Prima di intraprendere la visita della Terra Santa non avevo mai sentito parlare del "monaco della pace" ovvero Armando Pierucci.
In un
articolo su Popinga, Enrico Filonzi ne ha delineato brevemente il curriculum vitae che l'ha portato al premio di marchigiano dell'anno ed a ritenerlo degno addirittura del premio Nobel.
Secondo la biografia di Filonzi, Armando Pierucci è un frate francescano settantenne, nato a Maiolati e residente in terra santa da più di 20 anni.
E' l'organista ufficiale del
Santo Sepolcro e della chiesa della Natività di Betlemme.
Diplomato al conservatorio di Pesaro è considerato uno dei maggiori organisti viventi.
La sua fama recente deriva dalla scuola musicale del Magnificat, da lui creata ben 15 anni addietro, allo scopo di trovare dei successori per quando padre Armando sarà costretto a ritirarsi dalla sua attività.
La suddetta scuola è situata nei sotterranei del convento francescano nel bel mezzo della città vecchia di Gerusalemme, in locali umidi ed angusti, dove studiano bambini cristiani, ebrei e palestinesi.
Secondo Filonzi si tratta di un raro esempio di convivenza che merita tutta l'attenzione riservata al frate francescano.
Fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire rispetto alla figura di frate Armando, ma dal blog
Cabbagejuice sono arrivate delle critiche perentorie e circostanziate che mettono in dubbio la credibilità del frate, della sua scuola ed il suo ruolo di pacifista tra le varie comunità.
Ammetto candidamente di non aver trovato molto materiale su frate Armando e quindi mi limiterò a riportare le critiche mosse da Cabbagejuice, per iniziare un dibattito al fine di capire se il francescano sia veramente un "monaco della pace" o al contrario un vero e proprio ciarlatano, che usa una iniziativa di facciata per raggranellare soldi in giro per il mondo.
Innanzitutto bisogna ricordare che Armando Pierucci è il direttore del periodico
Terra Santa, la rivista dei francescani stampata a Gerusalemme.
Da queste colonne, frate Armando si attirò le critiche della comunità ebrea internazionale per aver scritto deliranti frasi anti-ebraiche, tra cui una profezia sulla "sparizione del popolo ebraico".
Il presidente della associazione degli ebrei di origine italiana in Israele, Beniamino Lazar, gli rispose dalle colonne del
Corriere della Sera affermando che il periodico francescano è "una pubblicazione anti-semita, dai toni sempre ostili, che ora ha davvero toccato il fondo".
Già da questo si può desumere che padre Armando sia un pacifista molto sui generis.
Ma andiamo avanti riportando le critiche di Cabbajuice sull'attività della scuola di musica.
Nel post "
bridge of dreams to musical utopia" si afferma che Pierucci stia portando avanti una opera di auto-promozione con una iniziativa di facciata che dà alla gente quello che la gente vuole, ovvero
essere coinvolta in un progetto meritorio per cui valga la pena elargire denaro.
In questa opera sembra che Pierucci sia un vero maestro perché viene visto come un novello Gesù Cristo, oppure una via di mezzo tra Madre Teresa e Johann Sebastian Bach.
In realtà il fine ultimo è quello di raccogliere fondi per la "Custodia della Terra Santa" che non dovrebbe avere questi grandi problemi finanziari, poiché solamente nel 2006 ha ricevuto 1 milione di Euro direttamente dal Vaticano.
Ma nessuno chiede agli enti religiosi di emanare un rendiconto delle entrate e delle uscite e quindi non è possibile sapere quanti soldi riescano a raggranellare i francescani e come questi soldi vengano spesi.
Tutti però sembrano propensi a donare i loro soldi per un progetto di pace e dialogo tra i popoli!
Nell'ultimo periodo è inizata una nuova raccolta fondi con lo scopo di restaurare i locali umidi, fatiscenti, senza aria ed a rischio di allagamenti, della scuola in cui i 200 bambini sono costretti a vivere.
Cabbagejuice confuta la veridicità di questo invito per i seguenti motivi:
i locali non sono poi così fatiscenti come si vorrebbe far credere perché altrimenti il comune di Gerusalemme non concederebbe mai il permesso di tenervi una scuola. In realtà il seminterrato è dotato di finestre ed è fresco in estate e ben riscaldato d'inverno.
l'allagamento di cui si è parlato nella stampa italiana nell'agosto del 2007 non è dovuto sicuramente alla pioggia (visto che a Gerusalemme non piove mai in estate), ma ad un tubo dell'acqua rotto nei lavori di restauro del sito.
Ci si chiede anche perché si debba donare soldi per restaurare una proprietà del Vaticano quando si sa che la scuola sta per essere spostata in qualche altro complesso della Custodia. Sicuramente un bell'interrogativo!
La cosa che scalda di più Cabbagejuice è però la definizione della scuola come luogo di pace e dialogo.
La scuola è infatti posta nel quartiere arabo della città vecchia, in particolare nel quartiere cristiano. Un luogo in cui solo pochi mesi fa un ebreo israeliano è stato accoltellato ed in cui gli ebrei non si fidano certamente a mandare i loro figli da soli.
Infatti tra i 100 (non 200 come pomposamente afferma la propaganda francescana) studenti, gli ebrei sono come mosche bianche tanto che i corsi vengono tenuti solamente in arabo ed inglese.
Le tasse scolastiche vengono tenute volontariamente ad un basso livello per poter chiedere ulteriori finanziamenti, più che per venire incontro alle esigenze delle famiglie povere.
Questo è provato dal fatto che vengono elargite delle borse di studio che sono il doppio od il triplo di quanto è realmente necessario per pagare le spese della scuola.
Ma il fatto più stupefacente si può notare se si passa all'analisi della composizione etnica di studenti ed insegnanti.
Si parla infatti di pace tra le comunità e di dialogo interreligioso, ma gli studenti sono in massima parte arabi cristiani, mentre i maestri sono cristiani russi ed ucraini. In pratica nella scuola ci sono quasi esclusivamente dei cristiani, diversi solo per lingua e provenienza.
Un bell'esempio di multiculturalismo ed interreligiosità!
La posizione di Cabbajuice è quindi molto chiara e le sue critiche sono molto circostanziate, ai sostenitori di padre Armando non rimane dunque che replicare a questo post per difendere l'opera del francescano con argomenti altrettanto seri.