di perdono della Albanese.
Nessuna puntata di Propaganda laiv.
Nessun articolo del Fango Quotiguano.
Il Tibet è Cina ormai.
Invece Israele non ha nemmeno il diritto di esistere per chi canta "dal fiume al mare" nei cortei propalle dei cani di Pavlov.
In fondo la Cina è il mito di generazioni di kommie, mentre Israele è un frutto marcio dell'Occidente.
Quell'Occidente che ha dato ai suoi abitanti libertà e ricchezza e che ovviamente fa schifo a quelli che esaltano il pauperismo (vedi San Franciesco) e l'uguaglianza (siamo tutti uguali, non ha un cazzo nessuno) dei regimi totalitari.
E chi sono gli artefici del Kapitalismo se non i maledetti ebrei, quelli che prestano soldi a usura, che hanno ammazzato Gesù, che mescolano il sangue dei pampini kristiani alla farina per fare il pane dello Shabat? Avidi banchieri dediti al lavoro e allo studio, al solo scopo di fare soldi.
Non è una novità, sono secoli che va avanti questa storia, solo che oggi gli ebrei si sono stufati di farsi ammazzare e si difendono; cosa ovviamente inconcepibile per chi li vede come il male assoluto che va estirpato anche con metodi non convenzionali (tipo i forni o gli attentati dinamitardi, per dirne due).
In pratica i gazawi iniziano l'ennesima guerra, ammazzando più di 1200 persone in 6 ore e rapendone altre 300. Israele risponde usando le armi che ha, vince la guerra, ma quelli "dalla parte giusta della storia" gridano al genocidio che non c'è, come l'isola di Peter Pan dei babbei mai cresciuti, i quali non hanno nemmeno contezza di cosa sia una guerra.
60.000 morti secondo Hamas, tutti civili!
Intanto sono tutti civili poiché dopo aver invaso Israele si sono tolti tutti l'uniforme e sono diventati tutti medici, giornalisti e insegnanti (robe da record del mondo di laureati).
Poi ovviamente sono tutti bambini e donne. E' chiaro che nessun bambino merita di morire, ma questo avviene in tutte le guerre.
Quando gli alleati bombardavano le città tedesche e italiane non morivano bambini? Certo che morivano, ma nessuno ha mai negato il fatto che queste morti fossero colpa di chi quella guerra l'ha iniziata, ovvero nazisti e fascisti, così come oggi la colpa ricade su Hamas, che a Gaza aveva il suo stato dal 2005, ma ha preferito iniziare un'altra guerra invece di pensare al benessere dei gazawi.
Nel frattempo mi sono scordato dei tibetani, colpevoli di non aver mai ammazzato nessuno in questi 75 anni e quindi usciti dalla storia.
La loro sfiga, in fondo, è stata quella di essere invasi dai comunisti e non dai maledetti ebrei, uccisori di Gesù il Cristo.
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