07 ottobre 2024

Io sto con Israele

 Io sto con Israele.

Sto con Israele nell'anniversario della invasione di Hamas, in cui i terroristi arabi uccisero, rapirono e stuprarono migliaia di israeliani, soprattutto civili la cui unica colpa era quella di essere ebrei.
Giovani ragazzi che ballavano a una festa, anziani, donne e bambini.
Mezza giornata in cui l'esercito israeliano perse il controllo dei propri confini e in cui gli arabi dimostrarono ciò che sono capaci di fare, quando liberi di poterlo fare.
A Gaza l'atmosfera era di giubilo. Una festa collettiva in cui i miliziani mostravano i loro trofei sanguinanti tra le strade in mezzo alla folla in visibilio.
Mezza giornata in cui Hamas ha fatto ciò che è scritto nel suo statuto e che non ha mai nascosto: massacrare ebrei.
La statuto in cui si dichiara che "non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihād".
Altro che due popoli-due stati.
Gli arabi non hanno mai voluto questa soluzione, perché agli stati che foraggiano il terrorismo non interessa risolvere il conflitto, ma conviene mantenerlo vivo il più a lungo possibile, per poter combattere le loro guerre per procura, senza immischiarsi direttamente.
Non hanno voluto questa soluzione nel 1937, quando vi fu la prima proposta di spartizione della Palestina tra arabi ed ebrei.
Non hanno voluto questa soluzione quando nel 1947, dopo aver partecipato alla IIGM insieme ai nazisti ed ai fascisti, gli arabi rifiutarono la risoluzione #181 della neonata ONU, preferendo iniziare una guerra che nel 1948-49 vide il neonato stato di Israele sconfiggere le armate arabe di Egitto, Giordania, Siria, Libano, Iraq e soci.
Hanno provato almeno altre due volte a distruggere militarmente Israele e buttare gli ebrei a mare nel 1967 e nel 1973.
I famigerati confini del 1967, ovvero i cosiddetti "territori occupati" sono pezzi di territorio di Giordania ed Egitto, ovvero due paesi che parteciparono alla guerra di aggressione e la persero, perdendo pure dei territori, come avviene in ogni guerra.
Dopo queste sconfitte, gli arabi cambiarono strategia e si diedero alla lotta terroristica con le sigle che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi 50 anni.
Non hanno voluto questa soluzione nemmeno negli anni 2000, quando la sinistra israeliana di Barack e Olmert offrì ai palestinesi la quasi totalità dei "territori occupati" in cambio del riconoscimento dello Stato di Israele.
Da quel rifiuto la sinistra israeliana non si è più ripresa e Israele ha virato a destra.
Parlare ancora di una soluzione due popoli-due stati appare dunque utopistico in primis perché sono gli arabi a non volerla e poi perché la destra che governa Israele non è certo favorevole a questo tipo di soluzione.
Quindi si è andati avanti per anni in una sorta di guerra fredda in cui Israele ha le sue colpe, ma in cui gli arabi si sono affidati ai più estremisti, eleggendo i terroristi mafiosi di Hamas alla guida di Gaza (che poi non ha più votato), preferendo la guerriglia infinita.
17 miliardi di dollari sono arrivati a Gaza nell'ultimo decennio (solo da noi occidentali), ma a Gaza non è stato costruito un desalinizzatore, non è stata costruita alcuna centrale elettrica, non è nata alcuna attività produttiva. Gli arabi hanno speso tutti i soldi degli aiuti per costruire tunnel, per rifornirsi di missili, armi, esplosivi e munizioni. Il tutto per fare quello che hanno fatto il 7 ottobre dell'anno scorso per mezza giornata e che avrebbero voluto fare per giorni e mesi, se non fosse intervenuto l'esercito israeliano.
Esercito israeliano che poi ovviamente ha contrattaccato, perché altre guerre sono scoppiate per molto meno.
E lo ha fatto con tutta la forza che ha, per eliminare il cancro di Hamas.
Ci sono stati morti civili? Certo. E' impossibile fare una guerra a Gaza senza farne, anche perché i criminali di Hamas nascondono i loro arsenali sotto scuole, moschee, ospedali della UNRWA, ovvero l'agenzia mafiosa dell'ONU che ha sempre sostenuto e foraggiato i terroristi.
Notiamo un piccolo particolare: l'ONU ha due agenzie per i rifugiati. Una per la Palestina e una PER TUTTO IL RESTO DEL MONDO. Già questo dovrebbe far capire il grado di collusione tra i funzionari delle Nazioni Unite e la leadership palestinese.
A quelli che parlano di "genocidio" faccio notare che secondo le fonti di Hamas (non controllate da nessuno) i morti civili (sono tutti civili, visto che nessuno indossa una uniforme dopo il 7 ottobre) sarebbero tra i 40 e i 50 mila, quando solo nella città di Aleppo, in Siria, ci furono almeno 100.000 vittime quando Assad, con l'aiuto dei russi sedò la rivolta contro il suo regime.
Però la sinistra occidentale non si mobilitò molto per quelle vittime, ovviamente perché non erano coinvolte Israele o gli USA.
La sinistra pacifinta è sempre insieme alla destra estrema quando si parla di attaccare la democrazia occidentale, ma è sempre disattenta quando si tratta di denunciare quello che accade nelle dittature, dove certe cose, tipo appendere i gay alla forca, imbalsamare e malmenare le donne, ammazzare i giornalisti o deportare gli oppositori politici sono all'ordine del giorno.
Vi faccio notare che il Mossad ha tanta facilità a colpire in territori "ostili" non per caso ma perché a Gaza e in Cis Giordania molti arabi si sono stufati di essere vessati dai mafiosi di Hamas e Fatah.
In Libano almeno 2/3 della popolazione è stanca dei soprusi di Hezbollah nei confronti dei cristiani maroniti, dei drusi e dei sunniti.
In Iran ci sono parecchi dissidenti che non vedono l'ora di porre termine al regime teo-fascista dei maledetti ayatollah.
Per queste persone, Israele non è un nemico, ma la sola possibilità di liberarsi da questi terroristi fascisti mafiosi.
Non ho mai amato Netanyahu, ma quando qualche giorno fa disse che presto gli iraniani avrebbero potuto riassaporare la libertà, ho sperato che dicesse la verità e che dopo aver decapitato Hamas e Hezbollah, Israele possa procedere anche alla distruzione del regime nero di Teheran.
Per tutto questo io sto con Israele.
Am Israel Chai!

Nessun commento: